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Ambrì Piotta

Cereda: “DiDomenico ci ha trasmesso forti emozioni, il gruppo non molla facilmente”

Il coach dopo aver eliminato il Rapperswil: “La cosa più bella è stata vederlo diventare papà, un momento che va al di là dell’hockey. Cerchiamo di imparare dal passato, ora ci aspetta un’altra battaglia contro il Kloten”

RAPPERSWIL – Ci è voluto l’ennesimo overtime di questa stagione, ma alla fine la tenacia della squadra di Luca Cereda ha fatto la differenza, con l’Ambrì Piotta che ha così guadagnato il diritto di continuare a puntare ai playoff, sfidando ora il Kloten.

“Sono contento, ma l’emozione più grande l’ho vissuta alle 19:05, quando DiDomenico, collegato al telefono con la moglie, è diventato papà per la prima volta davanti a me”, ci ha raccontato Cereda. “Questa è stata la cosa più bella, perché l’hockey ovviamente è molto importante per tutti noi, ma cose del genere vanno al di là. È stato fantastico”.

Il fatto che poi abbia giocato è stato d’ispirazione per tutti, soprattutto considerando la prestazione eccezionale che ha mostrato…
“Sì, lo abbiamo visto, era pieno di emozioni e, inoltre, ha fatto il gol che ci ha mandati all’overtime. Per tutta la partita è stato una sorta di brocca che debordava di energia, e questo è stato molto bello”.

La partita è stata tesa, combattuta e intensa fino alla fine…
“È stata una sfida molto equilibrata, come lo era stata la prima. Il primo tempo è stato forse il migliore che abbiamo giocato, ma fino a quel punto era stato l’unico che avevamo perso. Sicuramente in Gara 2 abbiamo fatto un lavoro migliore nel filtro in zona neutra, togliendo così al Rapperswil un po’ di velocità. Quando siamo finiti sotto per 3-1 vedevo il risultato come immeritato… Ritenevo più giusto un epilogo all’overtime, ed è stato bello essercela giocata lì”.

La nuova formula dei play-in si è rivelata azzeccata, sicuramente migliore rispetto a quella della passata stagione. Sei d’accordo?
“Lo penso anch’io. In questo modo la prima partita acquisisce più valore, anche se ovviamente ci sono dinamiche che in match “normali” non succederebbero, come il fatto che il Rapperswil in Gara 1 non abbia tolto il portiere nel finale. Ma indubbiamente è meglio questa impostazione rispetto a quella precedente”.

Questa non era propriamente una serie di playoff, ma l’Ambrì per la prima volta dal 2000 è tornato a eliminare una squadra nel post-season…
“È vero, non ci avevo pensato. Penso sia un passo nella giusta direzione, ma già la prima vittoria in casa era stata importante, visto che l’anno scorso in quattro partite di play-in non ne avevamo vinta nessuna. Imporci martedì era stato molto positivo”.

In generale la squadra sta mostrando un carattere più marcato, quello che invece un anno fa vi era mancato in questo periodo…
“Cerchiamo di crescere, imparando anche da ciò che si è fatto in passato. Nel terzo tempo ho detto ai ragazzi che, con tutti gli overtime che abbiamo giocato quest’anno, anche questa sfida non poteva fare altro che finire in quella maniera. Mi sembra di poter dire che questo è un gruppo che ha la voglia di non mollare facilmente e che sta cercando di fare dei passi avanti”.

Ora arriva il Kloten, si torna in pista immediatamente sabato sera…
“Ci troveremo di fronte un’altra squadra che vuole controllare il disco. Ho visto che nella partita di ritorno hanno fatto 41 tiri contro i 17 del Langnau, in una dinamica molto simile a quella che avevamo vissuto nell’ultima sfida ad Ambrì. Tirano da tutte le posizioni, sarà un’altra battaglia molto equilibrata. Ora dovremo recuperare un po’ di energia e farci trovare pronti. Mi aspetto un back-to-back impegnativo”.

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