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Ambrì Piotta

L’Ambrì ci va vicino anche stavolta, ma a Losanna non basta

Leventinesi ben messi in pista e che non hanno sfigurato contro il vodesi, ma è mancato il killer instinct in alcuni momenti chiave. Ancora in gol Nättinen

L’Ambrì ci va vicino anche stavolta, ma a Losanna non basta

LOSANNA – AMBRÌ

3-2

(0-0, 2-1, 1-1)

Reti: 31’30 Malgin (Gibbons, Conacher) 1-0. 35’35 Bertschy (Heldner, Frick) 2-0, 38’03 Ngoy (Dal Pian) 2-1, 51’31 Bertschy (Jooris) 3-1, 56’25 Nättinen (D’Agostini, Flynn) 3-2

Note: Vaudoise Arena, 4’341 spettatori. Arbitri Borga, Nikolic; Huguet, Wermeille
Penalità: Losanna 6×2′, Ambrì 3×2′

Assenti: Patrick IncirIsacco DottiJiri NovotnyTommaso GoiElias Bianchi (infortunati), Elia Mazzolini (sovrannumero), Christian Pinana (Ticino Rockets)

LOSANNA – Anche stavolta è mancato qualcosa all’Ambrì Piotta. Non molto, perché la sfida di Losanna è stata equilibrata praticamente dall’inizio alla fine, ma a fare la differenza è stata la capacità dei vodesi di affondare i colpi nei momenti giusti, mentre agli uomini di Cereda è mancata un po’ di freddezza e precisione nelle circostanze chiave.

Ne è un po’ l’emblema Matt D’Agostini, che si è dato da fare ma quando ha avuto sul bastone dei puck importanti non è riuscito a metterli alle spalle di Stephan, come ad esempio in quel contropiede che sarebbe potuto valere il 2-2.

Pochi secondi dopo è invece arrivato il 3-1 locale, che ha complicato la serata dei leventinesi ma che non ne ha smorzato la determinazione, tant’è che nel finale una nuova segnatura di Nättinen (quattro gol in quattro partite!) ha riaperto i giochi.

© Lausanne HC

Dopo il punto a 5-contro-3 i leventinesi non sono però riusciti a punire il Losanna fino in fondo – i vodesi sono stati autori nel finale di due penalità parecchio ingenue – e così la squadra di Cereda ha dovuto accontentarsi di alcuni segnali incoraggianti e nessun punto da aggiungere alla propria classifica.

Peccato, perché complessivamente il Losanna non si è dimostrato superiore a livello di gioco, o perlomeno non in maniera tale da costringere Conz ad una serata particolarmente impegnativa. L’Ambrì – come già successo alla Valascia – ha infatti controllato le iniziative avversarie, riducendo al minimo i tiri veramente pericolosi, mancando però a sua volta di sollecitare con costanza Stephan.

© Lausanne HC

Ne è così nata una partita che per lunghi tratti ha faticato a decollare, salvo accendersi improvvisamente in quei minuti nel periodo centrale, quando il gioco ha iniziato ad aprirsi e il Losanna ne ha approfittato per segnare due volte. Malgin – ancora tra i migliori in pista – ha sfruttato il bel lavoro preparatorio di Gibbons, mentre Bertschy ha bruciato in velocità Fohrler per il pesante 2-0.

Gli ospiti hanno però tenuto accesa la partita grazie a Michael Ngoy, che con un tiro dalla distanza ha festeggiato come meglio non avrebbe potuto la sua partita numero 1’000 nella massima lega, trovando il gol direttamente su ingaggio vinto da Dal Pian. Proprio il match del numero 14 merita inoltre una menzione, con l’attaccante che si è distinto guidando bene la linea di Kneubuehler e Grassi.

© Lausanne HC

Senza Elias Bianchi, coach Cereda ha infatti confermato di fatto il lineup venutosi a creare durante la sfida di martedì, con Nättinen assieme a Müller e Zwerger (partita tra alti e bassi dell’austriaco) e D’Agostini schierato con Flynn e Horansky.

Complessivamente dall’intero top six ci si può attendere un maggiore impatto, ma tra gli altri qualche segnale positivo sta arrivando dal centro statunitense, che ha anche vinto diversi ingaggi delicati in zona difensiva.

I soli segnali positivi però naturalmente non bastano, anche se l’Ambrì è sceso in pista senza timori nel terzo tempo costruendosi alcune buone chance che però non sono arrivate a concretezza, se non in doppia superiorità numerica. Complessivamente c’è poco da rinfacciare ai leventinesi, che si sono comunque ben presentati e non hanno sfigurato contro uno degli avversari più quotati del torneo.

Con Conacher nuovamente nel lineup e la quarantena preventiva imposta ad Hudon e Bozon (entrati in contatto con una persona positiva), il Losanna non ha saputo creare un divario particolarmente marcato con i leventinesi, a cui però mancano per ora gli strumenti per aggiungere pericolosità offensiva ad una struttura di squadra che comunque appare solida.


IL PROTAGONISTA

Denis Malgin: È il giocatore del Losanna che ha un’evidente marcia in più, e quando può accelerare il passo riesce a dettare i ritmi dell’intera squadra.

Dopo la doppietta della Valascia ha centrato anche venerdì il bersaglio, risultando il migliore dei suoi e dirigendo le operazione di Gibbons e Bertschy. Con l’inizio della NHL che potrebbe nuovamente essere posticipato, a Losanna si è davvero trovato un valore aggiunto evidente.


HIGHLIGHTS

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