AMBRÌ – Al termine della sfida di giovedì, con il Friborgo sul 2-0 nella serie, ci si poteva aspettare un Larry Huras maggiormente disteso e rasserenato. Invece il coach canadese si è presentato alla stampa concentrato come non mai, conscio che la serie è ancor lungi dall’essere conclusa.
Nonostante un risultato severo, considerando che i biancoblù avevano saputo contenere il Gottéron sino al 35esimo, con il suo cinismo ed i suoi uomini chiave il Friborgo è apparso superiore all’Ambrì Piotta. Di nuovo.
Difficile quindi prevedere uno stravolgimento nell’inerzia di questa serie: “Sono soddisfatto della vittoria ma ciò non toglie che non abbiamo disputato la partita perfetta. Abbiamo sbagliato completamente approccio alla sfida. L’Ambrì ha iniziato molto più forte di noi e gli abbiamo facilitato il compito. Loro hanno pattinato di più sin dai primi cambi e questo ci ha messo in difficoltà… È inaccettabile che in una serie di playout si affronti Gara 2 senza la giusta concentrazione. C’è sicuramente di positivo l’essere riusciti a correggere il tiro, il secondo tempo è stato giocato con testa e lentamente siamo riusciti a riaffiorare. Ciò non toglie che dovremo essere più attenti in futuro”.
Tra i tanti elementi capaci di fare la differenza alla distanza, sul fronte burgundo ritroviamo un boxplay in grado di ammattire l’attacco biancoblù: “Il nostro boxplay ha fatto la differenza e dove non è arrivato ci ha pensato Conz ad abbassare la saracinesca. Nonostante la buona prova messa in pista, però, non possiamo e non vogliamo assolutamente abbassare la guardia. Abbiamo iniziato la serie ponendoci come obiettivo quello di vincere almeno un match alla Valascia. Lo abbiamo raggiunto. Ora sarà importante ricaricare le batterie ma soprattutto dovremo impedire qualsiasi tentativo biancoblù di rientrare nella serie”.
Oltre al boxplay, ciò che sta facendo veramente la differenza in questa serie è l’enorme potenzialità offensiva a disposizione di coach Larry Huras. Ma il Gottéron vola non soltanto grazie alle giocate e alle reti della coppia Sprunger–Cervenka, bensì grazie ad un intero comparto offensivo che è capace di trovare con regolarità e con uomini differenti la via del gol.
“Per tutto l’arco della stagione Sprunger e Cervenka hanno costituito il nostro patrimonio offensivo, realizzando qualcosa come 102 punti in due… Davvero straordinario. Ma si sa come le cose, nel corso dei playout, cambino molto rapidamente e spesso e volentieri subiscano degli stravolgimenti. È estremamente importante non dover contare necessariamente su una linea particolare, soprattutto in una fase calda della stagione come questa. Tutte le linee stanno cominciando a trovare regolarmente la via del gol e questo non può che essere un vantaggio per la nostra squadra”.
Il 61enne canadese si è anche espresso in merito al notevole rendimento della linea del redivivo Tristan Vauclair, giunto a dar man forte ai burgundi dal Red Ice con una licenza B. “Mi era giunta voce che nel corso dei playoff della passata stagione la linea composta da Vauclair-Rivera-Fritsche aveva mostrato ottime cose. Non si è trattato di un colpo di genio da parte mia, quello di mettere assieme questi tre ragazzi, mi è stato suggerito e si trovano sulla “stessa frequenza”: si intendono davvero a meraviglia e lo si può vedere sul ghiaccio”.
Per quanto riguarda invece la situazione portieri, se da una parte l’Ambrì Piotta fatica a trovare delle certezze tra i pali, sulle rive della Sarine si è tornati a poter contare su un Benjamin Conz particolarmente ispirato.
“Credo che Conz e Aebischer (allenatore portieri del Gottéron, ndr.) stiano svolgendo un lavoro eccezionale assieme, lo sto costatando partita dopo partita. Conz ha attraversato una stagione non semplice e in alcune occasioni l’autostima gli è venuta a mancare, ma il lavoro a lungo termine paga sempre. Il nostro estremo difensore sta trovando sempre più fiducia nei propri mezzi e, soprattutto, un livello di concentrazione che ancora gli mancava”.