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La NHL è finalmente pronta a ripartire, ecco tutte le novità della stagione 2020/21

La NHL ha deciso di scendere in pista, ma si prevede un buco di oltre un miliardo di dollari. Si giocherà una stagione da 56 partite con match solo tra squadre della medesima Division, le prime 4 accederanno ai playoff

La NHL è finalmente pronta a tornare. Dopo i playoff giocati nella “bolla” di Toronto la scorsa estate, il miglior campionato al mondo vedrà l’inizio della stagione 2020/21 nella notte di mercoledì, con le prime partite di una regular season che si svilupperà sull’arco di soli 56 match (contro gli 82 abituali).

Tutte le limitazioni dettate dal coronavirus e l’esigenza di ridurre al minimo gli spostamenti hanno costretto la lega a riorganizzarsi. Sono state così create quattro nuove Division, e le squadre giocheranno solamente contro avversari appartenenti al proprio gruppo mettendo così un grande accento sulle rivalità. Le prime quattro si qualificheranno ai playoff.

In pista, nonostante il coronavirus

La decisione di scendere in pista per l’annata 2020/21 non è stata presa alla leggera, e non era nemmeno scontata. Gary Bettman ha infatti spiegato che la lega perderà parecchi soldi con questa operazione – il buco sarebbe stato minore se si fosse deciso di non giocare – visto che la maggior parte della stagione si svolgerà senza fans nelle piste.

I guadagni che avvengono nelle varie arene rappresentano infatti sino al 50% degli introiti dei club, ed in questo senso si aspettano perdite che supereranno il miliardo di dollari.

Ad oggi sono solamente tre le squadre che potranno ospitare un ristretto numero di spettatori (in ogni caso meno di 5’000), ovvero Arizona Coyotes, Florida Panthers e Dallas Stars. I Tampa Bay Lightning hanno invece recentemente rinunciato a questa eventualità, mentre a Columbus e Pittsburgh si sta ancora valutando la situazione. La volontà di ospitare dei fans rimane comunque principalmente legata al mantenere un collegamento con la comunità, ed avrà un impatto quasi nullo a livello finanziario.

In tutto questo c’è la situazione dei San Jose Sharks, che sono ancora in attesa di avere maggiore chiarezza dalle autorità di Santa Clara. Attualmente ogni forma di attività fisica rimane vietata nella zona, dunque gli Sharks continueranno ad allenarsi in Arizona ed inizieranno la stagione giocando alle Gila River Arena di Glendale. Nel loro calendario non risulta una partita in casa almeno sino al 1 febbraio.

Il coronavirus è ad ogni modo destinato a rimanere uno dei protagonisti indesiderati della stagione, anche perché la NHL non ha intenzione di ricorrere in via preferenziale al vaccino. “Ci metteremo in fila come tutti gli altri”, ha spiegato Gary Bettman, che non si aspetta di vedere il vaccino disponibile per tutti i giocatori nel corso dell’attuale stagione, ma si spera che questo accada entro la fine del 2021.

Uno sticker per qualche soldo in più

Twitter @UniWatch

La crisi finanziaria che si prospetta ha portato a nuove forme di sponsorizzazione e, se da un lato le nuove Division portano tutte il nome di uno sponsor, la novità più evidente la vedremo sui caschi dei giocatori, dove compariranno dei loghi pubblicitari.

Questa scelta non è propriamente dovuta alla volontà di creare nuovi piazzamenti pubblicitari, ma è una forma di compensazione per sponsor già esistenti, che vedono la loro visibilità ridotta a causa delle arene chiuse. In questo modo i club eviteranno di dover effettuare dei rimborsi.

Il timore di tutti gli appassionati è quello di vedere come prossimo passo delle pubblicità anche sulle maglie da gioco, ma Bettman ha assicurato che questo non sarà il caso.

