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National League

L’eterno incompiuto Friborgo sta invecchiando, è tempo di decidere cosa diventare

Il colpo di mercato rappresentato da Raphael Diaz è di spessore, ma la squadra sente il peso degli anni e si è sciolta come neve al sole nei momenti che contano. È forse il momento di una programmazione diversa

L’inizio della stagione 2021/22 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


FRIBORGO

La rosa 2021/22

PORTIERI
Reto Berra, Connor Hughes

DIFENSORI
Ryan Gunderson (🇺🇸), Benjamin Chavaillaz, Philippe Furrer, Benoit Jecker, Jeremie Kamerzin, Dave Sutter, Mauro Dufner, Raphael Diaz

ATTACCANTI
Andrey Bykov, Jordann Bougro, Daniel Brodin (🇸🇪), David Desharnais (🇨🇦), Christopher DiDomenico (🇨🇦), Yannick Herren, Gaetan Jobin, Nathan Marchon, Killian Mottet, Matthias Rossi, Sandro Schmid, Julien Sprunger, Samuel Walser, Mauro Jörg


(PostFinance/KEYSTONE/Jean-Christophe Bott)

Christian Dubé, al momento della sua nomina a direttore sportivo e in seguito head coach del Friborgo aveva lasciato la promessa di portare il Gottéron in alto a lottare per il titolo.

In effetti l’ex giocatore anche di Lugano e Berna nel suo mandato ha messo in atto alcune operazioni dal costo non indifferente, per non dire molto elevato, ma finora si è dovuto accontentare di una squadra che, seppur sappia rendersi pericolosa in regular season, non dispone ancora del materiale necessario per aumentare i giri quando i giochi contano sul serio.

La scorsa stagione la delusione è stata enorme, fuori in sole quattro partite nei quarti di finale contro il Ginevra dopo il terzo posto in regular season, una vera e propria sberla che ha risvegliato i dragoni dai loro sogni.

Nel suo complesso il Gottéron si è mosso poco sul mercato, ma lo ha fatto in maniera contraddittoria, un po’ come aveva già mostrato nel caso del rinnovo di Reto Berra, voluto a tutti i costi dopo le “minacce” di partenza del portiere a un anno dalla scadenza a scapito del 24enne Ludovic Waeber, partito per Zurigo.

E il ruolo di portiere alla BCF Arena è un po’ un nodo, con il veterano Berra capace del meglio ma pure del peggio nel breve volgere di poche partite, tenendo sempre sulle spine la propria difesa, supportato come back-up da quel Connor Hughes che mai ha convinto di poter reggere anche il ruolo di riserva in National League, ad oggi una posizione tremendamente importante per tutti.


ARRIVI
Raphael Diaz (D, Zugo)
Mauro Dufner (D, Rapperswil)

PARTENZE
Marc Abplanalp (D, Düdingen Bulls)
Viktor Stalberg (F, ritiro)
David Aebischer (D, Rapperswil)

STRANIERI
Ryan Gunderson (D, 🇺🇸)
Daniel Brodin (F, 🇸🇪)
Chris DiDomenico (F, 🇨🇦)
David Desharnais (F, 🇨🇦)


Tornando al mercato, il colpo grosso è rappresentato da Raphael Diaz, strappato allo Zugo nonostante i campioni in carica ne avrebbero eretto anche una statua pur di fargli terminare la carriera alla Bossard Arena, ma la prospettiva di dover competere con un contratto che lo avrebbe trattenuto fino a 39 anni compiuti sul ghiaccio ha fatto desistere anche uno come Reto Kläy, seppur di fronte a una leggenda della squadra.

Diaz come giocatore non si discute, è uno dei migliori all-rounder della lega, le incertezze semmai restano sull’età e la durata dell’operazione, nonché sul fatto di cambiare realtà in maniera così inaspettata.

Difficilmente ne capiremo le ragioni, ma a far storcere il naso è soprattutto lo scambio che ha portato a Rapperswil David Aebischer (omonimo dell’ex portiere), uno dei migliori giovani difensori in circolazione per avere in cambio Mauro Dufner.

