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Interviste

Schlegel: “Il gioco di squadra è stata la chiave, non si può pensare di vincere da soli”

Il portiere ha ottenuto il primo shutout stagionale: “Nel dato dei tanti tiri bloccati c’è un significato importante. La squadra ha lavorato bene nello slot davanti a me. Così il mio lavoro è più facile, ma ora ci attendono test importanti”

(Photobrusca & Luckyvideo)

LUGANO – È ancora presto per capire se il Lugano ha finalmente imboccato la via che lo porterà fuori da una crisi importante, ma il primo passo compiuto mercoledì contro il Rapperswil era importante e doveroso.

I bianconeri sono ripartiti principalmente da un gioco solido in termini difensivi, che si è tradotto in una vittoria per 2-0 e il primo shutout stagionale per Niklas Schlegel.

“Il gioco come squadra è stata la chiave, non si può vincere da soli”, ha commentato il portiere bianconero. “Tutti hanno svolto un grande lavoro, soprattutto durante le fasi di inferiorità numerica. I miei compagni hanno bloccato tanti tiri, e questo sicuramente aiuta”.

Stai giocando davvero tanto, come ti senti fisicamente?
“Fino ad ora bene, non ho dolori né nulla di particolare”.

La novità del giorno era stata l’arrivo di Törmänen, ma per vedere gli effetti del suo lavoro ci vorrà tempo…
“Esatto, ora è troppo presto. È appena arrivato ed è impossibile credere che entri nel nostro spogliatoio e tutto cambi all’improvviso. È venuto a Lugano per aiutarci, soprattutto con la sua esperienza. Ma non ha una bacchetta magica, a maggior ragione in tempi così brevi”.

Nelle precedenti quattro partite avevate concesso 20 gol, cosa è cambiato stavolta?
“Come detto, penso che nel dato dei tanti tiri bloccati ci sia un significato importante. La squadra ha lavorato bene nello slot davanti a me, non ho dovuto parare tanti tiri da distanza ravvicinata e, in generale, i giocatori del Rapperswil non hanno avuto molto tempo per concludere. Così il mio lavoro è più facile”.

Si è visto inoltre carattere, questo è un bel segnale…
“Esatto, ci siamo detti prima della partita che non volevamo pensare a tutto ciò che è successo negli ultimi tempi. Guardiamo al futuro, prendiamo 20 minuti alla volta e abbiamo affrontato la sfida con questa mentalità”.

I prossimi due impegni saranno contro ZSC Lions e Davos, due avversari di ben altra caratura rispetto al Rapperswil…
“Nel weekend ci aspetta indubbiamente una grande sfida, contro due squadre fortissime che occupano le prime posizioni. Non sarà facile, ma solo così potremo capire a che punto siamo. Vogliamo essere in grado di dare battaglia anche ad avversari così quotati”.

I Lions sono reduci dalla trasferta a Berlino e venerdì sera, a differenza vostra, saranno in pista… Un piccolo vantaggio?
“È possibile, ma gli ZSC Lions hanno una squadra profonda e di qualità, con tanti bravi giovani che possono essere impiegati e stranieri extra. Vedremo che squadra ci troveremo ad affrontare, ma loro sono sempre molto forti”.

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