Non ci sono più i puck di una volta

© NHL.com

La nuova stagione segnerà anche un importante passo tecnologico. La NHL introdurrà infatti in tutte le partite i nuovi dischi da gioco, caratterizzati da dei sensori in grado di inviare sino a 60 impulsi al secondo e di fornire agli addetti ai lavori – e in futuro anche alle emittenti televisive – una miriade di dati interessanti in tempo reale.

Produrre questi nuovi puck costa circa 40 dollari e, nonostante l’interno sia decisamente più interessante di quelli standard, il loro peso ed il generale feeling percepito sul bastone sarà assolutamente identico a quello di sempre.

Il tutto sarà unito ad un sensore che ogni giocatore porterà integrato nella propria maglia, il che renderà possibile tracciare ogni singolo movimento di giocatori e puck, aprendo nuove frontiere a livello statistico ed analitico. Ah, e se un disco dovesse finire tra le tribune i fans potranno ancora conservarlo come ricordo, visto che la batteria al loro intero ha una durata limitata di 4-6 ore.

L’introduzione della Taxi Squad

La stagione si giocherà con la costante spada di Damocle rappresentata dal coronavirus. L’intento della NHL di evitare delle interruzioni dovute ai contagi si è tradotta nel concetto di “Taxi Squad”, ovvero un gruppo di giocatori extra che ogni squadra NHL avrà a disposizione e che potrà richiamare velocemente nella propria rosa principale.

Ogni club dovrà avere una Taxi Squad composta da un minimo di 4 giocatori sino ad un massimo di 6. Chi verrà assegnato a questo gruppo dovrà inizialmente passare dai waivers (tranne per chi sarebbe già di base esentato), ma poi i vari movimenti tra rosa attiva e Taxi Squad potranno avvenire liberamente entro le 17:00 del giorno della partita.

I membri della Taxi Squad potranno di conseguenza allenarsi con la rosa NHL, prendere parte a tutte le attività e nell’eventualità anche intraprendere le trasferte. Non è però consentito loro prendere parte ad alcuna attività esterna, ad esempio con i farm team AHL.

L’effetto sul cap hit di un giocatore nella Taxi Squad sarà il medesimo di quando si gira un elemento in AHL. I giocatori con un contratto one-way saranno pagati normalmente anche se inseriti nella Taxi Squad, mentre chi ha un accordo two-way dovrà accontentarsi del salario delle minors.

La situazione dei rossocrociati

Anche questa stagione la Svizzera non mancherà di avere dei rappresentanti nella miglior lega al mondo, su tutti naturalmente Roman Josi, capitano dei Nashville Predators e considerato tra i migliori difensori al mondo.

Con lui a Nashville troveremo Luca Sbisa, pescato ad un giorno dall’inizio della stagione dai waivers, mentre Yannick Weber è attualmente in prova ed è ancora in attesa di sapere se riceverà un contratto.

Niederreiter inizierà la stagione nella prima linea degli Hurricanes, mentre Hischier mancherà l’inizio di torneo con i Devils a causa di un infortunio ad una gamba. Il coronavirus fermerà invece Gaetan Haas, che è comunque rimasto nella rosa degli Oilers evitando la Taxi Squad (di cui fa parte l’ex Zugo, Ryan McLeod).

Kevin Fiala e Timo Meier avranno entrambi ruoli da top six rispettivamente con Wild e Sharks, mentre in retrovia rischiano di non trovare posto nei sei difensori titolari i vari Kukan (Blue Jackets) e Siegenthaler (Capitals).

A Chicago ha ottenuto un posto in squadra Pius Suter che, approfittando dell’assenza di Toews, potrebbe subito ricevere un ruolo importante. L’ex bianconero Philipp Kurashev è invece stato assegnato alla Taxi Squad.

