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Interviste

Blaser: “Essere nei playoff è una sorpresa, mi godo ogni cambio che posso ancora fare”

Il difensore appenderà presto i pattini al chiodo: “Ho ricevuto questa bella occasione dal Rapperswil, prima o poi devi infilarti nella porta giusta, e quella apertami dai sangallesi lo era. Ma ora voglio aiutare i Lions”

ZURIGO – La vita a volte è divertente. Lo scorso 22 febbraio gli ZSC Lions comunicavano che la carriera di Yannick Blaser, dopo l’eliminazione con il farm-team dei GCK, era terminata. Nemmeno un mese dopo il difensore si è ritrovato sul ghiaccio per disputare la prima sfida dei playoff contro il Kloten.

“È una sorpresa in effetti, prendo ancora quello che ricevo. Ho avuto una bella stagione in Swiss League con i GCK. Mi è stato chiesto se volevo ancora dare una mano allo Zurigo e ovviamente ho detto subito di sì”.

Ti godi ancora di più questa sorta d’inatteso dessert finale, sapendo che ormai la tua attività agonistica è agli sgoccioli?
“Credo proprio di sì, mi godo ogni singolo cambio e ogni minuto che posso ancora trascorrere in questo fantastico mondo circense e cerco semplicemente di aiutare al massimo la squadra”.

Hai alle spalle tanti anni di esperienza nella massima lega, ma ormai da diverso tempo giochi quasi solo nel campionato cadetto. È dura assimilare il cambio di categoria e quanto ti aiuta la tua esperienza per arrivare a tenere questo livello?
“Dopo tre anni di Swiss League è ovviamente difficile riadattarsi, le più grandi differenze sono la velocità e la maggiore fisicità. Tutti sono robusti in National League. Sicuramente la mia esperienza mi aiuta, ma il cambiamento è veramente grande”.

Eppure sei in forma, nonostante un tuo errore sia costato la rete del Kloten. In fondo potresti andare a Rapperswil non in qualità di allenatore della U21 bensì come difensore…
“(Blaser sorride, ndr) Devo ancora lavorare sulla mia velocità al fine di migliorare in fase difensiva e dare un apporto maggiore al team, ma dopo questo periodo è davvero giunta l’ora di lasciare spazio ai più giovani”.

È stato un processo lungo e difficile la decisione di appendere i pattini al chiodo?
“Già negli ultimi anni avevo giocato solamente in Swiss League, ero cosciente dunque da tempo che la mia carriera stava arrivando al capolinea. Ho ricevuto questa bella occasione dal Rapperswil, prima o poi devi infilarti nella porta giusta, e quella apertami dai sangallesi lo era. Per ora mentalmente è tutto semplice, vedremo poi quando tutti gli altri inizieranno l’allenamento estivo e io starò solo a guardare”.

Torniamo al match, è stato difficile entrare in partita dopo una pausa di quasi due settimane contro un Kloten che invece ha il ritmo dato che è reduce dai play-in?
“Non credo. Penso che abbiamo disputato un buon primo periodo, fino al mio errore. Tutti sapevano come agire e a cosa fare attenzione. La prova è stata solida e alla fine la nostra vittoria è stata meritata”.

Una vittoria importante, visto che all’inizio di una serie, malgrado il ruolo di grande favorito, non sai mai bene cosa attenderti…
“Sapevamo tutti che avevamo solo da perdere mentre il nostro avversario poteva solo vincere. La prima vittoria in una serie di playoff è sempre molto difficile e quindi siamo felici di averla centrata”.

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