Social Media HSHS

National League

Alcune partenze importanti, ma il Ginevra ha di nuovo tutti gli ingredienti per il successo

Lo storico titolo dei granata è stato seguito dalle partenze di Tömmernes e Omark, ma gli arrivi di Lennström e Manninen era quanto di meglio offriva il mercato. La squadra di Cadieux potrà ambire a ripetersi

L’inizio della stagione 2023/24 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


GINEVRA

La rosa 2023/24

PORTIERI
Robert Mayer, Gauthier Descloux

DIFENSORI
Giancarlo Chanton, Arnaud Jacquemet, Roger Karrer, Sami Vatanen (🇫🇮), Marco Maurer, Mike Völlmin, Theodor Lennström (🇸🇪), Simon Le Coultre

ATTACCANTI
Guillaume Maillard, Vincent Praplan, Mathieu Vouillamoz, Antoine Guignard, Josh Jooris, Daniel Winnik (🇨🇦), Alessio Bertaggia, Valtteri Filppula (🇫🇮), Sakari Manninen (🇫🇮), Teemu Hartikainen (🇫🇮), Tanner Richard, Christophe Cavalleri, Marc-Antoine Pouliot, Marco Miranda, Eliot Berthon, Noah Rod


(JustPictures | Jari Pestelacci)

Dopo aver fatto corsa in testa praticamente per tutta la regular season, lo scorso aprile il Ginevra Servette ha coronato il sogno di vincere il suo primo storico titolo nazionale, profilandosi nel corso della stagione come la vera squadra da battere. La solidità di un gruppo costruito in maniera sapiente nel corso degli anni ha retto gli urti di avversari determinati ma mai allo stesso livello, soprattutto pensando a quel mix perfetto tra grande tecnica, forza fisica e personalità che nessun’altra squadra ha saputo evidenziare.

Tra i granata c’erano infatti degli artisti come Omark oppure Tömmernes, ma anche dei giocatori molto “ruvidi” come Winnik e Maurer, e poi ancora elementi dalla grande esperienza come i vari Filppula, Pouliot e Vatanen, a cui si è aggiunta la spavalderia e sicurezza di Richard oppure Hartikainen. La lista potrebbe continuare, ma questo per dire che il Ginevra non ha puntato unicamente su un unico ingrediente, ma ha trovato la formula giusta per essere la squadra più forte sul ghiaccio, pur non essendolo forse in termini assoluti sulla carta.

Per plasmare una mentalità vincente e focalizzata sull’obiettivo ci sono però voluti anche dei fallimenti. La sconfitta nella serie di pre-playoff contro il Lugano di un anno prima ha bruciato per un’estate intera nello spogliatoio del Servette, anche se le potenzialità del gruppo erano già evidenti nella stagione 2021/22. Una volta sostituito Emond con Cadieux nel novembre 2021 il Ginevra era infatti stata nettamente la miglior squadra della lega, ottenendo 65 punti nelle 29 partite rimanenti in regular season per un’eccezionale media di 2.24 ad incontro.

Il gruppo è poi arrivato a maturazione nel passato campionato, con una regolarità di rendimento impressionante ed un ruolino di marcia in trasferta – ed anche questo denota personalità – quasi perfetto, con appena 5 partite (!) in cui il Ginevra è uscito dal ghiaccio senza punti.


ARRIVI
Theodor Lennström (D, Färjestad BK)
Guillaume Maillard (F, Losanna)
Sakari Manninen (F, Henderson Silver Knights)

PARTENZE
Henrik Tömmernes (D, Frölunda)
Sandis Smons (D, La Chaux-de-Fonds)
Deniss Smirnovs (F, Kloten)
Benjamin Antonietti (F, ritiro)
Linus Omark (F, Lulea)

STRANIERI
Sami Vatanen (D, 🇫🇮)
Daniel Winnik (F, 🇨🇦)
Teemu Hartikainen (F, 🇫🇮)
Theodor Lennström (D, 🇸🇪)
Sakari Manninen (F, 🇫🇮)
Valtteri Filppula (F, 🇫🇮)


(PostFinance/KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi)

Sia l’impianto di gioco che le prestazioni dei singoli – privati praticamente per tutta la regular season di un elemento fortissimo come Vatanen – si sono sempre fatti trovare pronti. Il Ginevra ha infatti avuto il miglior attacco ed è stata anche la squadra a ricevere il maggior contributo dai difensori (33 reti) e dagli stranieri (ben 99, il 54% del totale). Letale pure il powerplay con il 28% di efficacia – la lega fornisce dati dal 2008 ad oggi, e nessuno è mai arrivato a tanto – ed anche essere la squadra dominante agli ingaggi ha rappresentato una base molto solida.

Il quesito fondamentale sarà capire se il Ginevra riuscirà ad avere la stessa solidità anche dopo i pochi ma importanti movimenti di mercato, che hanno fatto registrare in uscita ben 99 punti (di cui 34 gol e 43 assist primari) rappresentati dalle partenze di Omark e Tömmernes. Tutto il resto della squadra è stato confermato, ma ovviamente trovare dei sostituti all’altezza era per il DS Marc Gautschi un compito fondamentale e tutt’altro che scontato.

