Mercoledì 24 maggio alle 20:00 presso la pista di Cassina d’Agno andrà in scena il primo derby ticinese di categoria Juniores, tra MGI Malcantone/NT ed il Sayaluca.
Sulla carta una sfida impari, visto che il Malcantone è tutt’ora a quota zero punti in 6 partite, mentre il Sayaluca ha collezionato 4 punti in 4 partite. I ragazzi di Michela Sobrio sperano di approfittare del derby per rilanciare la propria stagione, viziata pesantemente dal cambio generazionale, con giocatori come Briccola e Frisberg che hanno ormai definitivamente integrato la prima squadra di LNA.
Gli ospiti del Sayaluca, guidati alla transenna da Andrea Giovetto, stanno trovando l’amalgama giusta per puntare ai playoff per il titolo, anche se è inutile farsi troppe illusioni: lo strapotere di compagini come Rossemaison e Buix sembra difficile da mettere in causa.
Vincere il derby per il Sayaluca significa consolidare la propria quarta posizione e mantenere il contatto con le prime in classifica. Ma quanto è veramente importante il derby per i giocatori e come viene vissuto questo attesissimo evento?
“È la partita per eccellenza – spiega il capitano del Sayaluca, Daniel Gonçalves – la più importante di tutte, quasi come una finale o semifinale di playoff. La preparazione però è più o meno sempre la stessa, si provano le cose più semplici in allenamento, ci si parla fra compagni di linea, così da provare nuovi schemi e tattiche che potremmo portare sul campo il giorno dopo. Chiaro, prima della partita un buon riscaldamento, musica e risate per smaltire lo “stress”!”.
Cosa farà la differenza in fin dei conti? “Il gioco di squadra e l’intesa che stiamo trovando nelle ultime partite, ma sarà fondamentale giocare in maniera molto semplice almeno all’inizio, il tempo di prendere confidenza con il terreno”.
Il Sayaluca è infatti abituato a giocare sul parquet del Palamondo di Cadempino, e giocare sull’asfalto all’esterno equivale quasi a cambiare sport. Il futuro di questo sport è all’interno, ma complici le ristrettezze economiche di società e comuni, l’evoluzione risulta particolarmente lenta. Cosa si aspetta il capitano dai compagni? “Serietà e disciplina sia in pista che fuori, dobbiamo giocare in maniera intelligente e senza falli… Vogliamo imporre il nostro gioco e spero che i leader diano il proprio contributo per rendere ancor più solido il gruppo”.