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Interviste

McSorley: “Alleno sempre prendendomi dei rischi, ma stavolta non è bastato”

Il coach dopo la sconfitta: “È stata la serata dell’Ambrì, che ha meritato la vittoria. Difensivamente abbiamo giocato bene e Irving ha fornito una buona prestazione, ma non abbiamo creato abbastanza per essere una minaccia”

AMBRÌ – Si è interrotta venerdì la lunghissima serie di vittorie del Lugano nei derby, con i bianconeri che nell’occasione hanno infine ceduto alla determinazione dell’Ambrì Piotta, in un match in cui la squadra di McSorley non ha saputo rendersi pericolosa con costanza.

“Sono deluso del risultato, ma non dello sforzo della nostra squadra. Venerdì è stata la serata dell’Ambrì, mentre noi non siamo riusciti a concretizzare le chance arrivate a 5-contro-5”, ha commentato il coach bianconero. “Loro hanno creato sicuramente di più a parità numerica ed hanno trovato un modo per vincere la partita. Mi dispiace per i nostri ragazzi, difensivamente abbiamo giocato bene e Irving ha fornito una buona prestazione, ma non abbiamo creato abbastanza per rappresentare una minaccia”.

Hai cercato di dare vari impulsi, con anche un boxplay come al solito molto attivo, ma stavolta è mancata la scintilla offensiva…
“Sono un allenatore che vuole sempre guidare la squadra con una certa dose di rischio. Se non lo fai, non riuscirai mai a creare quelle situazioni che ti permettono di importi anche in partite che non dovresti vincere, anche se questa volta non è stata una scelta pagante. I nostri giocatori nel derby hanno dato il massimo, ed anche quando ci troviamo in boxplay vogliamo creare dei pericoli per gli avversari… Anche qui, abbiamo avuto delle chance ma non le abbiamo sfruttate. L’Ambrì ha meritato la vittoria, ma vogliamo tornare sulla strada giusta immediatamente contro il Davos”.

Siete riusciti a segnare per primi, ma si è visto che l’Ambrì aveva qualcosa in più dalla loro immediata reazione…
“Hanno messo pressione su di noi per tutto il terzo tempo, ed una volta che hanno segnato il gol non si sono più fermati spingendo con tutti e cinque i loro giocatori. Diversi dei nostri passaggi in uscita dal terzo sono stati intercettati, e come detto la differenza l’ha poi fatta la loro maggiore concretezza nel capitalizzare le opportunità. Sulla rete decisiva abbiamo chiamato il challenge perché avevamo il sospetto che ci fosse interferenza sul portiere, ma riguardando le immagini a fine partita l’arbitro ha probabilmente preso la decisione giusta”.

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