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Ambrì Piotta

5 spunti da Ambrì: casa da puntellare, trappole social, attenti al disco, Spengler e anno nuovo

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


1. Casa dolce casa… Più o meno

La stagione a livello di pubblico alla Gottardo Arena si sta rivelando un grande successo con una media attuale di 6’117 spettatori a partita, ma la nuova casa biancoblù è diventata ultimamente un fortino sempre più facile da espugnare.

Orfana negli ultimi due match – e verosimilmente anche per parecchi di quelli futuri – del calore del tifo organizzato, l’Ambrì è terz’ultimo per punti ottenuti in casa con una media di 1.38, e nelle ultime cinque partite sono arrivate solamente sconfitte, con appena una vittoria nelle passate sette uscite.

C’è inoltre un aspetto che contraddistingue queste partite. In cinque delle ultime sei sconfitte casalinghe l’Ambrì aveva segnato per primo, ed in tutte i biancoblù si sono ritrovati in vantaggio per poi farsi rimontare.

Basti pensare al Lugano che ha girato il derby nel terzo tempo, il Langnau che ha svoltato la partita con cinque gol nel periodo centrale, oppure alla clamorosa rimonta dello Zugo. Insomma, è ora di rendere un po’ più resistenti i nuovi muri della Gottardo Arena.

2. Trabocchetti da social

Negli ultimi due anni abbiamo imparato in maniera seria a diffidare – o perlomeno a guardare in modo critico – di ciò che si legge su Facebook, Twitter, Instagram e compagnia cantante, con tante informazioni errate o superficiali sulla crisi pandemica che proprio nei social media hanno trovato terreno fertile per proliferarsi.

Anche nel più spensierato mondo dello sport ogni tanto sui social circolano contenuti da prendere con le pinze, ed in questo senso Leonardo Genoni e l’Ambrì Piotta ci hanno fatto per un momento credere che il portiere sei volte campione svizzero potesse rinforzare i biancoblù per la Coppa Spengler.

Dopo che in un articolo d’oltre Gottardo si faceva riferimento a questa possibilità, Genoni su Twitter ha ripreso il testo con un paio di emoji, l’hastag #SpenglerCup e taggando Zugo, Ambrì Piotta ed il suo DS Reto Kläy.

L’account dell’Ambrì ha risposto con una simpatica gif, ed ecco che l’arrivo di Genoni in biancoblù sembrava virtualmente cosa fatta. La realtà è però diversa, e con le Olimpiadi dietro l’angolo è ben difficile immaginare di vedere il portierone in pista nel torneo grigionese. Poco male però, perché anche Luca Hollenstein sarà un innesto di valore.

3. Gioco senza disco

Non è stata sinora semplice l’avventura nell’organizzazione dell’Ambrì Piotta per il giovane attaccante Petr Cajka, confrontato con gli insegnamenti di Cereda che da lui non vuole vedere principalmente gol e assist – nonostante i 20 punti in 23 partite con i Rockets sicuramente siano promettenti – ma piuttosto un miglior gioco senza il disco.

Schierato sabato nella linea di Pestoni e Regin, per il giovane ceco deve essere stata una bella liberazione aver finalmente trovato il gol in biancoblù, festeggiando così al meglio il giorno del suo compleanno.

Un po’ di tensione nelle sue mani si è vista. Il puck si è infatti fermato sulla linea, ma Cajka prima di toccarlo in rete ha dato una secca bastonata al palo, mancando di un pelo la mira. Insomma, va bene il gioco senza disco, ma il 21enne deve mantenere anche la fiducia di tentare le giocate con il puck che sono nelle sue corte.

Battute a parte, alla fine il gol è arrivato e chissà che non possa essere di buon auspicio per il futuro.

4. O capitano! Mio capitano!

Che l’assenza di Michael Fora sia difficile da sopperire per l’Ambrì Piotta non è certo una sorpresa, ma è significativo constatare come l’attuale crisi di risultati dei biancoblù sia concisa proprio con la bandiera bianca alzata dal proprio capitano.

Da quel 2 novembre in cui Fora ha rimediato un infortunio alla spalla l’Ambrì Piotta ha infatti vinto solamente tre volte – battendo due volte l’Ajoie ed una lo Zugo – con una media di appena 0.77 punti a partita (migliore solo della neopromossa) contro 1.38 punti ottenuti da inizio stagione ai primi di novembre.

Le soluzioni per uscire dall’attuale situazione l’Ambrì dovrà sicuramente cercarle oltre il rientro di due infortuni pesanti come Fora e Zwerger, ma è chiaro una volta di più che il difensore rappresenta un pilastro dentro e fuori dal ghiaccio. Una colonna portante fondamentale che dalla prossima stagione dovrà essere rappresentata da qualcun altro.

5. Spengler e anno nuovo

Ci voleva proprio la vittoria di sabato per l’Ambì Piotta, che però battendo l’Ajoie ha preso “solo” una boccata d’ossigeno, e dovrà ora attendere diverse settimane per poter dimostrare di aver i mezzi per ritornare sulla via che porta ai pre-playoff.

La squadra di Cereda da qui a fine 2021 scenderà infatti in pista solamente un’altra volta – giovedì 23 dicembre a Berna – e dunque per avere delle risposte in termini di continuità bisognerà attendere l’anno nuovo.

In questo momento per i biancoblù è però probabilmente meglio così, visto che nelle ultime partite la necessità di tornare assolutamente a fare punti stava creando degli evidenti freni mentali. Ben venga dunque la Coppa Spengler, dove l’Ambrì avrà la possibilità di giocare delle partite di buon livello senza l’ansia da prestazione, ma con la testa libera e l’opportunità di ritrovare il piacere di giocare ed esprimersi.

Certo, il ritorno alla realtà poi sarà brusco con la trasferta di Ginevra e gli impegni contro Friborgo e Bienne, ma per ora è meglio staccare la spina e godersi la kermesse di Davos.

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