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Ambrì Piotta

Bürgler: “Gli avversari iniziano a conoscerci, dobbiamo aumentare velocità e precisione”

L’attaccante sul ritorno alla vittoria: “Quest’anno abbiamo un punto di forza nel riuscire ad alzare la testa dopo delle sconfitte. Abbiamo carattere, e questo è un elemento prezioso che dovremo portarci dietro fino a fine stagione”

AMBRÌ – Dopo la sconfitta patita a Rapperswil, l’Ambrì è riuscito a ottenere la posta piena – che mancava dal lontano 26 settembre – sconfiggendo il Kloten al termine di una partita poco brillante nella prestazione ma concreta nella sostanza.

Ad essere decisiva è stata la linea BürglerHeimKneubuehler, con il numero 87 capace di capitalizzare l’importante gol del 2-0. Rete grazie alla quale ha raggiunto Michael Spacek in testa alla speciale classifica delle reti segnate (6).

Dario Bürgler, ci avete messo parecchi minuti ad ingranare, ad immagine di un primo tempo nel quale è mancata fluidità nella manovra. Poi avete trovato il modo di vincerla…
“Inizialmente siamo stati troppo lenti nel breakout mentre loro sono stati molto aggressivi nel forecheck. Questo ha causato tanti errori da ambo i fronti e ciò si è tramutato in una mancanza di fluidità nella manovra. È stato un primo tempo complicato, ma dalla seconda frazione di gioco siamo riusciti a correggere il tiro. Da quel momento ci siamo creati diverse occasioni da rete giocando con una certa intensità. A conti fatti è stata una vittoria meritata”.

Forse avreste potuto chiuderla prima. Sei d’accordo?
“Sì, è vero. Abbiamo permesso al Kloten di rimanere in partita fino all’ultimo e questo avrebbe potuto rappresentare un problema. Loro sono stati bravi a contenerci pur giocando in maniera piuttosto passiva e Juvonen è stato determinante con alcuni interventi decisivi”.

Si è visto ricomposto il terzetto che tanto bene aveva fatto la passata stagione. Con Heim e Kneubuehler formate una linea davvero affiatata che ha prodotto entrambe le segnature…
“È bello essere tornati a giocare insieme vista la grande chimica che c’è tra noi. Abbiamo lavorato bene ed ero certo che molto presto sarebbe arrivato il gol. Abbiamo perseverato e di reti… ne sono arrivate due. Sono felice di aver potuto contribuire in modo concreto al successo, anche se il merito si estende a tutti i ragazzi scesi sul ghiaccio”.

La sensazione però è che nelle ultime uscite siano venuti a mancare un po’ di automatismi. Quanto è dovuto all’innesto di “nuovi” elementi quali Heim, Formenton e Zwerger?
“Difficile da dire, chiaramente quando si è abituati a giocare con una certa composizione delle linee e vengono inseriti nuovi elementi è sempre necessario un periodo di assestamento. Il punto però qui è un altro. Dopo un turno di campionato le altre squadre iniziano a conoscerti, a capire il tuo sistema di gioco, ad individuare i punti forti del tuo powerplay. Avevamo già giocato contro il Kloten e sorprenderli non è più tanto semplice… Ciò che resta da fare è lavorare intensamente in allenamento, fare bene le piccole cose con velocità, sicurezza e precisione e a quel punto in partita le tue chance di vittoria crescono. Sta tutto lì”.

È per questo che il powerplay sembrerebbe aver perso un po’ d’efficacia?
“Non sarei così severo con il powerplay. Direi invece che siamo stati bravi nella circolazione del puck ma abbiamo peccato di lucidità nell’esecuzione, non a caso abbiamo colpito un paio di ferri. Quando capitano così tanti minuti in cui non riesci a segnare è importante rimanere concentrati, senza cercare di forzare la mano e cercando di mantenere il momentum dalla tua parte. Siamo stati bravi ad insistere e alla fine la rete è arrivata”.

Fino a questo momento, a differenza della passata stagione, avete limitato a due le sconfitte consecutive e questo vi sta permettendo di non perdere contatto con le parti alte della classifica. Un segnale che la squadra c’è, anche mentalmente…
“In effetti sì, quando si inanella una serie importate di sconfitte il morale viene a mancare e mentalmente diventa dura. Questo rappresenta per noi uno dei nostri punti di forza quest’anno: dopo una sconfitta, due al massimo, riusciamo a trovare il modo di rialzare la testa e di tornare al successo. Abbiamo carattere, e questo è un elemento prezioso che dovremo portarci dietro fino a fine stagione”.

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