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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Uno sguardo ai giocatori che in settimana si sono distinti, e a quelli da cui ci si attendeva qualcosa di più

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra giovedì e domenica.


I TOP DI HSHS

Sandro Zurkirchen (Lugano – 3 top, 0 flop): In un inizio anno in cui vari portieri si sono alternati, molti che hanno giocato solo una partita e chi nonostante buone prestazioni qualche gol ce l’ha sulla coscienza, il portiere bianconero ha ricominciato da dove aveva finito il 2019. Tanta sicurezza, interventi sicuri e puliti, nelle due partite vinte contro Friborgo e Berna ha comunque effettuato il 92,7% di parate, che non è la percentuale più alta registrata, ma come già detto l’ex losannese è stato l’unico a giocare almeno due partite senza particolari sbavature, tenendo in piedi il Lugano in particolare in quei boxplay alla Postfinance Arena. Anno nuovo e vita vecchia, Zurkirchen rimane una certezza.

Henrik Tömmernes (Ginevra Servette – 3 top, 0 flop): Lo svedese del Ginevra ha iniziato decisamente con il botto il nuovo anno, tanto da risultare il difensore più produttivo dell’ultima settimana nonostante alcuni suoi colleghi abbiano giocato una partita in più. Strepitosa infatti la sua prova a Zugo, quando ha messo in ginocchio i tori con il suo primo hat trick in National League. Aveva inoltre iniziato la sfida con il perfetto assist per Winnik, lanciato verso il portiere avversario con un passaggio da “colpo di biliardo”. I granata volano in classifica ed il difensore sta vivendo un momento eccezionale, con ben 12 punti nelle ultime 10 uscite.

Petteri Lindbohm (Losanna – 1 top, 0 flop): È un elemento che tende ad essere “silenzioso”, anche perché quando era stato ingaggiato dal Losanna era visto principalmente come un difensore complementare del reparto, e non come il suo faro. Linbohm però è molto di più, ed ora che Junland è stato sostanzialmente messo fuori squadra, il finlandese ha ricordato a tutti il suo valore giocando un ottimo weekend. Ha segnato due gol nelle prime uscite del 2020, segnando contro l’Ambrì il 4-1 che ha chiuso il match, mentre a Bienne aveva infilato il puck che ha mandato tutti all’overtime. Sempre affidabile, ha abbellito le sue statistiche anche con un +4.

Ben Maxwell (Langnau – 1 top, 0 flop): È vero che anche lui è incappato in un momento un po’ storto nel finale della partita tra Friborgo e Langnau di domenica, quando i dragoni hanno piazzato la rimonta vincente, ma il canadese è comunque uno degli uomini più in forma del campionato dal periodo natalizio a questi primi giorni dell’anno nuovo. Dopo aver deciso nell’overtime la partita contro lo ZSC all’Hallenstadion, un suo gol è valso almeno un punto casalingo contro il Davos e pure alla BCF Arena ha piazzato il suo timbro, il quarto gol consecutivo e quinto in sei partite. In totale il centro dei Langnau Tigers va a punti da dieci partite filate, nelle quali ha sommato il ragguardevole bottino di 7 gol e 6 assist.

David McIntyre (Lugano – 1 top, 0 flop): Per mesi è rimasto ai margini di una squadra a cui aveva dato molto ma che di fatto lo aveva relegato a quinto straniero utile solo in caso di infortuni, e il suo rendimento ne ha risentito non poco con la maglia dello Zugo. L’opportunità sua e del Lugano si è palesata al momento giusto e il canadese si è calato alla perfezione in un gruppo che lui stesso in pochissimo tempo ha contribuito a rendere positivo dopo mesi durissimi. L’intesa con Klasen è stata immediata e anche lo svedese ne ha giovato, ma i numeri del 32enne di questo primo scorcio di 2020 parlano chiarissimo: 2 gol e 4 assist (con game winning gol a Berna e stupende intuizioni contro il Friborgo), efficacia agli ingaggi, tanta intelligenza in power play e una leadership non indifferente, molta di quella merce che al Lugano mancava parecchio.

Christoph Bertschy (Losanna – 1 top, 0 flop): Il Losanna ha vinto entrambe le partite settimanali, e l’ala della prima linea ha confermato di essere in un buon momento di forma. Nella sfida contro l’Ambrì è stato il migliore in pista, capace di portare grande dinamicità al suo blocco e di firmare un gol ed un assist. Venerdì è poi stato decisivo anche contro il Bienne, prima fornendo un assist perfetto a Jooris, e poi firmando il parziale 3-3 con un gol da vero opportunista. Non soddisfatto, ha segnato il rigore decisivo nel finale, per concludere con una vittoria una settimana per lui eccezionale.


