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Ambrì Piotta

L’Ambrì sbatte contro il Rappi e lascia per strada punti pesanti

I biancoblù iniziano male ma dominano il periodo centrale, senza però segnare. Il gol arriva nel finale, ma poca concretezza e varie ingenuità vanificano lo sforzo

L’Ambrì sbatte contro il Rappi e lascia per strada punti pesanti

AMBRÌ – RAPPERSWIL

1-3

(0-1, 0-0, 1-2)

Reti: 12’50 Cajka (Vouardoux, Djuse) 0-1, 57’23 Spacek 1-1, 57’53 Djuse (Jensen, Cervenka) 1-2, 59’58 Zangger 1-3

Note: Gottardo Arena, 6’523 spettatori
Arbitri: Borga, Vikman; Cattaneo, Huguet
Penalità: Ambrì 1×2, Rapperswil 2×2

Assenti: Benjamin Conz (infortunato), Kilian ZündelIsacco DottiNando EggenbergerValentin Hofer (sovrannumero), Alex Formenton (congedo)

AMBRÌ – La corsa finale verso i play-in ora è davvero iniziata, e l’Ambrì Piotta ha avuto subito la dimostrazione di come nulla sarà semplice da qui al termine della regular season. Il match contro il Rapperswil metteva infatti in palio tre punti pesanti, ma lo svilupparsi degli eventi ha portato i biancoblù a giocare una partita in alcuni momenti anche snervante, in cui gli sforzi fatti sul fronte offensivo non hanno mai trovato concretezza.

Complessivamente c’è stata anche un po’ di sfortuna – non capita spesso di colpire quattro ferri nella stessa partita – ma sull’arco dei 60 minuti la squadra di Cereda deve recitare il mea culpa per non aver saputo affondare i suoi colpi ed abbattere il muro eretto davanti a Nyffeler.

In generale non c’è però molto da rinfacciare ai leventinesi, fatta eccezione per un primo periodo in cui c’è stata davvero troppa approssimazione nel gioco dell’Ambrì, soprattutto nella gestione del puck in uscita di zona ed in seguito a tante imprecisioni che hanno permesso ai Lakers di rendersi troppo spesso minacciosi.

Il risultato è stato sbloccato dalla rete un po’ estemporanea di Cajka – che ha saputo sorprendere Juvonen con il suo tiro – ma per il resto il Rapperswil ha portato sul ghiaccio una partita prevalentemente di rottura, cercando di mettere i bastoni tra le ruote ai leventinesi per poi provare a colpire in contropiede.

L’esempio perfetto di questa impostazione lo si è avuto nel periodo centrale, caratterizzato da un’iniziativa totalmente nelle mani dell’Ambrì Piotta e con la rete che sembrava maturare minuto dopo minuto, salvo poi assistere ad un secondo gol dei sangallesi. Una chiara ostruzione su Juvonen ha invalidato la segnatura, che ha comunque rappresentato un chiaro monito per i biancoblù.

Macinare tanto gioco senza trovare concretezza è infatti un problema che per Spacek e compagni non è nuovo, e che in un match come quello di venerdì può risultare difficile da gestire quando si vede che il gol non arriva nonostante gli sforzi. L’Ambrì da questo punto di vista non ha perso la calma, ma in alcune fasi è normale sia venuta a galla un po’ di frustrazione, che ha poi raggiunto il suo apice nel finale di gara.

Dopo il gol del pareggio arrivato da una bella iniziativa di Spacek – su cui però Noreau non ha fatto una gran figura – l’Ambrì ha dovuto masticare amaro per aver concesso solamente 30 secondi dopo la rete del KO a Djuse, arrivata per giunta al termine di un’azione nata da un intervento dubbio su Lilja in zona offensiva.

È così arrivata una sconfitta che fa arrabbiare, perché di fatto i leventinesi hanno offerto una prova sufficiente per avere la meglio su un Rapperswil sicuramente battibile, ma le diverse occasioni create non sono bastate per sopperire alle lacune nella finalizzazione e a delle ingenuità in retrovia che in questa fase della stagione si pagano a caro prezzo.

Ovviamente la sconfitta complica il percorso dei leventinesi, raggiunti ora in classifica da un Langnau che ha sì giocato due partite in più, ma mentalmente il fiato sul collo sta diventando sempre più concreto a causa delle sei vittorie nelle ultime otto partite dei Tigers.

Inutile nasconderlo, chi si è cimentato nel gioco dei pronostici durante la pausa per questo match aveva probabilmente assegnato tre punti ai leventinesi, il cui cammino si è ora fatto un po’ più complicato. Da valutare inoltre le condizioni di Inti Pestoni, che non si è più visto in pista nel finale di partita dopo aver preso un colpo nel terzo tempo.

È stata insomma una serata singolare, in cui l’Ambrì Piotta ha complessivamente fornito una prova propositiva, ma ha finito per accumulare una certa frustrazione che ora andrà tradotta in energia per provare strappare punti al Berna. Come tutto da qui al termine della regular season, non sarà facile.


IL PROTAGONISTA

Michael Spacek: Non smette mai di provarci, ed in generale la sua linea con Pestoni e Dauphin è quella che macina gioco con maggiore costanza, con anche tanto minutaggio in zona offensiva. Alla fine per segnare ci è voluto uno spunto personale del ceco, che ha provato con la sua fantasia a scuotere una partita che sembrava non volersi sbloccare per i leventinesi. Peccato che per finire non sia servito.


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HIGHLIGHTS

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