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Mondiali 2023

Anche la Cechia si arrende, la Svizzera resta prima della classe

Altra prova di maturità e primo posto nel Gruppo B assicurato. Doppietta per l’eterno Ambühl, ora detentore del record di punti in Nazionale

Anche la Cechia si arrende, la Svizzera resta prima della classe

CECHIA – SVIZZERA

2-4

(1-1, 0-2, 1-1)

Reti: 6’47 Cervenka 1-0, 12’41 Loeffel (Hischier, Fiala) 1-1, 23’59 Ambühl (Corvi, Kukan) 1-2, 28’37 Ambühl (Fiala, Malgin) 1-3, 52’14 Kubalik (Cervenka, Kempny) 2-3, 55’40 Richard (Moser, Riat) 2-4

Note: Arena Riga, 7’150 spettatori
Penalità: Cechia 2×2, Svizzera 2×2

Assenti: Tim Berni (non iscritto), Christoph BertschyAndrea GlauserLeonardo Genoni (sovrannumero), Calvin Thürkauf (infortunato)

TAMPERE/RIGA – La classe operaia va in paradiso, titolava un famoso film. Non che gente come Ambühl o Richard sia da considerare puramente di manovalanza, ma in questa Nazionale svizzera in cui gli Hischier, Fiala, Malgin e Niederreiter sono a giusta ragione considerati le punte di diamante, a trascinare i rossocrociati nel successo contro la Cechia sono stati un giocatore ormai “anziano” (anagraficamente) e un centro del quarto blocco, chiamato soprattutto per il suo vigore fisico, la leadership e l’abilità negli ingaggi.

E per una volta dove le star NHL non hanno brillato particolarmente ecco uscire la qualità di questa Svizzera, un gruppo compatto, coeso e profondo, che ha in ogni suo componente un giocatore in grado di portare tanto per i compagni.

Il numero 10 del Davos, che ha raggiunto 144 punti con la maglia svizzera impossessandosi del record in solitaria nelle prime due partite sembrava quasi – anche ai nostri occhi, lo ammettiamo e ci cospargiamo il capo di cenere – al suo Mondiale di troppo. Invece, con una mossa azzeccata da Patrick Fischer che ha inserito “Bühli” al fianco di Malgin e Fiala, esaltandone le sue caratteristiche a tutta pista.

La doppietta di Ambühl è stata decisiva in una partita in cui la Svizzera ha ancora una volta mostrato una superiorità generale di squadra rispetto alla Cechia, ma che con qualche errore di troppo ha rischiato di crearsi qualche buca sulla sua strada.

La gestione di alcuni dischi nel terzo difensivo, persi con troppa leggerezza, ha costretto a cambi molto lunghi schiacciati davanti alla porta dell’ottimo Mayer, e a volte anche la fretta di voler liberare la propria zona ha creato dei turn over pericolosissimi.

La forza della squadra è ancora una volta stata quella di riprendersi, concentrarsi e di ritrovare la pazienza facendo bene tutte le piccole cose e con il passare del tempo anche la Cechia ha mostrato di nuovo le sue crepe.

E stavolta ad approfittarne c’è stata una squadra che ha saputo tirare fuori il meglio anche dalle terze linee, dove tutti sono stati capaci di prendersi le proprie responsabilità, come una squadra vera dovrebbe fare. E ora la Svizzera è sicura di terminare il proprio girone al primo posto, dove attenderà tranquillamente l’avversario dei quarti.

E viva Bühli!


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