All’appello manca infine Sven Bärtschi, la cui situazione rimane da chiarire visto che il giocatore è stato tagliato dalla rosa ma non figura nella Taxi Squad e nemmeno tra gli elementi destinati alle minors. Complicata anche la posizione di Gilles Senn, che anche dopo il ritiro di Crawford sarà nella migliore delle ipotesi il terzo portiere dei Devils, che martedì hanno pescato dai waivers Eric Comrie da affiancare a Mackenzie Blackwood.

“We want the cup”

La stagione che abbiamo davanti sarà indubbiamente particolare, visto che le squadre affronteranno solamente le avversarie della propria Division, ed in questo senso la East appare come quella più incerta e combattuta.

Flyers e Bruins sembrano le due formazioni meglio posizionate, ed anche i Capitals dovrebbero viaggiare nelle parti alte della classifica. Dietro di loro sarà però vera battaglia per conquistare un posto nei playoff, con Islanders, Rangers e Penguins a dividersi probabilmente il posto rimanente.

Nella Division tutta canadese spiccano i Maple Leafs, dati per favoriti, mentre Canucks e Oilers sono le altre due squadre che si presentano come meglio attrezzate. Tutta da gustare invece la battaglia tra Canadiens, Flames e Jets, mentre i Senators appaiono come la squadra materasso.

In Central troviamo invece i campioni in carica dei Lightning, che si confermano come una delle principali contender alla Stanley Cup. Dietro di loro gli Hurricanes sono la squadra più intrigante, mentre tutto può succedere per le rimanenti… Predators, Blue Jackets, Blackhawks e Stars possono tutte ambire ai playoff, mentre per Panthers e Red Wings possiamo aspettarci qualche difficoltà in più.

Diverse squadre al vertice le troveremo inoltre nella West Division. Colorado Avalanche e Vegas Golden Knights sono infatti tra le due principali pretendenti alla Stanley Cup, ed anche i Blues potrebbero avere voce in capitolo. Dietro di loro c’è però un chiaro “buco”, con il livello che cala in maniera importante con la presenza di Ducks, Coyotes, Kings, Wild e Sharks.

Largo ai giovani

© New York Rangers

Tra i rookie che vedremo in pista, le luci dei riflettori saranno naturalmente puntate su Alexis Lafreniere, prima scelta assoluta all’ultimo Draft e che avrà da subito la chance di mostrare il suo valore con la maglia dei Rangers. Il 19enne non ha avuto problemi nel conquistarsi un posto in squadra, ed inizierà la stagione in terza linea principalmente in seguito alla grande concorrenza all’ala sinistra, ruolo che condivide con Panarin e Kreider.

Nella corsa al Calder Trophy potrebbe però fare la voce grossa il suo compagno di squadra Igor Shesterkin, chiamato a cogliere l’opportunità di diventare il portiere titolare dopo la fine dell’era targata Henrik Lundqvist.

Un occhio andrà dato anche a Kirill Kaprizov, ala dei Minnesota Wild che verrà impiegato nel top six dopo una stagione da 62 punti in 57 partite con il CSKA Mosca. Tra i rookie segnaliamo inoltre Ilya Sorokin (Islanders), Tim Stützle (Senators), K’Andre Miller (Rangers) e Dylan Cozens (Sabres), senza dimenticare chi ha già delle stagioni alle spalle ma è giovanissimo, come Nick Suzuki (Canadiens), Kaapo Kakko (Rangers), Robert Thomas (Blues) oppure Rasmus Dahlin (Sabres).

Le schede della squadre

Solitamente sulle pagine di HSHS vi proponiamo durante il mese di settembre delle schede approfondite di tutte le squadre. Ciò non è purtroppo stato realizzabile quest’anno, vista l’impossibilità di programmare questi contenuti con anticipo e le incertezze che hanno ritardato l’annuncio della data di inizio del torneo.

Vi segnaliamo però i video riassuntivi di NHL.com, che in qualche minuto offrono per ogni squadra una panoramica completa di ciò che possiamo aspettarci (anche se realizzati diverse settimane fa e dunque non più al 100% attuali). Di seguito la playlist con tutti i 31 video.

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