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Interviste

Gianinazzi: “Siamo delusi, ma sappiamo cosa ci aspetta per fare un passo in più in futuro”

L’allenatore bianconero tra delusione del risultato ed orgoglio per i suoi ragazzi: “La sconfitta fa sempre male, ma ricorderò per sempre i miei primi playoff in National League assieme a questo gruppo”

LUGANO – Luca Gianinazzi non è uno che dà segni di cedimento nei dopo partita, nemmeno quando deve concedersi a tutte le interviste di rito ancora attorno alla mezzanotte.

Il coach bianconero esce dallo spogliatoio comunque con il sorriso, consapevole di aver comunque dimostrato cose importanti: “Ho ringraziato uno per uno tutti i ragazzi per quanto fatto durante la stagione, sia quando le cose sono andate bene che quando non andavano. Per me è stata la prima stagione con i professionisti e comunque siano andati questi mesi e questo gruppo li ricorderò per sempre”.

Luca Gianinazzi, quali sono i tuoi pensieri in questo momento?
“Dal punto di vista sportivo l’unico sentimento che provo ora è quello della delusione ovviamente, non sento nient’altro, ma c’è anche l’orgoglio di aver giocato in un ambiente bellissimo in una pista piena, e questo lo porterò con me in futuro, in fondo sono stati i miei primi playoff con la prima squadra e lo ricorderò a lungo”.

Hai già potuto capire dove lavorare per poter fare quel passo in più con la squadra?
“In questi primi momenti a caldo per me è difficile poter fare un primo bilancio, ma sono consapevole che tra le cose buone che abbiamo fatto c’è tanto da migliorare e questo vale anche per me personalmente, per riuscire a fare quel passo in più e ad avanzare nei playoff”.

Domenica sera si è visto il Lugano di questa stagione condensato in sessanta minuti, un po’ di rimpianti per quel primo periodo?
“Sicuramente nel primo periodo non ci siamo espressi come volevamo ma va riconosciuto al Ginevra di aver spinto veramente forte, quindi le verità stanno sempre un po’ nel mezzo, perché c’è sempre un avversario che cerca di metterti in difficoltà. Forse c’era un blocco mentale o un po’ di contrattura, ma alla fine siamo arrivati vicini a una rimonta che sarebbe stata incredibile, quando in pista si è creato un ambiente straordinario, quindi rimango comunque fiero di quanto hanno dato i ragazzi in quei momenti”.

L’impressione è che il Lugano sia stato molto fragile nei suoi errori, il Ginevra ha saputo sempre sfruttarli al massimo…
“Questo è un fattore che è stato decisivo in tutta la serie, per esempio il 5-1 di Gara 5 non rispecchiava assolutamente il gioco visto in pista e domenica sera tutto è racchiuso nel loro terzo gol, quando noi sbagliamo una rete quasi a porta vuota in tre contro uno e sul ribaltamento dell’azione il Ginevra con due tocchi va a segnare il gol decisivo. Questa rimane una grossa differenza tra noi e loro ma non la chiamo fortuna o casualità, sono cose che si costruiscono con il lavoro quotidiano e la crescita continua”.

Credi che questo possa essere un tipo di hockey proponibile già a settembre?
“Io credo che questo hockey lo si possa vedere già ad agosto, poi ci sono molte cose da migliorare ma questo come detto lo si fa nel quotidiano. Io farò il possibile per mantenere il miglior ambiente possibile, per mettere i giocatori nelle condizioni migliori e per mandare in pista la miglior squadra possibile. È presto per pensare a certe analisi ma certamente abbiamo una base da cui partire, non tutto quello che abbiamo fatto è da buttare”.

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