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Lugano

Primo round al Lugano, i bianconeri vogliono il sorpasso

Una doppietta di Joly e il gol di Wolf lanciano il Lugano nel primo dei due impegni contro il Berna. Sorretti da un grande Schlegel i bianconeri agganciano gli orsi

(PostFinance/KEYSTONE/Anthony Anex)

Primo round al Lugano, i bianconeri vogliono il sorpasso

BERNA – LUGANO

2-3

(0-1, 0-1, 2-1)

Reti: 3’44 Joly (Carr, Thürkauf) 0-1, 36’25 Joly (Wolf) 0-2, 46’39 Knight (Kahun, Luoto) 1-2, 53’47 Wolf (Mirco Müller, Joly) 1-3, 59’22 Luoto (Schild, Loeffel) 2-3

Note: PostFinance Arena, 15’421 spettatori
Arbitri: Borga, Mollard; Burgy, Altmann
Penalità: Berna 1×2, Lugano 3×2

Assenti: Marco MüllerLorenzo CanonicaJulian WalkerMarkus GranlundStephane PatryCalle Andersson (infortunati), Mikko KoskinenRoberts CjunskiLeandro HausheerArttu Ruotsalainen (sovrannumero)

BERNA – Ottenere certe vittorie dopo essersi complicati la vita può essere molto soddifacente, ma non deve essere un obbligo. Ne va delle coronarie dei tifosi, ma soprattutto mette a rischio prestazioni meritevoli come quella che il Lugano ha messo in pista sul ghiaccio della Postfinance Arena nella serata del rientro di Daniel Carr, una prestazione da tre punti su una pista che aveva visto sole altre tre squadre (ZSC, Zugo e Friborgo) uscire con la posta piena in questa stagione.

E già, quella penalità evitabile di Quenneville – ci riferiamo soprattutto alla seconda quando era già in panchina per il fallo su Baumgartner – ha per qualche momento messo in pericolo la vittoria dei bianconeri entro il sessantesimo, ma lo sforzo collettivo degli ospiti con il sostegno di un bravissimo Niklas Schlegel ha permesso comunque di portare in Ticino tre punti pesantissimi, resi ancora più dolci da quel teso finale.

(PostFinance/KEYSTONE/Anthony Anex)

Questo back-to-back contro la squadra di Tapola rappresenta infatti un bel crocevia per la stagione del Lugano, e potrebbe determinare in maniera molto pesante quante possibilità possa ancora incamerare la squadra di Luca Gianinazzi di raggiungere le prime sei posizioni della classifica, facendo attenzione all’agguato di un Davos appena dietro con partite da recuperare.

Sono partite queste che ti proiettano già verso quell’atmosfera da playoff, dove forse l’estetica viene un po’ lasciata da parte e si bada al sodo con spirito battagliero, ed è quello che per lunghi tratti hanno mostrato sul ghiaccio le due formazioni. Tatticamente le due squadre sono state messe bene in pista dai due staff tecnici, a lungo si sono annullate a vicenda tra filtri a centro ghiaccio e forecheck profondo, quasi mai si sono viste azioni a ghiaccio aperto talmente erano stretti gli spazi a disposizione.

Quindi anche logico che i primi errori venissero pagati a caro prezzo, a partire dall’errore di calcolo del Berna sulla sgroppata di Thürkauf per il primo gol di Joly, anche se sul raddoppio dello stesso numero 88 l’azione del canadese è stata straordinaria per sforzo e lucidità – il Lugano era schiacciato da un minuto e mezzo con la panchina lontana – e poco hanno potuto i difensori prima ancora di Reideborn.

Quella rete è arrivata in un momento importantissimo, a pochi minuti dalla seconda sirena ha spaccato la partita proprio mentre il Berna stava proponendo il suo sforzo massimo per arrivare al pareggio, e ha anche determinato lo stato mentale delle due squadre da lì in avanti nella partita.

(PostFinance/KEYSTONE/Anthony Anex)

Il Lugano, anche dopo aver subito il gol di Luoto ha infatti giocato con grande calma e personalità, arrivando al 3-1 decisivo di Wolf con grande lucidità nelle giocate, con semplicità e senza prendersi rischi, mentre il Berna ha sforzato appena potuto i suoi uomini migliori, cercando di aumentare il ritmo dei cambi. Gianinazzi ha infatti proposto il solito equilibrio nei tempi di ghiaccio, mentre tra gli orsi spiccano già i 21 minuti di ghiaccio di Knight e i quasi 23’ dell’onnipresente Kahun – che sono attaccanti, va ricordato – il tutto nel primo impegno di una dura ventiquattore.

Non fosse stato poi per la penalità di Quenneville citata inizialmente, probabilmente il Lugano avrebbe gestito il finale in maniera anche abbastanza agevole, visto anche l’ottimo uso delle energie e un quarto blocco molto efficiente in contenimento e lavoro fisico.

La sfida di sabato sera si annuncia quindi appassionante, il Lugano dispone di giocatori in forma smagliante come Joly, Schlegel, Arcobello e altri in crescita continua come Guerra, Wolf e LaLeggia (con Carr intraprendente ma da recuperare sul ritmo) sarà interessante capire se Gianinazzi metterà mano nel line up per apporre modifiche al pacchetto stranieri.

Ma già con un Carr in più l’operazione sorpasso può sicuramente iniziare con i migliori auspici.


IL PROTAGONISTA

Niklas Schlegel: Non fosse stato per il concitato finale, forse qui sarebbe apparso il nome di Michael Joly, grazie soprattutto alla perla assoluta del secondo gol. Però, grazie alle parate salva risultato nei momenti conclusivi (ma in generale per tutta una partita impeccabile) la palma del migliore va al portiere bianconero, andato a rubare parte dei tre punti sulla pista della sua ex squadra, vincendo il duello su qualità e sicurezza negli interventi contro un imprevedibile Adam Reideborn.


HIGHLIGHTS

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