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Ambrì Piotta

Un Ambrì privo di determinazione battuto anche dal Friborgo

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AMBRÌ – FRIBORGO

0-4

(0-1, 0-0, 0-3)

Reti: 19’51 Abplanalp (Helbling, Sprunger) 0-1, 41’20 Mottet (Sprunger, Dubé) 0-2, 46’16 Merola (Botta, Hasani) 0-3, 57’16 Verreault-Paul (Monnet, Kwiatkowski) 0-4

Note: Valascia, 3’653 spettatori. Arbitri Eichmann, Mollard; Abegglen, Mauron
Penalità: Ambrì 4×2′, Friborgo 2×2′

AMBRÌ – Che l’Ambrì Piotta fosse condannato a giocarsi la salvezza contro il Rapperswil nella “finale” dei playout era praticamente assoldato ancora prima di iniziare il match di giovedì. Vedere gli uomini di Pelletier uscire dal ghiaccio battuti per 4-0 da un Friborgo già in vacanza fa però sorgere interrogativi e preoccupazioni, che starà a giocatori e staff tecnico spazzare via il più presto possibile.

Ai biancoblù non manca probabilmente la volontà – quella si è vista in pista, anche se non con la costanza sufficiente – ma piuttosto la determinazione nel volere un risultato a tutti i costi, elemento imprescindibile e che la squadra pare avere smarrito per strada. Nel gioco dell’Ambrì non c’è cattiveria e, peggio ancora, non c’è alcun senso d’urgenza, nonostante una serie con i Lakers che è ora imminente e che rischia di colpire i leventinesi in maniera davvero dura, se non si cambierà direzione al più presto.

Non manca però la consapevolezza nello spogliatoio, che si dovrà tramutare ben presto in prestazioni completamente diverse sul ghiaccio. Con Zurkirchen tra i pali e con quattro attaccanti stranieri in formazione – ha fatto il suo debutto Forget, arrivato come licenza B – l’Ambrì ha fatto nuovamente molta fatica in fase offensiva e, andando oltre lo “zero” sul tabellino, i momenti di reale pressione su Nyffeler non hanno mai trovato la necessaria continuità.

Forget si è piazzato al centro della linea di Giroux e Pestoni, nella speranza di ritrovare quel brio che è andato perduto dopo l’infortunio di Fuchs. L’esperimento è a tratti riuscito, nel senso che il nuovo arrivato ha mostrato qualche buona giocata ed un po’ di velocità, anche se la sua prestazione è in parte spiccata “grazie” a quella ben più opaca e al di sotto della media del resto dei compagni.

Con nove assenti nella loro formazione, il Friborgo ha invece fatto “il suo”, onorando l’impegno della Valascia e, anzi, facendosi preferire per fette importanti di partita, evidenziando una situazione mentale ben più leggera dei locali, che ha permesso ai burgundi di gestire con calma il disco e di cercare delle giocate piacevoli da osservare.

Il Friborgo ha trovato l’1-0 in situazione di doppia superiorità numerica e a soli nove secondi dalla prima sirena, grazie ad un bel tiro dalla blu di Abplanalp che ha trovato la giusta traiettoria alle spalle di Zurkirchen. Il gol ha cambiato le coordinate del match soprattutto a livello mentale, con un Ambrì che nella prima frazione aveva anche proposto alcune manovre interessanti, ma non aveva avuto la necessaria convinzione sotto porta per sbloccare il risultato.

Mancanza di convinzione che è ben rappresentata da quanto successo nel finale di secondo tempo, quando Aucoin si è involato verso Nyffeler, ma ha finito per farsi recuperare da Abplanalp ed ha poi effettuato una conclusione tutt’altro che pericolosa.

Le speranze di recuperare sono poi definitivamente andate in fumo al 41’20, quando Mottet ha trovato l’angolo alto della porta di Zurkirchen ed ha firmato un 2-0 che ha di fatto chiuso la sfida. Il Gotteron ha poi abbellito il risultato con altre due segnature, colpendo con Merola al 46’16 e successivamente con Verreault-Paul nel finale, portando il risultato su un 4-0 che di fatto il Friborgo ha meritato.

Sicuramente preoccupante la mancanza di efficacia e di carattere sul fronte offensivo, con l’Ambrì che nelle ultime tre partite ha messo a segno un solo gol, ed anche giovedì sera ha permesso a Nyffeler di festeggiare uno shutout complessivamente piuttosto semplice.

Al momento le trame dei biancoblù sono confuse e frenate ad un’evidente mancanza di convinzione, convinzione che non viene più alimentata nemmeno da elementi come Adam Hall, che sembra essersi un po’ seduto dopo una regular season passata ad indicare la retta via.

Sarà proprio di lui e dei vari Giroux, Pestoni, Duca o Steiner che l’Ambrì avrà bisogno nell’immediato futuro. Ma, cosa ancora più importante, i biancoblù avranno bisogno di emozioni e di determinazione, elementi che dovranno essere il vero carburante della squadra contro il Rapperswil. E dovranno esserlo da subito perché, giocando come giovedì sera, quattro partite si perdono in fretta…

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