L’immediato futuro delle competizioni internazionali vede all’orizzonte la World Cup of Hockey nel 2016 e le Olimpiadi invernali del 2018, tornei che, stando al direttore esecutivo della NHLPA, Donald Fehr, potrebbero entrambi essere sposati dalla NHL.
Non vi è naturalmente alcun dubbio in merito alla World Cup, in quanto la NHL si sta impegnando in prima persona per riportare alla realtà il torneo. La maggior lega al mondo si è però sempre dimostrata restia nell’interrompere le proprie attività per permettere lo svolgimento dei Giochi.
Fehr ha però affermato che, se avranno la facoltà di scegliere, i giocatori vorranno indubbiamente partecipare ad entrambi gli appuntamenti.
“Se si guarda al Mondiale di calcio, si nota che è quello il principale evento che tutti attendono, non le Olimpiadi – ha affermato il rappresentate della NHLPA – non so cosa succederà nell’hockey, ma credo che possano esistere entrambe”.
La paura della NHL è relativa ai costi assicurativi che comporta la partecipazione dei giocatori al torneo olimpico, con la possibilità di infortunio che rappresenta un rischio enorme per il loro club di appartenenza. Dopo Sochi e l’infortuno di Tavares, i New York Islanders ne sanno qualcosa…
Sovente poco considerati in questi discorsi invece i Mondiali “classici”, che si svolgono ogni anno ma nei cui confronti la NHL non sembra riporre troppa attenzione.
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