SVIZZERA – FRANCIA
5-2
(0-2, 3-0, 2-0)
Reti: 4’58 Texier 0-1, 13’25 Claireaux (Texier, Bozon) 0-2, 2’25 Hischier (Meier, Kukan) 1-2, 32’27 Riat (Geisser, Hischier) 2-2, 35’42 Ambühl (Corvi, Kukan) 3-2, 51’17 Kukan (Herzog, Corvi) 4-2, 59’38 Hischier (Herzog, Ambühl) 5-2
Note: Helsinki Ice Hall, 3’997 spettatori
Arbitri: Ingram, Lawrence; Kroyer, Merten
Penalità: Svizzera 3×2′, Francia 7×2′
Assenti: Leonardo Genoni, Christian Marti, Calvin Thürkauf (sovrannumero)
HELSINKI – Il pericolo che una vittoria come quella di sabato sera contro il Canada e l’imbattibilità rafforzata a due giornate dai quarti di finale potevano trasmettere alla squadra un certo senso di sazietà prima di affrontare le sfide ad eliminazione era concreto. Tutti lo ripetevano che la tensione non si sarebbe abbassata, ma più o meno sempre tutti sapevano che contro la Francia un rilassamento era alquanto probabile.
Certo non si pensava della portata con cui la Svizzera ha affrontato la sfida nel primo tempo, in maniera assurdamente approssimativa e lasciando l’iniziativa quasi sempre ai ragazzi di Bozon. Dopo pochi cambi la campanella d’allarme la suona un retropassaggio sciagurato di Fora che causa scompiglio (e una traversa) e la susseguente penalità del difensore, però poi è Corvi a confermare il tutto con un assist perfetto per Texier, che ringrazia e batte Berra, inserito al posto di Genoni.
Scossa? Niente. Arriva anche il secondo gol, e poi addirittura un rigore sbagliato dallo stesso Texier, con nel frattempo l’uscita prematura di Scherwey per un infortunio al piede e ospedalizzato. Il suo Mondiale è purtroppo finito qui.
Sul fronte rossocrociato? Qualche discreto tiro di Malgin e Meier, un paio di mischie davanti a Ylonen e nulla più, se non la sufficienza e l’attitudine inversa di cui si diceva poco più su.
La reazione del secondo periodo, seppur non rabbiosa e improvvisamente dominante, ha perlomeno permesso ai rossocrociati di cominciare ad arrivare su Ylonen con linee di tiro più pericolose, nonostante la fatica ad attrezzare il power play (anche 1’37 in cinque contro tre) ma una maggior convinzione tra le fila ha avuto il merito di far cadere qualche mattone francese.
Dal gol immediato di Hischier al rientro dagli spogliatoi hanno fatto seguito le segnature di Geisser ed Ambühl per il completamento della rimonta, mentre sull’altro fronte, a parte qualche incursione solitaria, Berra ha via via vissuto un periodo più tranquillo rispetto al primo.
La convinzione tornata nella testa degli svizzeri ha poi prodotto un terzo periodo piuttosto tranquillo, con tante occasioni da gol create ma poco sfruttate, se non con il 4-2 di Kukan (ancora con un appoggio dalla blu con Ylonen schermato), prima che Hischier completasse la sua doppietta con il 5-2 a porta sguarnita, permettendo alla Svizzera meno convincente del torneo di incamerare ulteriori tre punti e di rimanere imbattuta.
Una partita del genere resta comunque nella logica di un torneo come quello mondiale nella fase a gironi, meglio sia capitata con la Francia e in una situazione favorevole alla Svizzera. La quale, lo ha dimostrato di nuovo, rimane una squadra in grado di far fronte anche a queste difficoltà ed è attesa ad altro contro la Germania per lanciare al meglio i quarti di finale.
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