A partire dal 1 di ottobre ricomincerà finalmente lo spettacolo della NHL, con Toronto Maple Leafs e Montreal Canadiens che saranno le prime due squadre a darsi battaglia nel campionato 2013/14.
Dopo l’incubo del lockout dello scorso anno, finalmente potremo tornare a gustarci il miglior hockey del mondo sull’arco di 82 partite di regular season, che saranno caratterizzate anche dalle nuove division introdotte alcune settimane orsono.
Come successo negli ultimi due anni, anche stavolta HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino a fine settembre. Il nostro intento è quello di riassumere i movimenti di mercato e le ambizioni di ogni squadra analizzandone i reparti difensivi, d’attacco ed i portieri a disposizione. Buona lettura!
MINNESOTA WILD
Dopo i fuochi d’artificio del mercato 2012, in cui i Wild avevano sorpreso l’intera NHL mettendo sotto contratto le star Zach Parise e Ryan Suter per la mostruosa cifra di 196 milioni di dollari, l’estate 2013 è stata molto meno movimentata. A causa dell’impossibilità di effettuare un buyout su Heatley – l’ex Berna è infortunato – i 7.5 milioni del suo stipendio risultano sempre sulle spalle della franchigia del Minnesota e muoversi in modo importante sul mercato è risultato dunque praticamente impossibile.
Nonostante una stagione di successo in cui sono stati finalmente raggiunti i playoff che mancavano da ben 5 anni, nell’off season i Wild hanno perso gli attaccanti Matt Cullen, Cal Clutterbuck, Devin Setoguchi e Pierre-Marc Bouchard così come il difensore Tom Gilbert. Per continuare a crescere saranno fondamentali gli apporti dei giovani Coyle e Zucker, così come del rossocrociato Nino Niederreiter, reduce da un Mondiale stupendo e su cui sono poste molte aspettative dopo i bui anni vissuti agli Islanders.
In attacco Parise e Koivu hanno performato come atteso ad alti livelli, mettendo a segno 38 punti il primo e 37 il secondo. Pominville, ex capitano di Buffalo giunto a stagione in corso, ha pure convinto nelle 10 partite disputate, mettendo a referto 9 punti. Anche Heatley, nonostante gli anni passino, continua a convincere e prima dell’infortunio viaggiava a medie ancora invidiabili. Tutto questo per dire che anche quest’anno Minnesota avrà una top 6 di tutto rispetto e sicuramente se ci saranno problemi questi non saranno di prolificità. Niederreiter avrà la seria possibilità di mettersi in luce e ricevere ghiaccio, ma starà a lui restare umile e giocare come visto ai Mondiali piuttosto che cercare di fare la star come in passato a New York. Insieme allo svizzero cercheranno di esplodere altri giovani come Granlund e Zucker, che insieme non dovrebbero fare rimpiangere le partenze già citate.
(wild.nhl.com)
La difesa si è rivelata piuttosto affidabile nella scorsa stagione, ma la media di 2.60 goal concessi a partita non è sicuramente invidiabile. Molto è dipeso anche dallo scarso filtro applicato dagli attaccanti in zona neutra, con l’esempio lampante di Kyle Brodziak. L’attaccante è infatti noto più per le sue capacità di centro difensivo che per i suoi punti, ma l’anno scorso ha deluso al punto di chiudere la stagione con un inaccettabile -18.
La stella Suter è invece stata finalista del Norris Trophy ed è stato in assoluto il giocatore con più tempo sul ghiaccio dell’intera NHL (27:16 a partita), logico dunque che sia lui il cardine del settore arretrato. Molto è atteso da Marco Scandella, reduce da una stagione passata per la maggior parte nel farm team dei Huston, così come dal veterano Keith Ballard, che ha molto da dimostrare dopo aver lasciato Vancouver al termine di annate sicuramente non indimenticabili.
In porta Backstrom ha recitato il ruolo del leone, partendo titolare in 41 delle 48 partite disputate anche a casa dei problemi di sclerosi del sostituto Harding. La scelta sembrava pagante per i Wild, con il veterano che era in vetta alla speciale classifica di vittorie per i portieri. In aprile però iniziarono le prime difficoltà e nei play off un ernia lo mise definitivamente fuori gioco durante il riscaldamento del primo match. Il ritorno di Harding permetterà a Backstrom di prendersi qualche pausa ed offrirà una soluzione di qualità in caso di difficoltà.
Minnesota resta una squadra forte e che con grande probabilità si qualificherà ancora per i play off, ma le molte partenze, seppur a prima vista non molto importanti, saranno difficili da colmare. Gran parte di questo gravoso compito sarà sulle spalle dei giovani come Niederreiter, che potrebbe finalmente trovare la sua isola felice con i Wilds e ha dunque la reale possibilità di esplodere e diventare il giocatore di classe visto ovunque tranne che in NHL.
LE SQUADRE GIÀ PRESENTATE
New Jersey Devils
Florida Panthers
Carolina Hurricanes
Buffalo Sabres
Tampa Bay Lightning
Washington Capitals
New York Islanders
Toronto Maple Leafs
Columbus Blue Jackets
Montreal Canadiens
Calgary Flames
Winnipeg Jets
Colorado Avalanche
Phoenix Coyotes
Edmonton Oilers
Nashville Predators
Anaheim Ducks
Dallas StarsVancouver Canucks