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Mondiali 2013

Poker di successi della Svizzera, quarta vittoria consecutiva

nazionale(© IIHF.com)

STOCCOLMA – La Nazionale di Simpson sembra aver tratto preziosi insegnamenti dal passato. Diciamo “sembra” perché una partita non basta certo a dimostrare che la Svizzera abbia imparato a battere anche le squadre “piccole”. La sfida odierna sembrava infatti essere il classico film già visto, con i rossocrociati che dopo aver incantato contro le grandi (8 punti dopo aver affrontato Svezia, Canada e Cechia sono un vero e proprio piccolo miracolo), faticavano a creare gioco contro la Slovenia.

Dopo aver avuto un inizio di partita balbettante, ad immagine del gol subito dopo 7 minuti con Pajic che ha potuto infilarsi indisturbato fra quattro elvetici e superare Gerber con un preciso tiro di polso, è però iniziato un vero e proprio monologo.

Il gol ha infatti avuto il merito di svegliare Seger e compagni che, letteralmente trascinati dalla linea di Bodenmann Cunti ed Hollenstein, sono riusciti a ribaltare il risultato ancora nel primo tempo. Dapprima è stato Bodenmann al 15esimo a siglare il pareggio, sfruttando una bella combinazione dei compagni di linea. In seguito lo stesso blocco ha centrato due volte il bersaglio in superiorità numerica con Cunti e Hollenstein, portandosi così già alla prima pausa sul 3-1.

walker_jubel333(swiss-icehockey.ch)

Un ulteriore segnale di maturità di questo gruppo si è avuto nel secondo tempo. In passato è spesso capitato che si avesse la tendenza a sedersi sugli allori e complicarsi la vita da soli, ma questa Nazionale appare come detto già matura ed affamata, come dimostra l’ulteriore accelerazione imposta nei secondi 40 minuti, alla quale la Slovenia non ha più avuto le gambe per opporsi. Al 32esimo uno splendido coast to coast di Vauclair ha portato al 4-1 di Hollenstein (doppietta personale per lui) al quale fanno poi seguito le reti di Moser (terza rete della serata in power play) ed Ambühl a fil di sirena.

Il terzo tempo è pura accademia, con la Nazionale comunque capace di non concedere occasioni agli avversari e tenere alta la tensione pur senza strafare. Al 45esimo è Reto Suri a completare il tabellino marcatori, anche se in realtà si tratta di una sfortunata autorete, per un 7-1 che parla da solo.

Esame superato quindi per questa Svizzera che, confrontata con una partita difficile soprattutto dal punto di vista mentale, ha saputo – nonostante un inizio complicato – dimostrare sul ghiaccio la propria superiorità un po’ in tutti i reparti.

La compagine di Simpson può ora godersi il meritato riposo, dopo la quarta partita in sei giorni, prima di affrontare sabato 11 maggio all’ora di pranzo la Danimarca.

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