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National League

Il Rapperswil ora è una realtà, ma partenze pesanti e infermeria possono rallentarlo

Con qualche giocatore straniero cagionevole di salute e le partenze di Rowe e Profico i Lakers saranno chiamati a lottare per i playoff. Le basi fondamentali restano il lavoro di Hedlund e le incredibili mani di Cervenka

L’inizio della stagione 2023/24 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


RAPPERSWIL

La rosa 2023/24

PORTIERI
Melvin Nyffeler, Robin Meyer

DIFENSORI
Emil Djuse (🇸🇪), Luca Capaul, Fabian Maier, Colin Gerber, David Aebischer, Maxim Noreau, Tim Grossniklaus, Nathan Vouardoux, Inaki Baragano

ATTACCANTI
Mats Alge, Roman Cervenka (🇨🇿), Jeremy Wick, Nico Dünner, Yannick-Lennart Albrecht, Jonas Taibel, Victor Rask (🇸🇪), Nicklas Jensen (🇩🇰), Gian-Marco Wetter, Petr Cajka, Sandro Forrer, Dominic Lammer, Jordan Schroeder (🇺🇸), Brett Connolly (🇨🇦), Sandro Zangger, Tyler Moy


(PostFinance/KEYSTONE/Michael Buholzer)

Quando nella primavera 2021 il Rapperswil eliminò il Lugano nei quarti di finale si pensò che i Lakers fossero arrivati al picco delle loro prestazioni, oltretutto “scossi” dal cambio in panchina che avrebbe portato pochi mesi dopo nel canton San Gallo lo svedese Stefan Hedlund.

Forse si è un po’ sopravvalutato quel risultato preso a se stante, perché in fondo Cervenka e compagni venivano da un decimo posto e 27 sconfitte stagionali, prima di quell’exploit che tra preplayoff e quarti contro dei bianconeri disastrati li portò in semifinale. Ecco perché è stato sottovalutato il cambio in panchina, pensando che non si potesse più migliorare una macchina discreta ma capace di quella piccola impresa, invece Hedlund ha fatto compiere al Rapperswil il vero salto in avanti in una nuova realtà.

Due ultimi e un decimo posto in classifica erano stati i piazzamenti sotto il comando di “papà” Jeff Tomlinson, un quarto e un terzo posto in regular season sono stati i premi del lavoro con lo svedese che certo, ha visto dei miglioramenti della rosa, ma che ha pure portato alla SGK Arena una mentalità moderna, tutta nuova persino per diverse altre realtà di National League. Questo non significa che Tomlinson non abbia avuto alcun merito, anzi, ma ciò fa pensare invece a quanti ne abbia avuti Hedlund nel valorizzare così di netto una realtà che sembrava già vicina al proprio massimo.

(JustPictures)

Il segreto della realtà dei Lakers è l’umiltà di conoscere i propri limiti e il mondo contro cui deve lottare, per questo senza caricarsi di pressione eccessiva la squadra non riuscirà magari a compiere imprese nei playoff (mai dire mai) ma si è collocata in quei team da regular season in grado di fare risultato contro chiunque e di proporre un gioco accattivante, valorizzando giocatori provenienti da realtà in cui non riuscivano ad esprimersi al meglio.

Certo è che una buona parte dei risultati arriva anche grazie alle mani di un fuoriclasse ancora tra i top continentali come Roman Cervenka, ma qui stanno anche i meriti di chi ha saputo far calare una stella del genere in una realtà che di certo non era di primo piano.

Oggi il Rapperswil può ancora ambire alla qualificazione diretta ai playoff? I mezzi per farlo ci sono, ma la lotta in quel settore si fa sempre più serrata e inoltre si potrebbe anche tenere conto di una naturale e leggera flessione dopo due anni di regular season straordinarie e guardando anche ad alcune partenze importanti sia sul ghiaccio che nello spogliatoio.


ARRIVI
Colin Gerber (D, Berna)
Tim Grossniklaus (D, Langnau)
Luca Capaul (D, Kloten)
Jonas Taibel (F, Moncton Wildcats)
Victor Rask (F, Friborgo)
Brett Connolly (F, Lugano)

PARTENZE
Nando Eggenberger (F, Ambrì Piotta)
Leandro Profico (D, Kloten)
Rajan Sataric (D, Kloten)
Andrew Rowe (F, ERC Ingolstadt)
Michal Jordan (D, Pelicans)
Alain Bircher (D, Basilea)
Janis Elsener (D, Olten)
Yannick Brüschweiler (F, Ambrì Piotta)
Pontus Aberg (F, Barys Astana)

STRANIERI
Emil Djuse (D, 🇸🇪)
Maxim Noreau (D, 🇨🇦)
Roman Cervenka (F, 🇨🇿)
Nicklas Jensen (F, 🇩🇰)
Jordan Schroeder (F, 🇺🇸)
Victor Rask (F, 🇸🇪)
Brett Connolly (F, 🇨🇦)


(PostFinance/KEYSTONE/Patrick B. Kraemer)

Potendo contare sul secondo miglior attacco della scorsa stagione e sulla miglior riuscita al tiro (11,57%) non sarà compito facile ripetersi per una squadra che faceva molto affidamento sull’efficenza sotto porta, trovandosi solo al decimo posto per tiro scagliati verso i portieri avversari.

Molto si è retto sulla vena di Tyler Moy, rivelatosi letale in powerplay, e sulle giocate di Cervenka, ma anche sulla capacità di molti giocatori in grado di andare vicini alla doppia cifra appesantendo il secondary scoring. La perdita importante in questo reparto è quella di Andrew Rowe, il quale aveva perso posizioni nella gerarchia degli stranieri ma che in quanto a leadership e lavoro sporco ma di qualità risultava fondamentale dentro e fuori dal ghiaccio.