Il reparto arretrato è così composto da due pilastri di 35 e 36 anni (Diaz appunto e Gunderson, che rimane comunque una sicurezza), da un altro 36enne sempre alle prese con gli infortuni, lo sfortunato Philippe Furrer, e alcuni uomini di discreto affidamento come Jecker, Chavaillaz, Dave Sutter e Kamerzin, oltre al citato Dufner. Salta all’occhio l’età media del reparto difensivo, che si assesta a ben 32 anni e sembra priva di ricambi a corto e medio termine.


Sul fronte offensivo praticamente nessun movimento, se non il ritiro di Viktor Stalberg. Lo svedese è stato fuori parecchio la scorsa stagione ma quando era in pista il suo contributo era sempre notevole seppur non più quello degli anni migliori e doverlo sostituire con Daniel Brodin, un ricambio già in casa, non esalta certamente la piazza. Anche lo svedese ha avuto diversi problemi la scorsa stagione e tra infermeria e tribuna ha giocato solo 14 partite condite da 5 punti.

Le sicurezze in chiave offensiva rimangono lo scorer Killian Mottet, reduce dalla miglior stagione della carriera, Chris DiDomenico e David Desharnais, gli unici che al momento possono garantire un rendimento regolare e di peso.

Difficile sarà valutare il tipo di stagione che ci si può aspettare dai veterani Julien Sprunger e Andrei Bykov, con il russo sempre molto incostante ma capace sempre di collezionare un buon bottino di punti, così come Yannick Herren, umorale e spesso fuori dai contesti più caldi.

(PostFinance/KEYSTONE/Anthony Anex)

Difficile che il Friborgo possa – sulla carta, ricordiamolo – anche ripetere una regular season come quella scorsa, con molte vittorie con un solo gol di scarto e una differenza reti di solo +8, reggendo su un attacco che ha segnato poco ma che ha avuto anche il famoso PDO dalla sua parte (lo stesso scenario proiettato per il Davos un anno fa e poi realizzatosi). Molte oltretutto le sconfitte “brutte”, con diverse reti di scarto, segnali anche di una fragilità mentale esplosa del tutto nei quarti di finale e che difficilmente sarà stata colmata.

Per Dubé queste erano forse le ultime occasioni per costruire qualcosa di grande con il suo Gottéron, e ora che la società ha pure comunicato un grosso deficit dovuto ai costi della pista e alla situazione pandemica sarà meglio cominciare a pianificare meglio il futuro di una squadra che invecchia velocemente. Un futuro che così roseo per ora non sembra.


MIGLIOR INNESTO

Raphael Diaz:
Da valutare sarà soprattutto il cambio di realtà alla sua età, ma la classe di Raphael Diaz è indiscutibile. Sul piano tecnico e di lettura del gioco ha pochi pari in Svizzera, e il power play del Gottéron farà decisi passi avanti con lui. È così importante che lo Zugo ha dovuto sostituirlo con uno straniero.

ADDIO DOLOROSO

Viktor Stalberg:
È stato spesso infortunato e vittima dei suoi umori, ma quando era in forma lo svedese risultava a tratti incontenibile, sia fisicamente che tecnicamente. La società non si è mossa sul mercato straniero con altri tre attaccanti d’importazione già in rosa, ma la classe dell’ex NHL non è sostituibile con le pedine già presenti in squadra.

FATTORE X

Mente sana in corpo sano:
Diversi uomini sentono il peso dell’età, pilastri come Furrer passano ormai regolarmente turni interi in infermeria e a livello mentale la squadra non ha fatto il passo per diventare veramente competitiva quando conta. Ingaggio di Diaz a parte, senza un mercato consistente sarà il lavoro dello staff tecnico a contare maggiormente.


La classifica di HSHS

1. ZUGO
2. _________
3. LOSANNA
4. _________
5. DAVOS
6. _________
7. FRIBORGO
8. _________
9. BIENNE
10. __________
11. RAPPERSWIL
12. __________
13. AJOIE

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