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Mondiale 2025

Andrighetto: “La nostra pazienza è stata decisiva, sapevamo non sarebbe stato facile”

L’attaccante dopo il successo sulla Danimarca: “Dobbiamo evitare le penalità, ma sapevamo che se fossimo riusciti a sfoderare il nostro gioco avremmo vinto. C’è stato anche sacrificio, siamo al servizio della nazione”

HERNING – Non è stata una partita priva di imprevisti quella che ha visto la Svizzera prevalere con il punteggio di 5-2 contro la Danimarca, come conferma l’attaccante Sven Andrighetto.

“Giocavano in casa, avevano il pubblico dalla loro e tanta energia. Eravamo coscienti che non sarebbe stato semplice imporsi. Sapevamo che avremmo dovuto mantenere la pazienza, sicuramente dobbiamo dare un occhio alla disciplina ed evitare troppe penalità, anche se il boxplay è stato buono. Ribadisco, la pazienza è stata decisiva, anche quando eravamo in ritardo, sapevamo che se fossimo riusciti a sfoderare il nostro gioco avremmo vinto”.

A 3 minuti dal termine ti sei preso una bastonata in faccia, ti si è rotto il bastone, sei andato in fretta e furia a recuperarne uno in panchina e hai bloccato un tiro avversario. Tutto questo nello spazio di pochi secondi. Insomma, solitamente ti conosciamo per le tue reti, ma hai dimostrato di saper anche svolgere la fase difensiva e sacrificarti…
“(Andrighetto ride, ndr). Non solo io, tutti i giocatori fanno questo lavoro, siamo al servizio dell’intera nazione. A volte c’è bisogno di fare queste piccole cose, stavolta è toccato a me. È sempre magnifico aiutare la squadra, poco importa in quale modo”.

Stiamo vedendo il miglior “Ghetto” di sempre in questi ultimi mesi?
“Cerco sempre di dare il mio meglio, ho gioia nel giocare a hockey, sono felice di essere qui a Herning e fare parte di questo bel gruppo. Ovviamente sono contento quando segno, così facendo aiuto la squadra, stavolta è toccato ad altri, alla fine quello che conta è la vittoria”.

L’anno scorso la situazione era la stessa, eri reduce dal titolo e in pochi giorni sei passato dalle grandi festività alla concentrazione inerente alla Nazionale. È stato più facile gestire il tutto in queste settimane?
“Sapevo che probabilmente avrei partecipato al Mondiale, questo scenario era nei miei pensieri da un po’ e quindi non ho mai spento completamente la testa. Lo stesso vale per i miei compagni degli ZSC Lions. Inoltre siamo arrivati qualche giorno prima rispetto all’anno scorso e disputare qualche allenamento e qualche amichevole ci ha aiutato molto a livello di ritmo”.

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