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Interviste

Pelletier: “Mi dispiacerebbe molto non essere confermato, alla fine ci è mancata benzina”

Il coach dopo l’eliminazione: “Conosco bene la piazza ed ero vaccinato per le dinamiche che ci sono qui, i rumors non mi hanno disturbato. Siamo partiti dall’11esimo posto di un anno e mezzo fa, sono soddisfatto”

LUGANO – Quando Serge Pelletier raggiunge i microfoni della stampa è passata abbondantemente la mezzanotte, e per il coach bianconero è già tempo di guardare una prima volta ad una serie che ha ampiamente deluso le aspettative.

“Non mi sento tradito dai miei giocatori, si perde e si vince assieme”, ha commentato il coach di Montreal. “Abbiamo chiuso una regular season andando oltre le speranze ma purtroppo non siamo stati in grado di confermarci nei playoff. Non siamo riusciti a trovare le giuste soluzioni contro il Rapperswil, a cui va comunque dato il giusto credito”.

Cosa non ha funzionato?
“Direi parecchie cose. Durante la stagione spesso trovavamo la soluzione per fare la differenza, alcune volte anche in extremis… Mercoledì in Gara 5 abbiamo dimostrato un bel carattere negli ultimi minuti segnando due reti, ma purtroppo è andata come andata”.

In termini di emozioni il Rapperswil è sembrato superiore a voi…
“Forse le emozioni sono mancate, ma direi che ci è venuta meno principalmente la benzina. Sull’arco della serie il Rapperswil era più fresco di noi, e nel loro gioco si vedeva più lucidità. A noi questo elemento invece è sicuramente mancato”.

Pensi di aver chiesto troppi minuti di ghiaccio ad alcuni giocatori?
“Non direi. Se facciamo un paragone con il tempo di ghiaccio delle altre squadre siamo praticamente alla pari, ed addirittura alcuni tra i giocatori chiave sono sotto”.

Dunque come si spiega il fatto che vi siano mancate le energie?
“Abbiamo avuto una dinamica nuova quest’anno, ovvero la ricerca di un’alta posizione in classifica per avere il vantaggio casalingo nei playoff. Questo ci ha un po’ penalizzato a livello di energie nel finale di stagione. Ora ci vorrà qualche giorno per analizzare il lavoro svolto. Siamo comunque arrivati bene ai playoff e purtroppo abbiamo fatto qualche errore individuale in più che praticamente non si era mai visto su tutto l’arco della regular season. In questo senso bisogna crescere per il futuro”.

Essere nettamente i favoriti vi ha condizionato?
“Dopo la prima vittoria per 6-2 c’era chi parlava addirittura di finale, questo forse ha condizionato qualcuno, soprattutto pensando a Gara 2 e 3”.

Cosa puoi dirci invece per il tuo futuro?
“Per ora non ho avuto nessun colloquio, vedremo nei prossimi giorni. La regular season è stata sicuramente molto buona, mentre l’entrata in materia dei playoff non è stata sullo stesso livello”.

Da mesi oramai ci sono voci su chi potrebbe sostituirti, questo ti ha condizionato nel tuo lavoro?
“Quando sono arrivato a Lugano mi aspettavo che avrei dovuto lavorare in queste condizioni. Conosco bene il posto e la piazza, dunque possiamo dire che ero vaccinato per queste dinamiche e le varie voci non mi hanno disturbato più di tanto. Ero pronto e preparato a questa sfida”.

Complessivamente valuti dunque positivamente il tuo percorso a Lugano?
“Direi di sì. Abbiamo avuto una grande stagione, qualificando il Lugano anche per la CHL e questo era un obbiettivo importante. Dall’11esimo posto di un anno e mezzo fa ad oggi penso che posso essere contento di come ho affrontato la sfida. Dopo aver investito così tanto ogni giorno, mi dispiacerebbe molto se non venissi confermato. Ma ora vediamo cosa succederà nei prossimi colloqui”.

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