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Mondiali 2015

La Svizzera lotta e conquista un punto importante contro la Svezia

svezia
SVEZIA – SVIZZERA

2-1

(1-0, 0-0, 0-1; 1-0)

svizzera
Reti: 07’17 Lindholm (Rask, Ericsson) 1-0, 40’34 Bodenmann (Blum, Ambühl) 1-1, 63’49 Forsberg (Eriksson, Ekman-Larsson) 2-1

Penalità: Svezia 5×2′, Svizzera 4×2′

Note: Praga, 15’201 spettatori

PRAGA – Finalmente la Svizzera che tutti aspettavamo! Dopo un avvio di Mondiale piuttosto opaco culminato con le – per certi versi clamorose – sconfitte patite contro Lettonia e Austria, nel primo incontro contro una delle favorite del gruppo, la Svezia, la formazione di Hanlon ha ritrovato il suo spirito battagliero mettendo in seria difficoltà i nordici.

Alla fine di un incontro ottimamente gestito e ben giocato è però stata proprio la nazionale delle tre corone che, grazie ad un generoso power play comminato dalla quaterna arbitrale a poco più di un minuto dalla fine dell’overtime, è riuscita a mettere a segno il decisivo punto del 2-1.

La Svizzera, finalmente relegata all’impostare la partita con uno stile di gioco a lei più consono basato su difesa e ripartenze, ha iniziato l’incontro in maniera positiva, in particolare mandando un messaggio agli svedesi sotto forma di due vigorosi check del bianconero Julian Walker (tra i migliori in pista).

La pressione degli svizzeri è andata col passare del tempo scemando e, nonostante l’ottima intesa della nuova linea con Fiala, Almond e Brunner, il gol non è arrivato. A colpire con spietata freddezza sono invece stati gli uomini del nord, estremamente cinici nel punire la prima ingenuità della retroguardia elvetica con Lindholm, nell’occasione ben servito da Rask.

Colpiti nell’orgoglio i confederati hanno flirtato da subito col pareggio, ma in ben due occasioni di fila un Enroth semplicemente miracoloso (e fortunato), ha bloccato in qualche modo il disco poco prima che quest’ultimo sorpassasse completamente la riga.

Lo svantaggio e il punto dell’1-1 mancato per pochi millimetri hanno raffreddato gli spiriti dei confederati dando la carica agli avversari, di colpo sempre primi sui dischi vaganti e molto pericolosi dalle parti di un ineccepibile Genoni.

Il fil rouge dell’incontro è rimasto lo stesso pure nel secondo tempo, dove Streit e compagni hanno sofferto in maniera impressionante le folate offensive dei forti svedesi aggrappandosi alle parate dell’estremo difensore del Davos. L’unica occasione rossocrociata nell’arco dei 20’ è capitata sul bastone dell’incontenibile Fiala, bravo ad involarsi tutto solo di fronte ad Enroth ma sfortunato nel colpire il palo dopo la sua finta.

Il terzo tempo è ripreso con il botto: dopo appena 34’’ Bodenmann ha infatti deviato in gol in maniera piuttosto goffa un tiro scagliato dalla blu da Blum, regalando l’inaspettato pareggio ai suoi e riaprendo la partita. La preziosa rete ha ridato la carica alla Svizzera, che ha progressivamente ricominciato a macinare gioco e a giostrare nel terzo d’attacco.

Dopo un lungo periodo di pressione hanno sfiorato il gol a turno Brunner, Suri e Josi, con il disco scagliato da quest’ultimo che è stato nuovamente fermato dai ferri della gabbia del cerbero svedese. A lungo padroni del ghiaccio, gli svizzeri hanno sfiorato il punto del ko in diverse occasioni, mancando però del solito killer instinct e trascinando dunque l’epilogo dell’incontro all’overtime.

Nei 5’ addizionali Ambühl e la sua linea hanno seminato scompiglio tra le maglie avversarie, ma dopo una penalità quanto meno coraggiosa comminata dall’arbitro a poco più di 1’ dalla fine, a trovare il gol in power play è stata la Svezia grazie al rebound vincente del gioiellino Forsberg.

Nonostante l’amara sconfitta, i tifosi della Nati hanno almeno due buoni motivi per sorridere. Il primo è che il punto conquistato mette la Svizzera in buona posizione per l’accesso alla fase a eliminazione diretta, con la Germania che dovrà tentare il colpaccio nella sfida di domenica contro la Repubblica Ceca per restare in corsa. La seconda è che finalmente si è vista sul ghiaccio una Svizzera ben organizzata, aggressiva e generosa, una lontana parente della squadra vista in campo nella disastrosa sfida inaugurale.

Il prossimo impegno di Hanlon e la sua truppa, previsto per la serata di domenica, si annuncia proibitivo: difficile pensare di andare a punti contro un Canada guidato da star NHL del calibro di Crosby, Giroux, Spezza e molte altre.

L’ultima sfida del girone vedrà poi opposti gli svizzeri ai padroni di casa della Cechia e andrà in scena nella serata di martedì.

Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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