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Interviste

Ugazzi: “Cerco ogni occasione per imparare e rubare i trucchi ai miei compagni”

Il giovane difensore bianconero è stato schierato per la seconda volta in stagione da Pelletier, “esordendo” alla Cornèr Arena: “Un po’ di nervosismo iniziale ma poi è andata meglio cambio dopo cambio”

LUGANO – Gli infortuni fanno parte del gioco in ogni sport, e per chi manca c’è sempre un sostituto. Con le assenze di Heed e Riva ha trovato di nuovo spazio Nicolò Ugazzi, che ha “debuttato” alla Cornèr Arena dopo i primi minuti in quel di Bienne.

Per il giovane difensore è un’occasione per crescere ed imparare: “Cerco di approfittare di queste possibilità per diventare un giocatore migliore, entrare in una partita del genere non è affatto facile”.

Nicolò Ugazzi, è stata una partita molto sofferta, il Davos vi ha dato molto lavoro in difesa…
“Ci siamo riuniti sabato per parlare delle due sconfitte di Ginevra e sapevamo che c’era un’unica via per tornare a vincere, ossia quella di essere compatti in difesa e sfruttare le ripartenze veloci. È stata una partita molto sofferta ma sono felice del risultato”.

Ci saranno diversi lividi da curare, i tiri bloccati sono stati parecchi…
“I tiri bloccati hanno fatto una bella differenza, soprattutto quelli nello slot, credo ne abbiamo neutralizzati un bel po’, soprattutto nel difficile secondo periodo. Ad ogni modo anche Schlegel ha fatto una grande partita e ci ha tenuto in piedi”.

Quali sono state le tue sensazioni in una partita così difficile?
“Ho cercato soprattutto di trovare il feeling con la partita sin dal primo cambio senza pensare troppo alla situazione, per inserirmi al meglio nella sfida. Poi con il passare dei minuti le cose sono funzionate abbastanza bene”.

Come sta andando il graduale salto dalla U20 alla prima squadra?
“È un salto importante, ma senza l’aiuto di tutta la squadra e dello staff sarebbe molto più difficile. C’è da lavorare tanto ma ho trovato subito il supporto di tutti e un ambiente compatto in squadra. Quando sei negli U20 pensi sempre al momento in cui vorresti salire in prima squadra e alla fine non sai mai bene cosa ti aspetta, ma per me finora è andato tutto bene”.

Ovviamente speri in più occasioni possibili, magari non solo per le assenze dei compagni…
“Cerco di sfruttare ogni occasione, gli infortuni dei compagni non fanno mai piacere, ma per me è l’occasione di imparare e crescere, “rubando” il mestiere e l’esperienza degli altri. C’è solo da lavorare per cercare di meritarsi un po’ spazio”.

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