I FLOP DI HSHS

Jonas Hiller (Bienne – 1 top, 1 flop): Il Bienne sta vivendo un momento da incubo, e nemmeno l’arrivo del nuovo anno ha saputo fermare l’emorragia. I seeländer hanno infatti perso otto partite di fila, e l’esperto Jonas Hiller non sembra in grado di portare quella scintilla – leggasi, la parata decisiva al momento giusto – per invertire la tendenza. In particolare, poco brillante la sua prestazione di Davos, ed in generale i suoi numeri dicono che ha saputo superare il 90% di parate solamente in una delle ultime sette partite disputate. Alla Tissot Arena devono sperare di averlo presto di nuovo al meglio, anche perché Paupe è chiaro non possa rappresentare una valida alternativa.

Calle Andersson (Berna – 0 top, 2 flop): È vero che quel tiro sul palo (doppio) nella partita contro il Lugano avrebbe potuto cambiare le carte in tavola, ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte. I fatti dicono che il Berna ha perso due delle prime tre sfide del 2020 facendosi riagganciare proprio dai bianconeri in classifica. Nella sfida pomeridiana di domenica il difensore svedese ne ha combinate di cotte e di crude in retrovia, tra dischi persi o mal gestiti su entrambi i fronti e indecisioni incomprensibili. Spicca anche la sua mancanza di produttività, con soli 3 punti nelle ultime 15 partite e zero nella prima settimana del 2020 (-3 nel weekend), conseguenze di una propositività da ritrovare.

Anssi Salmela (Bienne – 0 top, 2 flop): Quella del Bienne sembra una caduta senza fine, tanto che i seeländer hanno infilato ben otto sconfitte consecutive. Segnali preoccupanti vengono dalla difesa che in questa serie nera ha incassato 4,2 reti a partita, con occhi puntati non solo sulle prestazioni mediocri dei portieri ma anche degli errori dei difensori. Spicca in negativo il periodo di Anssi Salmela, autore di un assist nei primi tre incontri del 2020 ma uscito anche con un -5 dalle sfide con Berna, Losanna e Ginevra. In particolare le cose sono precipitate alla Vaudoise Arena, quando il difensore finnico si è trovato sul ghiaccio in occasione di tutte le quattro reti dei padroni di casa, trovandosi fuori posizione e in procinto di marcature quantomeno opinabili.

Viktor Stalberg (Friborgo – 0 top, 4 flop): Il Friborgo sta lottando per restare in corsa per i playoff, ma la pausa natalizia non sembra aver fatto bene all’attaccante svedese, che continua a vivere un momento opaco che oramai si protrae da diverse settimane. L’ultima rete dell’ex NHLer è infatti datata fine novembre (!), momento a cui hanno fatto seguito addirittura dieci partite senza gol e condite da soli tre assist. Ad aggravare il suo impatto settimanale il brutto intervento su Huguenin, che gli è costato una penalità di cinque minuti e di partita dopo appena 11′ nella sfida di domenica contro il Langnau. Il tutto potrebbe sfociare presto in una squalifica.

Robbie Earl (Langnau – 0 top, 2 flop): Lo statunitense lo conosciamo da tempo, e in ogni squadra in cui lo abbiamo visto giocare si è sempre distinto per il suo impatto e la sua capacità di essere decisivo. Fa dunque specie la stagione di cui si sta rendendo protagonista a Langnau, dove non è mai sembrato essere allo stesso livello del resto del gruppo in termini di coinvolgimento. Mentre i vari Pesonen, DiDomenico oppure Maxwell sprigionano energia ed entusiasmo, Earl spesso finisce nell’ombra e anche l’ultima settimana è finita con un tabellino in bianco e un -3. Coach Ehlers sta provando a stimolarlo inserendolo in vari blocchi, ma con il ritorno di Eelo il suo posto nel lineup è tutt’altro che scontato, anche considerando il solo assist ottenuto nelle ultime sei partite.

Luca Fazzini (Lugano – 1 top, 2 flop): Quando si parlava di un Lugano poco produttivo in attacco spesso si alludeva anche alla vena da ritrovare da parte di Luca Fazzini. Il numero 17 bianconero è andato a segno solo una volta nelle ultime dodici partite e non sembrano esserci grossi segnali di cambiamento in questo senso. L’ex topscorer va spesso al tiro da qualsiasi posizione senza leggere il gioco e piuttosto prevedibilmente, tanto che la maggior parte delle volte i dischi finiscono sugli stinchi degli avversari e lui stesso sembra non riuscire a trovare un’alternativa a delle giocate facilmente arginabili. Deve ritrovare serenità e fiducia nei suoi mezzi e tornare a lavorare come ad inizio stagione, per non rischiare che quella del gol si trasformi in un’ossessione che porta a risultati sempre peggiori.

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