RIGA – Dopo qualche giorno di isolamento nelle rispettive camere d’albergo, la Nazionale di Patrick Fischer ha potuto tornare sul ghiaccio per i primi allenamenti a Riga, dove il debutto Mondiale di sabato è oramai dietro l’angolo.
Dopo una stagione intera vissuta in un contesto particolare, anche il torneo lettone sarà condizionato dall’emergenza sanitaria, con squadre in bolla, piste inizialmente vuote e giornalisti per la maggior parte costretti a seguire da lontano giocatori e partite.
“È una situazione chiaramente particolare, ma facciamo tutto il possibile per rispettare le direttive e far sì che il Mondiale si possa svolgere regolarmente”, ci ha spiegato Dario Simion. “Abbiamo avuto diverse riunioni via Zoom anche durante i giorni di isolamento, così da poter guardare i video, studiare la tattica ed iniziare a correggere tutti i dettagli possibili. Martedì siamo poi usciti dall’isolamento ed abbiamo iniziato ad andare sul ghiaccio, anche se con la squadra siamo ancora in quarantena”.
La preparazione sinora è stata corta ma convincente, con quattro vittorie in altrettante amichevoli ed una buona solidità difensiva…
“Chiaro, vincere tutte le partite di preparazione porta tanta fiducia all’interno della squadra. È un buon segnale, visto che nemmeno per le altre nazionali sarà facile avere così poco tempo per prepararsi, ma tutti ci troviamo nella medesima situazione e tutti dovremo trarre il meglio possibile da ogni giorno. Durante gli allenamenti c’è comunque un buon ritmo ed un bell’ambiente, penso che siamo sulla strada giusta”.
Arrivato in rossocrociato hai ripreso da dove avevi finito con lo Zugo, con subito alcune reti ed un’ottima intesa con Hofmann. Insomma, la vostra linea con Corvi sembra già pronta per sabato…
“Sì, penso che Fischer terrà unita la nostra linea. Poter giocare con un’ala con cui sono stato in pista tutto l’anno è sicuramente un vantaggio, inoltre anche Corvi lo conosco già bene per aver giocato con lui negli anni a Davos. Come centro è simile a Kovar, e questo è sicuramente un ulteriore punto a favore per noi due. Ora abbiamo ancora tre giorni di allenamento per sistemare le piccole cose, ma la nostra è una linea che può portare qualcosa di buono alla squadra”.
Su cosa si concentrerà il lavoro in questi ultimi giorni?
“Sicuramente dobbiamo lavorare sulla zona difensiva, anche se abbiamo visto nelle amichevoli che in questo senso siamo messi bene. La solidità in retrovia rimane un punto cruciale per il nostro Mondiale, perché è questo che ti permette di vincere le partite. Dobbiamo inoltre lavorare sugli special team, vogliamo trovare più reti in powerplay ed anche questo sarà un elemento di lavoro importante in questi tre giorni”.
Il tuo primo Mondiale arriva al termine di una stagione per te eccezionale, su cosa sei cresciuto particolarmente quest’anno?
“Il fattore più importante penso sia stata la costanza. Ho trovato continuità sull’arco di tutta la stagione e la concentrazione ad ogni partita, questo mi ha permesso di mantenere un buon hockey nel corso di tutto l’anno. Il mio obiettivo ora è fare lo stesso anche ai Mondiali”.
La tua sfida sarà portare il gioco che ti ha permesso di avere successo in campionato anche a livello internazionale…
“Esatto, ma non devo pensarci troppo. Semplicemente dovrò fare ciò che ho fatto per tutto l’anno senza farmi troppe domande, sono convinto che portando tanta energia sul ghiaccio arriveranno anche i risultati. Chiaramente a livello internazionale si ha meno tempo con il disco ed il gioco è più fisico e veloce… Penso di essere pronto a giocare questo tipo di hockey. Già durante i playoff, quando il livello si è alzato, mi sono sentito bene, ed ora che si alzerà ulteriormente sono pronto per continuare a lottare”.
Come valuti il potenziale della squadra? Sulla carta avete un bel gruppo e con l’assenza di tanti giocatori dalla NHL c’è la possibilità di fare qualcosa di importante…
“Adesso il gruppo è fissato e penso che sia un’ottima squadra. Anche negli ultimi anni Fischer ha dimostrato di portare tanta qualità e la Nazionale ha potuto competere contro qualsiasi avversario. L’obiettivo di tutti è fare ogni anno un passo avanti, due anni fa hanno dimostrato di essere vicini a poter vincere il Mondiale e con un po’ di fortuna in più avrebbero anche potuto farcela. Inizieremo concentrandoci partita dopo partita, ma l’obiettivo sappiamo che è quello di andare fino in fondo”.