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Ambrì Piotta

5 spunti da Ambrì: stelle e dilemmi, sniper per natura, diversamente straniero, Phil The Thrill

(Jari Pestelacci)

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


1. Scritto nelle stelle

(JustPictures | Jari Pestelacci)

C’era grande curiosità per scoprire chi avrebbe messo a segno il gol numero 10’000 in Lega Nazionale della storia dell’Ambrì Piotta, ma in fondo non poteva andare diversamente.

Bello e significativo infatti che sia stato Inti Pestoni a firmare questo traguardo, con un gol molto bello e nell’ambito di una serata in cui il “Figlio della valle” ha giocato una delle sue migliori partite della stagione.

Quella passata è insomma stata una settimana speciale per Pestoni, che alle sue statistiche personali ha aggiunto il fatto di essere arrivato a 500 partite in biancoblù, ed anche aver raggiunto quota 350 punti con la maglia della sua squadra del cuore.

Nel blocco con Heim e De Luca sembra aver trovato una collocazione ideale, con il dinamismo del terzetto che gli permette bene di sfruttare sia la sua visione di gioco che il classico tiro di polso.

2. Diversamente straniero

Non è stato al riparo da critiche sinora l’attaccante svedese Jakob Lilja, ma spesso e volentieri i commenti negativi sul suo gioco sono stati piuttosto ingenerosi, soprattutto se si ha consapevolezza delle caratteristiche del giocatore e del tipo di contributo che gli viene chiesto.

Ovviamente il fatto che non abbia ancora ottenuto alcun punto dopo sette partite non è ideale, ma se oltre ai numeri si guardano anche le sue prestazioni ci si accorge che Lilja ha vissuto anche delle serate in cui ha dato un apporto significativo alla squadra. Non tutto si rispecchia però in gol e assist, ma per spazi creati alle assi, capacità di tenere il disco in profondità ed anche abilità nel costruirsi tiri pericolosi – soprattutto con i movimenti giusti nello slot – lo svedese ha svolto un buon lavoro.

Quella che gli è mancato è stato il tocco finale per sfruttare le varie opportunità che ha avuto, ma Lilja sinora è comunque stato tra i biancoblù più produttivi per tentativi di tiro complessivi, e lamenta anche la più grande discrepanza tra gol attesi e quelli effettivamente realizzati, il che significa che il suo gioco è stato tutt’altro che evanescente.

3. Phil The Thrill

No, non ci riferiamo a Phil Kessel – che lo scorso inverno sembrava poter arrivare in Svizzera – ma piuttosto al centro biancoblù Philippe Maillet, tornato in pista venerdì contro il Ginevra dopo la commozione cerebrale che lo aveva fermato dopo sole due partite.

E con lui nel linup la differenza si è decisamente vista. Maillet ha infatti portato una carica evidente nella linea completata da Lilja e Bürgler, con un mix di dinamismo ed agonismo che lo rendono un elemento imprevedibile in zona offensiva.

Ha inoltre lavorato tanto davanti ai due slot, ottenendo un gol sporco ma molto significativo (poi assegnato a Landry per un tocco millimetrico, ma la deviazione decisiva è stata sua), e svolgendo assieme al suo blocco un ruolo fondamentale nell’arginare il miglior terzetto del Servette, ovvero quello di Granlund, Manninen e Hartikainen.

Maillet è stato un elemento chiave anche agli ingaggi, esercizio che ha dominato con il 60% di efficacia vincendone ben 15, e portando una carica di emozioni importante. Altro che Kessel, è questo il “Phil The Thrill” ideale per l’Ambrì Piotta.

4. Sniper per natura

(Mauro Cantamessi Photography)

È finalmente riuscito a scaricare un po’ di tensione Dominik Kubalik, che con la sua doppietta contro il Ginevra – e soprattutto grazie alla rete all’overtime – è tornato a fare ciò che nel corso della sua carriera gli è sempre venuto naturale: segnare.

Poi è vero, molto spesso gli sniper producono a fiammate e non è raro vedere periodi di magra seguiti da altri con parecchi gol all’attivo, ma nel caso di Kubalik era evidente che la frustrazione iniziasse a farsi sentire. Positivo dunque che i gol siano finalmente arrivati, anche perché il campione del mondo in queste partite ha davvero cercato in tutti i modi di sbloccarsi.

Gli istinti da cecchino non hanno infatti mai abbandonato Kubalik, che in questo avvio di stagione è stato il giocatore con più tentativi di tiro di tutta la lega (64 in totale), e per reti attese in rapporto alle proprie conclusioni è stato sinora secondo solamente a Waltteri Merelä (dati di NLIcedata.com). Meglio di lui per tentativi di tiro dallo slot hanno invece fatto solamente Joly e Sörensen.

Insomma, i tratti da sniper di razza sono sempre stati presenti, mancavano solamente un po’ di fortuna ed una ritrovata serenità per tornare a produrre reti. La speranza ora è che la macchina si sia veramente sbloccata.

(NLIcedata.com)

5. Dilemma in arrivo

Manca meno di un mese alla prima pausa del campionato, e per il DS Paolo Duca arriverà anche il momento di prendere una nuova importante decisione. Dopo la partita del 2 novembre arriverà infatti a scadenza l’accordo con il difensore Kodie Curran, ed il club nelle prossime settimane dovrà di conseguenza decidere se confermarlo o meno sino al termine della stagione.

Se si guardassero solamente alle prestazioni ad oggi la risposta sarebbe quasi scontata, nel senso che quando il canadese si è aggiunto come terzo straniero al reparto difensivo l’Ambrì Piotta ha sempre vinto (!), mostrando effettivamente come un innesto di un certo livello in retrovia possa davvero cambiare le cose. Il club leventinese deve però badare anche alle finanze, con lo stesso Duca che aveva già chiaramente spiegato che per l’Ambrì sarà impossibile giocare l’intera stagione con otto stranieri sotto contratto.

L’altra variabile è ovviamente quella di Kubalik, le cui probabilità di restare in Leventina per tutto il campionato aumentano ad ogni giorno che passa, specialmente ora che l’inizio della NHL è arrivato. Si tratterà insomma di fare delle scelte, considerando anche che la clausola del ceco è valida sino al 15 dicembre e a quel punto se Curran non venisse confermato, ad un certo punto i leventinesi potrebbero ritrovarsi addirittura con soli sei stranieri.

Poi chissà, nel mercato di oggi non si può escludere nulla – in fondo Kubalik è arrivato per davvero – e bisognerà osservare anche come evolverà la situazione di Juvonen, sinora poco impiegato. Una cosa è però certa, delle decisioni importanti sono proprio dietro l’angolo.

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