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5 spunti da Lugano: situazioni speciali, forza lavoro, fuoco dalla retrovie, un po’ per uno

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


1. Situazioni molto speciali

Il Lugano attualmente è la seconda squadra per reti segnate in shorthand, ed è tra quelle che ne ha subite almeno una quando giocava con l’uomo in più. Quello che è successo contro Berna e Langnau domenica e giovedì scorsi però ha del particolare, con una rete in inferiorità segnata contro gli orsi, due contro i Tigers e una subita sempre contro gli uomini di Paterlini. Occorre forse fare un po’ di ordine.

2. L’efficienza della forza lavoro

Da quando Luca Gianinazzi ha preso in mano la squadra, uno dei lavori principali era quello di mettere assieme una quarta linea competitiva ed efficiente, per dare profondità e solidità alla squadra. Morini, Josephs e Gerber insieme costituiscono ormai un terzetto collaudatissimo ed in particolare il canadese e l’ex Berna portano con loro numeri significativi: Josephs è stato sul ghiaccio in occasione di una sola rete subita a 5 contro 5 in 10 partite, Gerber anche lui in pista per una sola rete incassata dal Lugano a parità numerica ma in ben 15 partite e in due possono vantare un invidiabile +11 di coppia, con invece un bilancio di +5 dell’intero blocco dal 8 ottobre ad oggi.

3. Poco fuoco dalle retrovie

Nelle ultime 15 partite i difensori bianconeri hanno prodotto solamente 5 reti. Due per Alatalo e una a testa per Andersson, Riva e Wolf. L’ultimo gol di un difensore risale poi alla trasferta di Losanna con la segnatura all’overtime proprio di Alatalo, ma è evidente come ai bianconeri manchino le reti dei difensori offensivi, giocatori che la squadra di Gianinazzi ha in buon numero. Se poi uno come Kaski è infortunato o completamente fuori fase, allora manca già l’80% del potenziale.

4. Un po’ per uno…

Su dieci vittorie trovate durante questa stagione il Lugano ha potuto finora contare su game winning goal di dieci giocatori differenti. A decidere le partite sono stati finora Andersson, Alatalo, Arcobello, Bennett, Connolly, Fazzini, Morini, Marco Müller, Thurkauf e pure Stoffel, che tra tutte le sfide ha voluto essere decisivo in quella contro lo Zugo.

5. L’importanza dell’ingaggio

Le situazioni di ingaggio sono un fattore su cui il Lugano deve lavorare molto per migliorare. È vero anche che certi esercizi non sono molto “allenabili”, ma ora come ora i bianconeri sono la terza peggiore squadra agli ingaggi di tutta la National League.

Un problema che si pone anche e soprattutto in power play (46% in zona offensiva) con più della metà delle superiorità numeriche costrette a ripartire da fuori zona. Male anche in zona difensiva, che si riflette poi su cambi lunghi in contenimento e box play che partono subito in favore degli avversari e qui ci si attesta al 47%.

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