Non rinnovato nemmeno Aberg dopo una bella seconda metà di stagione in sostituzione di Niklas Jensen, proprio il danese dovrà essere uno dei migliori “ingaggi”, con un potenziale offensivo enorme ma ancora alle prese con gli infortuni tanto da lasciare ancora molti dubbi sul suo apporto.

Molto verrà chiesto all’ex friborghese Victor Rask, attaccante velocissimo e letale che dovrà dimostrare di poter ancora fare la differenza anche in Svizzera, e da Jordan Schroeder, atteso a un salto di qualità rispetto alla discreta scorsa annata. Non è da dimenticare inoltre l’importanza di Albrecht, uno dei centri svizzeri più efficienti e fondamentale per gli equilibri del gioco sangallese.

Ha sorpreso un po’ la mossa di ingaggiare l’ex bianconero Brett Connolly, giocatore di indubbia classe forse preso anche per le sue qualità fisiche, ma anche lui con il dubbio sulla tenuta fisica dopo i problemi della scorsa stagione e un preseason passato praticamente per intero in tribuna.

Sarà inoltre interessante vedere quale impatto e quanto spazio potranno avere i giovani Mats Alge e Jonas Taibel, idealmente sostituti per “profondità” di Yannick Brüschweiler, giocatore di indubbio talento ma chiuso nel top six dei Lakers e partito per la Leventina.



(JustPictures)

Anche nel reparto difensivo, a fronte dell’arrivo di un affidabile Tim Grossniklaus da Langnau, due partenze rischiano di pesare parecchio, su tutte quella di Leandro Profico, assieme a Rajan Sataric partito alla volta di Kloten.

Profico ha rappresentato non solo uno dei migliori difensori offensivi svizzeri dal suo ritorno in National League, ma era uno di quei giocatori che meglio interpretavano la realtà del Rapperswil e che avevano un grande impatto nello spogliatoio e la sua mancanza si farà sentire su più livelli.

Senza la fisicità di Michal Jordan, molto si poggerà ancora sull’esperienza di Maxim Noreau, con un Emil Djuse chiamato a un passo in più sul piano della regolarità di rendimento e della personalità, per trascinare una difesa che pare assemblata abbastanza bene ma anche parecchio giovane, seppure David Aebischer, Nathan Vouardoux e Colin Gerber possano assicurare buone prestazioni e futuribilità.

In porta Melvin Nyffeler è ormai da anni una certezza, ma l’assenza di un vero back up potrebbe alla lunga causare qualche problema. Robin Meyer ad oggi non garantisce qualità per almeno un 30% di partite da titolare come sarebbe richiesto in un duo di portieri di livello, e in una stagione lunga con l’impegno pure della CHL Nyffeler dovrà ancora una volta fare gli straordinari.

In sostanza il Rapperswil di questa stagione sembra ancora attrezzato per disputare una regular season piuttosto tranquilla, ma viste alcune pesanti partenze (Rowe e Profico su tutte) e il rischio infermeria di alcuni importanti elementi, potrebbe esserci una certa flessione nei risultati, oltretutto dopo un’annata in cui l’attacco ha toccato punti di efficenza difficilmente ripetibili.

Una difesa più giovane e leggera e la mancanza di un back up all’altezza per Nyffeler sono altri punti a cui stare attenti, ma nel complesso la squadra – sempre sorretta dalla classe incredibile di Roman Cervenka e dall’intelligenza di coach Stefan Hedlund – può sicuramente reggere il confronto con tutti e inserirsi nella lotta per i primi sei posti.


MIGLIOR INNESTO

Victor Rask: Ha solamente 30 anni lo svedese e in una realtà come quella di Rapperswil, con meno pressione e una gestione più equilibrata, l’ex Friborgo può tornare a dare il meglio di sé. Potenzialmente Rask è uno degli attaccanti più veloci e letali del campionato, ed ha tutte le caratteristiche per esaltarsi davvero agli ordini di Stefan Hedlund.

ADDIO DOLOROSO

Andrew Rowe: Da ottimo scorer a leader carismatico, il canadese è stato uno dei giocatori più determinanti e importanti sia sotto Tomlinson che Hedlund, esempio di abnegazione e sacrificio capace anche di fare la differenza nelle situazioni speciali. Nell’ultima stagione aveva perso spazio, ma la sua personalità e la voglia di mettersi al servizio dei compagni rimarranno impareggiabili.

FATTORE X

Partenze e infermeria: Non saranno da sottovalutare le defezioni di Rowe e Profico, importantissimi per gli equilibri della squadra, sia nel gioco che in soogliatoio. Inoltre occorrerà sperare che l’infermeria resti il più possibile vuota. La scorsa stagione era andata bene con i sostituti, ma Jensen ha saltato l’80% della stagione e non è ancora oggi al 100%, Schroeder non è stato nemmeno lui risparmiato e Brett Connolly ad oggi ha disputato una sola partita di preseason dopo alcune noie patite anche a Lugano. Non si parte sotto i migliori auspici.


La classifica di HSHS

1. ZSC LIONS
2. GINEVRA
3. ZUGO
4. BIENNE
5. BERNA
6. _________
7. RAPPERSWIL
8. LOSANNA
9. DAVOS

10. FRIBORGO
11. __________
12. __________
13. LANGNAU
14. AJOIE

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