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I top e flop degli ultimi due turni di campionato secondo HSHS

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Ogni lunedì, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti nell’ultimo weekend di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui due turni di campionato giocati tra martedì e sabato.


I TOP DI HSHS

top

Elvis Merzlikins (Lugano): il lettone risponde alla grande alla chiamata di Fischer, risultando decisivo a Losanna. Importantissimi i salvataggi nell’overtime giocato anche in box play e le quattro parate su cinque rigori. Personalità e sangue freddo gli garantiscono il futuro.

Stefan Ulmer (Lugano): Il numero 22 bianconero conferma la crescita palesata la scorsa stagione. È in grado di mantenere la lucidità e la calma per l’intero incontro ed è uno dei migliori nel portare il disco. Sarebbe perfetto se tirasse di più in porta.

Steve Hirschi (Lugano): Ineccepibile in fase difensiva, pungente in attacco, dove è uno dei pochi difensori ad andare costantemente al tiro. La sua sfuriata contro il Davos esalta inoltre le qualità di trascinatore. Leader in tutto e per tutto.

Juha-Pekka Hytönen (Losanna): È il vero faro del Losanna. Dotato di grande visione di gioco, ha la capacità di calmare o animare la partita a suo piacimento. Acquisto azzeccatissimo.

Marcus Paulsson (Davos): è il giocatore del momento. Con 8 reti in 7 partite si candida come degno sostituto di Sykora.

Peter Guggisberg (Davos): lo sfortunato giocatore grigionese sta pian piano tornando sui suoi standard precedenti l’infortunio che lo aveva costretto a considerare l’ipotesi del ritiro. 2 reti e 4 assist in 7 partite sono un bottino incoraggiante.


I FLOP DI HSHS

flop

David Aebischer (Rapperswil): Non lo aiuta di certo la difesa, ma i 4 gol subiti venerdi contro il Friborgo tra il 13’33’’ e il 17’42’’ del primo tempo (e sostituirlo poi da Punnenovs), non lo rendono di sicuro una certezza per i compagni.

Ilkka Heikkinen (Lugano): Il difensore finlandese non è nemmeno lontano parente di quello ammirato un anno fa. Poco incisivo in attacco, sufficiente in difesa, cade spesso in errore portando il disco. Inoltre in power play non tira praticamente più.

Alexandre Giroux (Ambrì Piotta): il canadese sta lentamente diventando un caso ad Ambrì. Spesso lento ed impacciato, cerca sovente passaggi (o azioni) improbabili invece di cercare la conclusione (suo punto forte). Fa storcere il naso ai tifosi il suo gioco con sufficienza e ora pure qualche gol sbagliato di troppo. Non lo aiuta di certo la buona sorte ad immagine del bastone rotto sul tiro del possibile 2-2 di sabato sera. L’Ambri ha bisogno del miglior Giroux al più presto!

Niklas Persson (Rapperswil): due reti sono troppo poche per il campione del mondo (segnati entrambi contro l’Ambrì alla seconda giornata di campionato). Non è propriamente uno scorer, ma il Rappy ha bisogno di ben altro.

Rob Schremp (Zugo): ha dalla sua una tecnica incredibile ma anche una testa un po’ “matta”. Deve capire meglio il campionato, certo è che 2 punti in 6 partite sono un bottino un po’ magro…

Laureato in Scienze Politiche all'università degli studi di Pavia con lavoro di tesi sul diritto costituzionale svizzero.

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