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Coppa Spengler

Lo Sparta Praga è in finale dopo la grande rimonta sull’Örebro

Sotto 0-3 a metà incontro, gli uomini di Horava reagiscono rabbiosamente e in meno di dieci minuti ribaltano il risultato. L’Örebro non riesce nel colpaccio

Lo Sparta Praga è in finale dopo la grande rimonta sull’Örebro

SPARTA PRAGA – ÖREBRO

4-3

(0-1, 4-2, 0-0)

Reti: 3’28 Bromé (Abols, Wikman) 0-1, 22’23 Nakyva (Howden, Karlsson) 0-2, 29’31 Rissanen (Howden) 0-3, 30’02 Dvoracek (Konecny, Moravcik) 1-3, 34’40 Forman (Pribyl, Jandus) 2-3, 37’38 Buchtele (Miklis) 3-3, 39’19 Tomasek (Erik Thorell) 4-3

Note: Eisstadion Davos, 6’267 spettatori
Arbitri: Lemelin, Wiegand; Cattaneo, Obwegeser
Penalità: Praga 4×2′, Örebro 3×2′

DAVOS – Lo Sparta Praga è la prima squadra ad approdare all’atto conclusivo della Coppa Spengler 2022, dopo aver battuto per 4-3 l’Örebro in semifinale con una grande rimonta.

Per lunghi tratti, praticamente tutto il primo tempo, la semifinale tra Sparta Praga e Örebro sembrava potesse addormentarsi insieme all’ambiente un po’ freddo dell’Eisstadion, poi improvvisamente e grazie soprattutto ai cechi, sono scoppiati i fuochi d’artificio.

La squadra di Horava non sembrava troppo in partita inizialmente e senza quasi aver la forza di rispondere si è lasciata trascinare giù fino allo 0-3 costruito dalle reti svedesi di Bromé, Nakyva e Rissanen, tanto che al 30′ la partita sembrava quasi in via di definizione.

Poi è arrivata improvvisamente la sveglia con il gol di Dvoracek, che ha tolto dal torpore la propria squadra e il pubblico, riaccendendo una partita priva di grosse emozioni. E in che maniera l’ha riaccesa, tanto che in nove minuti lo Sparta Praga è riuscito addirittura a ribaltare il risultato e ritrovarsi alla seconda pausa in vantaggio per 4-3 grazie alle ulteriori segnature di Forman, Buchtele e Tomasek, tutto questo nonostante allo Sparta sia pure stata negata una rete regolare per uno dei consueti fischi prematuri degli arbitri.

Squadre più attente nel terzo periodo, ma non per questo i portieri sono rimasti senza lavoro, con il non sempre sicurissimo Korenar (protagonista in negativo sul secondo gol svedese) autore di un paio di parate difficili, mentre Enroth ha avuto il suo da fare con l’Örebro in box play e su qualche errore di piazzamento della sua difesa.

I brividi veri Korenar li ha passati nel finale, quando lo Sparta si è ritrovato in inferiorità numerica e con l’Örebro senza portiere per giocare in 6 contro 4 e lì il portiere dei cechi ha tirato fuori il meglio salvando la baracca con un paio di parate tutte d’istinto e riflessi, mandando la sua squadra in finale di Spengler.

Una qualificazione all’atto conclusivo su cui forse inizialmente non in molti avrebbero scommesso, ma fino a qui lo Sparta è stata la squadra che aveva meglio impressionato sul piano del gioco a partire dal secondo incontro, mostrando un impianto tecnico di prim’ordine e una grande organizzazione. Chiunque sarà l’avversario tra Ambrì Piotta e Davos avrà il suo da fare contro Repik e compagni.


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