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Ambrì Piotta

5 spunti da Ambrì: la pedina di un domino, ferri di troppo, obiettivi e mesi neri, porte aperte

(Berend Stettler)

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


1. La prima pedina del domino

Non era sicuramente necessaria la sua assenza per realizzare quanto fosse importante per l’Ambrì Piotta l’attaccante André Heim, ma da quando il centro ha dovuto alzare bandiera bianca per un infortunio al pollice i biancoblù sono confrontati con delle conseguenze che vanno a toccare tutta la squadra.

La profondità della rosa leventinese – complice anche la stagione sin qui opaca di Shore – sta infatti pagando dazio, e per Cereda non è facile mandare in pista un lineup equilibrato ora che Heim ha lasciato al centro un vuoto importante.

Togliere infatti il numero 44 dall’equazione biancoblù è stato un po’ come far cadere la prima pedina di un domino, con tutte le altre che di riflesso sono state toccate. Al centro abbiamo visto anche i vari McMillan, Marchand, Dufey, Kneubuehler, Grassi oppure Chlapik, in un gioco di incastri reso più intricato anche dalle decisioni su stranieri e portiere da schierare.

Con André Heim è insomma caduta una pedina importante, e far restare in piedi tutte le altre non è certo un gioco da ragazzi.

2. Quel ferro di troppo

La nuovissima Swiss Life Arena non ha portato molta fortuna a Dario Bürgler, che nella sfida contro gli ZSC Lions ha visto le sue due conclusioni più pericolose fermate dai ferri della porta di Hrubec.

Poco male nel primo caso, perché il palo pieno si è trasformato in un assist perfetto per Pestoni, ma nella seconda occasione vedere il puck respinto dall’asta è stato molto più amaro. Bürgler ha così aggiunto due “tacche” al suo conteggio di ferri colpiti, raggiungendo quota 4 in stagione.

Il biancoblù in questa speciale classifica condivide il totale con altri quattro giocatori, ovvero Andrighetto, Hofmann, Kovacs e Scherwey, mentre il più sfortunato di tutti è stato Lukas Frick con 5 pali.

A livello di squadra l’Ambrì Piotta ha colpito un totale di 18 ferri, il che la posiziona al terzo posto in concomitanza con lo Zugo. I biancoblù sono però stati anche stati salvati 16 volte dai pali della porta di Juvonen e Conz, mentre in questo senso la squadra più fortunata è stata il Kloten (29).

3. In linea con l’obiettivo…

Con sole tre vittorie nelle ultime 15 partite la posizione in classifica dell’Ambrì Piotta si è fatta logicamente complicata, anche se a livello puramente matematico i biancoblù si apprestano a raggiungere il giro di boa della regular season con tutte le possibilità a disposizione per raggiungere l’obiettivo stagionale.

La classifica è infatti molto corta e dalla quinta alla penultima posizione ci sono appena dieci punti di differenza e, pur considerando che le squadre hanno giocato un numero di partite diverse, un periodo particolarmente positivo o negativo permette di variare tantissimo la situazione in graduatoria.

Dalle proiezioni di NLIcedata.com attualmente i biancoblù hanno il 28.8% di probabilità di qualificarsi ai playoff, numero che sale al 57.2% se si guarda la percentuale di terminare tra il settimo ed il decimo posto (sinonimo di pre-playoff). In buona sostanza ad oggi l’Ambrì ha più probabilità di riuscire nel suo obiettivo piuttosto piuttosto che terminare nelle parti basse della classifica.

Nulla è insomma compromesso – e ci mancherebbe, martedì saremo solamente a metà regular season – ma solamente a patto di non vivere un altro periodo come il mese di novembre.

 4. Wake Me Up When November Ends

Non cantavano proprio così i Green Day nella loro celebre canzone, ma nel caso dell’Ambrì Piotta è il mese di novembre quello che si è confermato da incubo.

Già nella passata stagione infatti questo periodo aveva rappresentato un grandissimo fardello per il campionato leventinese, con i biancoblù che in 8 partite avevano ottenuto appena 6 punti (0.75 ad incontro). Le cose sono andate addirittura peggio quest’anno, con 5 punti in 7 partite (0.71) che hanno trascinato i leventinesi nella parte bassa della graduatoria.

Solamente l’Ajoie ha fatto peggio nel mese di novembre, ed anche altre statistiche restituiscono dei numeri problematici. L’Ambrì è stato il penultimo attacco (17 gol) e la 11esima difesa (24 gol), mentre il powerplay è salito ad un ottimo 31.58% ma con la squadra capace di costruirsi solamente 19 opportunità di superiorità (12esimo posto).

Il PK ha fatto registrare un buon 82.14% , mentre il PDO è ad un basso 96.2% (7.8 di percentuale al tiro + 88.41% di parate dei portieri), ad indicare che l’Ambrì dovrebbe presto migliorare.

Per fortuna dunque che dicembre è alle porte, ed anche se il mese sarà caratterizzato da una nuova pausa e poi dalla Coppa Spengler, la speranza è che si possa imbastire la via del riscatto.

5. Una casa con le porte aperte

Nei momenti di difficoltà è sempre importante poter trovare nella propria pista un contesto in cui avere qualcosa in più per mettere in difficoltà gli avversari, ma all’Ambrì Piotta quest’anno giocare nella propria casa non sta rappresentando un vantaggio.

Il pubblico sta sicuramente facendo la sua parte con l’eccezionale media di 6’448 spettatori a partita ed un tasso di occupazione della Gottardo Arena del 95.17%. I tantissimi tifosi biancoblù (oltre 77’000 sinora) che hanno assistito alle partite hanno però dovuto masticare amaro, visto che l’Ambrì in casa ha ottenuto appena 14 punti in 12 incontri.

Un bilancio troppo magro per un club che da sempre ha fatto della propria pista un fortino difficile da espugnare, anche se bisogna ammettere che quando arriva l’inverno la Gottardo Arena è decisamente un contesto meno ostile per gli avversari rispetto alla gelida Valascia.

Dall’arrivo di Luca Cereda quella attuale è infatti la peggior stagione casalinga, con appena 1.167 punti a partita.  Una flessione simile la si era vista solamente nella stagione caratterizzata dal Covid e giocata praticamente a porte chiuse (e con una rosa con molti compromessi dato il contesto), con soli 1.269 punti ad incontro.

Questi i dati dagli altri campionati: 2017/18 – 1.72 punti a partita, 2018/19 – 1.84, 2019/20, 1.68 – 2021/22, 1.538. Se l’Ambrì Piotta vorrà insomma vivere una buona seconda parte di stagione, tornare a vincere in casa deve essere in cima alla lista.

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