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Interviste

Bertaggia: “I nostri playoff sono già cominciati, abbiamo le qualità per credere in noi stessi”

L’attaccante ha analizzato il momento bianconero: “Non vogliamo avere scuse, la squadra ha risposto in modo perfetto ed ora abbiamo un’altra sfida importante a Berna. Saremo pronti per la battaglia”

LUGANO – Dopo la soffertissima vittoria a Rapperswil, il Lugano in casa contro il Friborgo è riuscito a trovare il secondo successo consecutivo, riavvicinandosi così alla linea che ora dista ancora quattro punti.

Un successo fondamentale per i bianconeri, capaci finalmente in questo 2019 di vincere una sfida contro una diretta concorrente per un posto nei playoff. Una vittoria arrivata di nuovo una volta più con il cuore, l’orgoglio e il carattere, che non con il gioco.

“È così”, ci conferma Alessio Bertaggia. “Credo che abbiamo cominciato a giocare bene a partire dalla partita casalinga contro lo Zurigo, i nostri playoff sono cominciati lì. Non abbiamo più scuse, non dobbiamo neanche averne, perché abbiamo le qualità, dobbiamo anche credere in noi stessi e penso che la squadra abbia risposto in modo perfetto. Eravamo concentrati tutta la settimana su questa partita – anche se pure sabato ce n’è un’altra molto importante – però appunto sono veramente contento e sono fiducioso che a Berna saremo pronti per un’altra battaglia”.

Dopo un buon inizio è stato però il Friborgo a trovare il vantaggio. Si è avuta l’impressione che abbiate accusato il colpo, soffrendo pure quasi tutto il secondo tempo, riuscendo però a resistere e addirittura a pareggiare grazie al tuo gol… Alla fine è stato questo a fare la differenza?
“Non abbiamo mai perso la testa. Siamo appunto andati sotto 1-0, in quell’occasione non abbiamo giocato bene a livello di sistema, non avevamo il terzo uomo, e chiaramente se lasci Sprunger e la sua linea in tre contro due, la maggior parte delle volte ti puniscono. Piangersi addosso però non serve, l’unico modo per rispondere è non pensarci più, quello che è successo ormai è successo, e come già detto la squadra ha reagito davvero ottimamente e sono contento così”.

Immaginiamo che, dopo le ultime partite, uno dei vostri obiettivi era migliorare la disciplina. Sotto questo punto di vista potete essere soddisfatti…
“Sicuramente. Nell’hockey si dice che il miglior penalty killing è non giocare in boxplay, perciò sono contento che la squadra sia stata molto disciplinata. È ovvio che se poi muoviamo le gambe saranno gli altri a fare falli a noi, e non noi a loro. Capiteranno ancora delle partite dove prenderemo un sacco di penalità e in tal caso dovremo reagire con un ottimo penalty killing”.

Nel terzo tempo avete trovato il vantaggio con Hofmann, ma poco dopo il Friborgo è riuscito a trovare il pareggio… Cosa vi siete detti in quel momento?
“Bisogna stare rilassati, nelle partite ci sono queste situazioni dove magari stai spingendo e poi la prendi in quel posto… Ormai capita, come detto non è importante quello che succede prima, ma è importante come si reagisce e l’ultimo gol di Vauclair su assist di Klasen è stato veramente importante. C’è stato grande sacrificio da parte di tutti i giocatori della squadra”.

Sacrificio che si è visto anche alla fine, quando avete resistito più di due minuti in sei contro cinque…
“Ma è ovvio, è come dovrebbe essere. È normale che sia così e sarà così in tutte le partite”.

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