Social Media HSHS

Interviste

Bertaggia: “Non abbiamo reagito in tempo, rimettiamoci al lavoro”

L’attaccante analizza la sconfitta subita in casa contro il Davos, puntando il dito sulla continuità e la disciplina: “Questo non è da noi, abbiamo le risorse necessarie per uscirne”

LUGANO – Una brutta serata quella vissuta dal Lugano contro il Davos, con i grigionesi capaci di approfittare di un passaggio a vuoto dei bianconeri in entrata di secondo tempo per far loro la partita della Resega.

Per la squadra di Greg Ireland si tratta della quinta sconfitta nelle ultime sette partite giocate davanti al proprio pubblico. Per Alessio Bertaggia il Lugano non ha fatto abbastanza per reagire ai momenti negativi: “Nel secondo periodo dopo la traversa di Bürgler sono arrivati quei tipici momenti da “gol sbagliato e gol subito”, ma stava a noi cercare di reagire meglio a quegli episodi per cercare di rimetterci in carreggiata”.

Alessio Bertaggia, è sembrato che il Davos andasse in difficoltà soprattutto quando riuscivate a manovrare in velocità nel terzo, ma è mancata la continuità…
“Credo che tutto parta da dietro, quando si riesce ad uscire dalla propria zona con pulizia e velocità anche in attacco poi risulta tutto più semplice. Abbiamo gli uomini necessari per poter far circolare il disco e cercare il tiro in porta molto spesso, ma poi ci siamo fatti sopraffare e non siamo riusciti a mettere in pratica tutto questo”.

In questo periodo state mostrando un rendimento piuttosto altalenante, cominciate a sentire un po’ di stanchezza prima della pausa di Natale?
“Non credo sia una questione di stanchezza, lavoriamo per essere ai massimi livelli tutta la stagione, però è normale che ci siano dei momenti più difficili. Cerchiamo di fare il meglio per correggere gli errori, guardiamo le situazioni al video per migliorarci e cerchiamo di restare tutti uniti. Una volta che arriveremo ad aprile e ci guarderemo indietro saremo felici di aver superato questi momenti”.

Contro il Friborgo hai ritrovato la rete che ti mancava da settembre, anche contro il Davos sei stato uno dei giocatori più in evidenza. Durante questo periodo Ireland però non ha mai smesso di credere in te…
“Questo fa parte del concetto di squadra, quello che ingloba tutto, anche se oggi non credo di aver giocato ai massimi livelli. Da domani si torna a lavorare, per migliorare quello che non si è fatto bene oggi”.

Click to comment

Altri articoli in Interviste