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Interviste

Fiala: “Siamo una piccola nazione, ma non abbiamo ancora raggiunto il nostro obiettivo”

L’attaccante dei Los Angeles Kings è arrivato a Riga: “I ragazzi sono partiti benissimo in questo Mondiale e spero di poter dare una mano. Dopo la stagione ero un po’ acciaccato, ma ora mi sento in forma e pronto a giocare”

RIGA – È arrivato a Riga ieri sera dopo aver fatto scalo a Zurigo. Kevin Fiala, l’attaccante dei Los Angeles Kings, è ora pronto a rinforzare la Nazionale elvetica.

“È bello essere nuovamente con la Nazionale, ho incontrato tutti i compagni stamattina. Divido la stanza con Haas. È sempre magnifico poter rappresentare la Svizzera. A causa del mio recente infortunio non è stata una decisione semplice, ma sono contento di poter essere qui. I ragazzi sono partiti benissimo in questo Mondiale e spero di poter dare una mano. Il jetlag finora non lo sento, ma arriverà”.

Come mai è così importante per te indossare la maglia rossocrociata?
“La Svizzera non è una grande nazione e non abbiamo ancora raggiunto il nostro grande obiettivo, è bello poter fare parte di un piccolo gruppo. Non partecipavo più ai Mondiali da quattro anni, ora ho maturato ancora più esperienza e ho alle spalle qualche buona stagione. Il ricordo della mia ultima partecipazione? La rete del pareggio incassata a pochi decimi di secondo nei quarti di finale contro il Canada, che gli ha permesso di pareggiare e poi di batterci all’overtime”.

Come stai attualmente?
“Ho subìto un brutto infortunio a poco dall’inizio dei playoff. Prima parlavo di decisione difficile, ho dovuto essere al 100% sicuro che tutto fosse a posto al termine della riabilitazione, prima di prendere una decisione. Dopo una lunga stagione si è sempre un po’ acciaccati, ma sono davvero motivato e mi sento in forma. Sono reduce praticamente da due settimane di pausa. Sono comunque però sceso sul ghiaccio alcune volte con altri giocatori”.

È stato difficile ricevere il nullaosta dai Los Angeles Kings?
“Ci sono state discussioni, ma non voglio nemmeno entrare nei dettagli. Ciò che conta è che sono qui. Quando ci sono in ballo degli infortuni, ci sono sempre dei rischi e io ho un contratto lungo, quindi capisco la situazione. Ma ribadisco, non ci sono stati particolari problemi e mi hanno lasciato venire”.

A farti posto è Mike Künzle, lo hai sentito?
“Non ho ancora potuto scrivergli, è sicuramente dura per lui, ha fatto la preparazione e lavorato duro per arrivare al Mondiale. È peccato per lui, è crudele da dire ma questo oramai fa parte del business”.

Hai origini ceche, sarà speciale affrontare Spacek e soci?
“È sempre speciale, ma sono nato in Svizzera e ci ho vissuto l’intera vita, mi sento al 100% svizzero. Chi conosco? L’unico attualmente della loro rosa è Kubalik”.

Come valuti la tua stagione con Los Angeles?
“Squadra nuova, sfida nuova. Nel complesso sono soddisfatto, ma siamo stati eliminati dai playoff troppo presto. Credo di essermi comportato bene, i compagni mi hanno da subito aiutato molto, l’organizzazione e la franchigia sono il top, è stato dunque semplice per me addentrarmi nella nuova realtà”.

Come vedi invece le chance della Svizzera a questo Mondiale?
“È ancora troppo presto fare previsioni, prendiamo partita dopo partita e poi vedremo”.

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