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KHL

Al via la finale di KHL tra SKA San Pietroburgo e Ak Bars Kazan


(© Alex Babashov)

Il campionato più grande d’Europa si prepara all’atto finale, quello che da sabato sera vedrà opposti l’AK Bars Kazan allo SKA San Pietroburgo.

Il Bars Kazan, allenato dalla vecchia conoscenza della Resega Zinetula Bilyaletdinov ha eliminato nella finale di conference il Sibir Novosibirsk di Skabelka per 4 partite a 1, ma questo risultato non deve ingannare. Tutti i match sono stati infatti molto equilibrati, con solo gara 1 terminata sul 2-0 per il Kazan a registrare più di una rete di scarto e gara 4 e 5 terminate entrambe 1-0 in favore degli uomini di “Coach Byl”, grazie alle segnature di Glukhov e Möller nei due rispettivi overtime.

Decisamente più complicato il cammino dello SKA San Pietroburgo, che si è qualificato per la finale della Coppa Gagarin dopo aver incredibilmente ribaltato uno 0-3 nella serie contro il CSKA di Radulov, in una serie ad altissimo tasso tecnico e di suspense.

A dare il via alla rimonta di Thoresen e compagni sono stati i due pesanti risultati in gara 4 e 5 (vittorie per 4-1 e 6-2) che hanno cominciato a insinuare qualche dubbio nella testa degli uomini di Kvartalnov – quanto Ticino in questi play off! – risultati forse troppo dipendenti dalla trio RadulovDa CostaGrigorenko. Operazione poi completata dallo SKA in gara 7 proprio grazie a Thoresen, autore del 3-2 decisivo al 50’.

Da segnalare infine i riconoscimenti andati ai migliori giocatori delle due finali di Conference:

Miglior portiere: Anders Nilsson (AK Bars Kazan) 97,54 % di parate, 0,58 gol a partita.
Miglior difensore: Anton Belov (SKA) 0 gol, 4 assist, +2.
Miglior attaccante: Alexander Radulov (CSKA) 4 gol, 7 assist.
Miglior rookie: Ivan Vereshchagin (Sibir Novosibirsk) 5 partite, 11’41 TOI.

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