L’ex difensore biancoblù ha in questo senso trovato probabilmente le migliori soluzioni possibili sul mercato. Lo svedese Theodor Lennström verosimilmente non toccherà gli apici pazzeschi garantiti da Tömmernes, ma ha tutte le carte per essere uno dei migliori difensori della NL, mentre Manninen – che sostituisce Omark solamente numericamente nel contingente stranieri essendo principalmente un centro – ha pure lui il curriculum per essere una stella in Svizzera.

Il reparto offensivo si presenta dunque nuovamente molto ben assortito, con una grande solidità al centroFilppula, Manninen, Richard e Jooris sono una certezza – ed una rosa di ali che assicurano qualità e profondità su tutto il lineup. Oltre alle “punte di diamante” ci sono infatti giocatori come Praplan, Rod, Miranda, Bertaggia oppure il rientrante Vouillamoz che portano sostanza ma anche capacità di fare male in zona offensiva, rendendo le quattro linee granata martellanti e difficili da gestire. La rosa è un po’ sbilanciata se si pensa che ci sono solamente tre elementi “right”, ma la situazione era analoga la scorsa stagione ed il problema non si è manifestato.



(JustPictures)

Solida, dinamica e bilanciata la difesa, che sarà guidata dagli stranieri Lennström e Vatanen, ma che presenta anche elementi svizzeri di livello come Le Coultre, Karrer, Völlmin e Maurer. C’è poi il giovane Chanton pronto a fare un salto di qualità per cercare di rubare il posto a qualche compagno, mentre Jacquemet rivestirà ancora il ruolo di elemento d’esperienza. L’unico dubbio sarà come detto osservare come il reparto reagirà all’assenza di Tömmernes, che per i granata è stato una certezza per ben sei stagioni.

Ben attrezzata è anche la coppia di portieri, che presenta un tandem svizzero di livello con Robert Mayer e Gauthier Descloux. Il primo in particolare è stato l’eroe degli scorsi playoff dopo essere subentrato al compagno nella serie contro il Lugano – in una scelta che in quel momento non era priva di rischi – ed aveva vissuto una primavera eccezionale.

Valutando il reparto con oggettività non si può però affermare che Mayer parta sulla carta come uno dei portieri migliori della lega, ed in questo senso la decisione di assegnargli il premio di portiere dell’anno è discutibile e influenzata da playoff giocati ad un livello superiore rispetto a tutto il resto della regular season. Questo non gli toglie i meriti per aver dato un contributo fondamentale nel post season, ma a livello puramente individuale ci sono altri portieri – per lo più stranieri – che si presentano superiori a lui.

(JustPictures)

Sia Robert Mayer che Gauthier Descloux sono comunque due elementi che danno al Ginevra un reparto molto solido e praticamente intercambiabile, creando anche quella concorrenza interna che solamente qualche mese fa si è confermata molto pagante. In termini di valore medio del reparto probabilmente solo il Bienne ha un tandem superiore, mentre squadre come Zugo, Berna e Lugano sembrano posizionarsi su un livello analogo, ma con l’handicap per le ultime due di essersi giocati una carta straniera.

Per trovare delle criticità nella rosa del Ginevra bisogna insomma andare a cercare il pelo nell’uovo, ma nel complesso la squadra di Jan Cadieux ha tutti i presupposti per ambire a ripetersi. Forse sulla carta gli ZSC Lions hanno una rosa di caratura leggermente superiore, ma lo spirito con cui scendono in pista i granata assicurerà loro di essere nuovamente tra le squadre di battere.

La colonna portante del gruppo campione è rimasta intatta, e le importanti partenze di Tömmernes e Omark sono state compensate come meglio non si poteva. Ora starà a Cadieux assicurarsi che il suo gruppo abbia digerito i festeggiamenti di qualche mese fa, e torni ad avere fame come nello scorso campionato.


MIGLIOR INNESTO

Sakari Manninen: Già dotati in squadra di un centro di assoluto livello come Filppula, il Ginevra ha aggiunto al suo arsenale il connazionale finandese Manninen, elemento versatile e che ha i numeri per essere uno dei giocatori più forti della lega. Da lui si attende un pacchetto completo, con reti, assist e quella leadership che ha maturato a livello internazionale. Nome desiderato e rincorso da tante squadre in Europa, rappresenta un nuovo grande colpo di Marc Gautschi.

ADDIO DOLOROSO

Henrik Tömmernes: Diventato negli anni un vero e proprio simbolo del Ginevra Servette, il difensore svedese è stato nel corso degli ultimi anni per gran distacco il più forte del campionato, basterebbe pensare ai 220 punti ottenuti in 269 partite. I granata hanno perso dunque una figura importante, sia sul ghiaccio che in spogliatoio, ed il suo vuoto si farà sicuramente sentire. Il reparto arretrato è però attrezzato per guardare al futuro.

FATTORE X

Non dare nulla per scontato: Il Ginevra è consapevole di essere una squadra molto forte. Dopo aver guidato tutta la passata stagione, ed aver avuto un cammino nei playoff in cui ha mostrato la sua superiorità, ora si tratterà di gestire questa consapevolezza assicurandosi che nessuno dia nulla per scontato. Se la squadra lavorerà duramente come in passato ed avrà la fame per far sentire il suo fisico, i granata sono destinati ad andare lontano.


La classifica di HSHS

1. ZSC LIONS
2. GINEVRA
3. ZUGO
4. BIENNE
5. _________
6. _________
7. _________
8. _________
9. DAVOS

10. __________
11. __________
12. __________
13. LANGNAU
14. AJOIE

Click to comment

Altri articoli in National League