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Interviste

Alatalo: “Oramai ci giochiamo tutto, ora o mai più, questi sono i nostri playoff”

Il difensore dopo la vittoria a Berna: “È tutto tirato, ogni punto conta. Ma attenzione, è stata solamente una vittoria. Ci restano 5 gare, se giochiamo in questo modo abbiamo buone chance di entrare nelle prime 10”

BERNA – Ha conquistato una vittoria importante il Lugano nella serata di domenica, ottenendo a Berna due punti strappati lottando per 65 minuti e dimostrando anche la capacità di soffrire nei momenti più complicati.

“Eravamo coscienti che non sarebbe stato semplice giocare alla Postfinance Arena. Il Berna ha sicuramente iniziato meglio, la nostra entrata in materia non è stata così buona, nel secondo periodo abbiamo incassato troppe penalità e prima o poi così facendo una rete la incassi contro un powerplay di qualità”, ha commentato il difensore Santeri Alatalo.

“Sapevamo che non potevamo continuare così. Nel terzo tempo siamo stati solidi, un lavoro di squadra, pur senza Arcobello e Marco Müller, abbiamo stretto i denti e lottato con soli tre blocchi. In definitiva è una vittoria meritata”.

Avete bloccato ben 24 tiri, vi siete sacrificati, era la ricetta necessaria…
“Ormai ci giochiamo tutto, dobbiamo agire così, ora o mai più, questi sono i nostri playoff, se non lo facciamo diventa durissima. È tutto cosi tirato, ogni punto conta. Ma attenzione, è solamente stata una vittoria, tutti vogliono raggiungere i pre-playoff. Ci restano 5 gare, se giochiamo in questo modo abbiamo buone chance di entrare nelle prime 10”.

Fondamentale una volta in più è stato Schlegel…
“Niklas attualmente sta giocando alla grande, per vincere nell’hockey hai bisogno di un buon portiere. Lui negli ultimi tempi ci sta dando in ogni match la possibilità di vincere e per questo giù il capello di fronte al nostro estremo difensore. Sta facilitando il lavoro in particolar modo di noi difensori, ci dirige e parla ottimamente sul ghiaccio, compie le parate importanti e oltre a ciò ha respinto i cinque rigori bernesi”.

Il programma è denso, non c’è un attimo di respiro, martedì altra trasferta, stavolta a Rapperswil, come si recuperano le energie e come si affronta la sfida?
“Il mio programma di rigenerazione è un classico: dormire e mangiare. Importante sarà poi studiare i sangallesi al video e magari allenare un po’ il powerplay la mattina prima della partita. Potrebbe essere decisiva questa situazione speciale. Quando ci sono così tanti impegni condensati a parità numerica sul ghiaccio tutti si compattano, si fa più attenzione e gli spazi sono meno, dunque il powerplay assume ancora più importanza”.

Una curiosità, come funziona la scelta dei rigoristi?
“Decide il coach, poi ovviamente uno se non se la sente per qualsiasi motivo può anche rifiutarsi. Io a Berna ad esempio non sono stato interpellato”.

Saresti stato pronto?
“Certo, ma in fondo è meglio che vadano gli attaccanti, sono pagati per segnare no?”.

Ci sono comunque difensori fortissimi in questo esercizio, ad esempio Tömmernes o Loeffel, anche se quest’ultimo stavolta ha fatto cilecca…
“È vero, Romain solitamente è un bravo tiratore”.

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