
LOSANNA – AMBRÌ
5-1
(2-0, 1-0, 2-1)

Reti: 14’41 Jäger (Heldner) 1-0, 16’04 Riat (Rochette, Brännström) 2-0, 38’27 Brännström (Riat, Rochette) 3-0, 42’22 Virtanen (Heim, Müller) 3-1, 43’12 Caggiula 4-1, 43’43 Rochette (Caggiula, Fuchs) 5-1
Note: Vaudoise Arena, 9’600 spettatori
Arbitri: Lemelin, Piechaczek; Meusy, Bachelut
Penalità: Losanna 2×2, Ambrì 3×2
Assenti: Alex Formenton, Daniele Grassi, Jesse Zgraggen (infortunati)
LOSANNA – Il risultato finale incassato dall’Ambrì Piotta è sicuramente severo in rapporto alla prestazione messa in pista dai leventinesi, ma è anche lì a ricordare che senza la capacità di sfruttare le occasioni nel momento giusto, è difficile ottenere punti contro qualsiasi avversaria. Figuriamoci in casa di una squadra attrezzata come il Losanna.
Sul piano del gioco non si può però rinfacciare molto ai biancoblù, che la prestazione l’hanno messa in pista e per buona parte di gara hanno anche retto il confronto, ma purtroppo a Zwerger e compagni è mancato il cinismo offensivo per mettere sul serio in difficoltà i vodesi.
Da questo punto di vista l’Ambrì continua ad avere pochi elementi capaci di avere freddezza e precisione davanti al portiere avversario. Bürgler ad esempio ha avuto un paio di ottime occasioni – su belle invenzioni di Pestoni – e pure Petan avrebbe avuto modo di segnare quando ancora si era sullo 0-0, ma pure in quell’occasione il canadese ha preso la peggior decisione possibile.

(Jari Pestelacci)
Purtroppo rappresentativo della sua stagione il fatto che, da una grande occasione sprecata praticamente senza tirare in porta, pochi attimi dopo sia arrivato il gol di Jäger, che con un tiro nel traffico ha dato il primo dispiacere di serata a Philip Wüthrich. Il portiere leventinese ha lasciato il ghiaccio con statistiche poco edificanti (appena l’87.18%), che non rispecchiano però una prova in cui ha sfoderato tanti interventi molto difficili, venendo a volte lasciato solo anche dai suoi compagni.
In diversi altri momenti però l’Ambrì ha lottato e sul ghiaccio è stato presente (a fine gara i tiri bloccati erano ben 25), ma nelle situazioni chiave non si è dimostrato all’altezza. Tra alcune ottime occasioni mancate, e degli errori che hanno spianato la strada agli avversari, la prova è stata generosa ma qualitativamente inferiore a quella vodese, sfociando poi in un risultato troppo ampio dovuto a quei due gol in rapida successione nel terzo tempo.
Peccato, perché con una bella azione imbastita dall’ottimo Miles Müller e poi rifinita da Heim e Virtanen, i biancoblù avevano rimesso il match in discussione. Il gol era stato uno di quelli per cui l’Ambrì aveva lavorato a lungo, dopo il 2-0 di Riat – nato da un disco gestito in maniera un po’ frettolosa da De Luca in uscita dal terzo – ed il terzo gol su azione d’ingaggio con una bordata di Brännström.

(Jari Pestelacci)
Nel complesso però l’unico momento in cui i leventinesi hanno sofferto per davvero era stato l’inizio del periodo centrale, con il Losanna rientrato con grande ritmo mentre l’Ambrì aveva passato vari minuti a rincorrere con affanno disco e avversari. Con il passare del tempo la situazione era però migliorata, con anche un palo colpito da DiDomenico e altri tiri pericolosi di Petan e Heim, per poi arrivare al tu-per-tu vanificato da Bürgler a fil di sirena.
Il match è però andato definitivamente agli archivi dopo un brutto errore di Isacco Dotti, episodio che ha portato praticamente a incassare due reti visto l’immediato 4-1 ed il powerplay (con conseguente 5-1) che ne è scaturito dopo il challenge perso per un sospetto – e probabile – offside sulla quarta marcatura. Peccato che in quella occasione, e pure sul secondo gol locale, la qualità delle immagini video non fosse tale da dare una chiara visione dell’azione.

(PostFinance/ KEYSTONE/Valentin Flauraud)
L’Ambrì ha così incassato un passivo severo dopo una partita in cui la prestazione di squadra non è mancata, ma in termini di esecuzione individuale il livello non è stato sufficiente per sperare di ottenere dei punti. Sia che si tratti di occasioni non sfruttate oppure di dischi gestiti male in uscita dal terzo, i biancoblù devono fare meglio per darsi delle chance di vittoria.
Aiuterebbe sicuramente una maggiore brillantezza di alcuni singoli, ma tra un Petan ancora irritante ed un Tierney troppo basilare nel suo gioco, l’Ambrì ha troppo spesso meno armi offensive degli avversari. Miles Müller ha fornito un’altra buona prova, e pure Joly ha avuto qualche lampo dei suoi, ma in serate come queste si vede la mancanza di quell’elemento che può trovare il gol dal nulla.
Quella di Losanna non è insomma stata una sconfitta preoccupante, ed anzi ha mostrato un Ambrì che come squadra ha messo in pista un buono sforzo, ma che è anche stato fermato dai suoi limiti più noti.
IL PROTAGONISTA
Erik Brännström: Con un autentico tiro al laser ha fatto secco Wüthrich per il pesantissimo gol che è valso il 3-0, ed in generale lo svedese ha dato nuovamente prova di essere uno dei migliori difensori della lega con una prova caratterizzata da tanto pattinaggio e puntate offensive. Ben sette le conclusioni in porta, con 18 minuti di sostanza caratterizzati anche da due assist.
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