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Mondiali 2013

Yes Swiss can! La Nazionale sogna e fa sognare!

arn_6627_1024_thumb(© IIHF.com)

STOCCOLMA – È stata una partita difficile, inutile negarlo, ma ci mancherebbe di arrivare alle semifinali di un Mondiale senza soffrire un po’… anzi così forse è addirittura ancora più bello!

I cechi hanno iniziato a spron battuto, desiderosi di riscattare il 5-2 subito nel girone preliminare, ma la prima vera occasione per sbloccare il risultato è da registrare sul conto della Svizzera con Niederreiter al sesto minuto di gioco. Seger e compagni prendono allora fiducia e puntuale arriva il vantaggio, grazie ad Hollenstein splendidamente imbeccato da Blindenbacher.

Gli svizzeri potrebbero addirittura raddoppiare con Suri, involatosi tutto solo davanti a Pavelec nel piu classico dei breakaways, ma dopo aver messo a sedere il portiere dei Winnipeg Jets al giocatore dello Zugo non riesce l’ultimo tocco e il disco passa a lato della gabbia. Da qui in poi però è nuovamente la Cechia a prendere il comando delle operazioni, costringendo gli elvetici a qualche fallo di troppo.

Superato, ad inizio secondo tempo, anche il terzo boxplay con successo, la partita si fa più equilibrata, tanto che gli svizzeri riescono a procurarsi alcune superiorità numeriche. Lungo tutto l’arco del torneo gli uomini di Simpson si sono dimostrati implacabili in questo esercizio, risultando i migliori in questa speciale classifica, e anche oggi non si smentiscono. Durante la seconda superiorità numerica infatti, una stupenda triangolazione sull’asse DiazGardner permette a Josi di concludere e superare Pavelec per la seconda volta.

Il difensore dei Nashville Predators merita certamente una menzione speciale. Schierato moltissimo oggi, il giocatore ex Berna, è davvero impressionante in questo mondiale per la facilità con cui riesce a uscire dal terzo con il disco e per come lancia i compagni con passaggi illuminanti, ad immagine degli 8 punti in altrettante partite.

arn_6704_1024_thumb(© IIHF.com)

Nel periodo conclusivo la Repubblica Ceca prova il tutto per tutto per raddrizzare la partita e, complici alcune penalità concesse forse in modo un po’ generoso dagli arbitri, ci riesce, perlomeno in modo parziale, con Kutlak che al 46esimo minuto è abile a sfruttare una delle poche sbavature concesse dai rossocrociati.

Il finale di partita è incandescente e Vrbata avrebbe anche l’occasione per siglare il pareggio, grazie ad un passaggio sbagliato di Blindenbacher, ma Gerber, sicurissimo durante tutto l’incontro, ci mette la classica pezza. I minuti conclusivi sono quindi un vero assedio, ma nemmeno giocando gli ultimi secondi in 6 contro 4 Plekanec e soci riescono ad agguantare il supplementare.

E ora? Beh da adesso in poi è davvero tutto possibile, perché se da una parte gli USA, nostro prossimo avversario, hanno asfaltato la Russia, dall’altra c’è una Svizzera che si è guadagnata sul ghiaccio il diritto di crederci. Perciò per una volta smettiamola di fare gli “svizzerotti” con il complesso d’inferiorità. Solitamente quando superiamo un top team si ha la tendenza a pensare che siano gli avversari ad avere qualcosa che non va.

La Svezia aveva la pressione dell’esordio in casa, il Canada doveva ancora trovare l’amalgama…si può andare avanti all’infinito a trovare scuse di questo tipo, ma stavolta facciamo gli sciovinisti fino in fondo e diciamo che abbiamo battuto i nostri avversari perché siamo stati migliori di loro, perlomeno durante questa o quella partita. Certo oggi abbiamo sofferto e i Cechi avrebbero anche meritato il pareggio, ma non è forse vero che le grandi squadre sono capaci di vincere anche partite non giocate in modo eccelso? E allora, per una volta, crediamoci fino in fondo e prendiamo spunto dagli americani perché… YES SWISS CAN!

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