
HERNING – Venerdì inizieranno finalmente i Mondiali, e per la Svizzera riprenderà la caccia a una medaglia che prima o poi si spera essere d’oro, quella che un anno fa a Praga era sfuggita davvero per poco. Prima di guardare così avanti bisognerà però iniziare a dare battaglia sul ghiaccio di Herning con l’obiettivo di andare poi a giocarsi la fase decisiva a Stoccolma.
La selezione di Fischer negli ultimi anni ha saputo consolidare il suo status, e potrà nuovamente contare su uomini chiave come Hischier, Meier e si spera presto anche Fiala, dando inoltre un ruolo fondamentale a Janis Moser. Il mix tra giocatori d’esperienza ed energia portata da elementi più giovani e debuttanti al Mondiale sembra intrigante, ed un primo banco di prova lo si avrà immediatamente nella prima sfida contro la Cechia.
Nel Gruppo B di scena in Danimarca ci saranno infatti anche i campioni in carica, che si presentano con l’obiettivo di confermarsi, anche se la profondità della loro rosa non è più quella del 2024. In squadra ci sono però delle armi letali, come Pastrnak, autore del gol decisivo nella finale dello scorso anno, Necas e il difensore Hronek. Vejmelka difenderà la porta dopo un buon anno in NHL, mentre il veterano Cervenka sarà ancora una pedina importante.

Per gli Stati Uniti l’ambizione è invece quella di interrompere un digiuno dalle medaglie che dura addirittura dal 1933 (!), ed il roster con cui si presentano gli States ha sicuramente dei punti di forza. Swayman e Joey Daccord tra i pali, Skjei in difesa e un attacco guidato da Keller e Thompson sono una buona base, a cui si aggiungeranno anche vari giovani intriganti ed affamati.
Pure la Germania ha legittime ambizioni di essere una mina vagante. Grubauer in porta, Seider in difesa e il talento offensivo di Stutzle e JJ Peterka formano una base solida, il tutto unito ad uno spirito di squadra e sistema di gioco che la Svizzera ben sa poter essere molto pericoloso.
La Danimarca, padrona di casa, sogna invece i quarti ma dovrà fare i conti con un roster meno brillante di quello che ha conquistato il pass olimpico. Assenti Ehlers, Eller e Bjorkstrand, toccherà a Jensen e Russell guidare l’attacco. Inutile sottolineare che gli scontri diretti con Kazakistan, Norvegia e Ungheria saranno decisivi per le loro ambizioni.
Sembrano infatti più modeste le selezioni di Norvegia, Kazakistan e Ungheria. I norvegesi, privi di Zuccarello e dei soliti Thoresen e Haukeland, dovranno reinventarsi. Il Kazakistan è invece in pieno ricambio, senza naturalizzati e senza i portieri Boyarkin e Shutov, e si affiderà all’esperienza di Starchenko. L’Ungheria, infine, cercherà di sorprendere ma resta tra le candidate più concrete alla retrocessione.

Ancora più interessante si preannuncia il Gruppo A di Stoccolma, con in particolare Canada e Svezia che hanno delle rose infarcite di giocatori NHL e puntano con decisione all’oro.
I canadesi portano infatti a Stoccolma stelle come Crosby, MacKinnon, Fleury e il talento emergente Celebrini. La Svezia risponde con parecchi giocatori dalla NHL, tra cui Zibanejad, Forsberg e Markstrom tra i pali. Anche la Finlandia vuole riscattarsi dopo due annate deludenti, stavolta guidata da Pennanen e con giocatori chiave come Teravainen, Parssinen e Tolvanen.
Dietro, la battaglia sarà agguerrita. L’Austria arriva con entusiasmo e con l’obiettivo di ripetere l’exploit dello scorso anno, forte dell’esperienza di Zwerger, Raffl e dei giovani Rohrer e Kasper.
Francia e Slovacchia contano sull’esperienza dei veterani ma non avranno vita facile, la Lettonia sogna un nuovo miracolo dopo il bronzo del 2023, mentre la Slovenia torna nella massima divisione e dovrà superare i propri limiti senza Anze Kopitar.


