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Ambrì Piotta

La Lehner è ancora dell’Ambrì, è già chiara la mano di Cereda

I biancoblù chiudono il weekend di Sursee con il sorriso. Cinque reti in powerplay e tanti spunti su cui lavorare per i leventinesi

La Lehner è ancora dell’Ambrì, è già chiara la mano di Cereda

ambri
AMBRÌ – LITVINOV

3-4

(1-2, 2-0, 1-0; 0-0, 0-1)

Reti: 4’21 Nicholls (Hanzl) 0-1, 15’17 Lhotak (Zwerger, Taffe) 1-1, 19’06 Jansky (Frantisek) 1-2, 24’07 Lhotak (Gautschi) 2-2, 27’59 Berthon (Plastino) 3-2, 43’58 Frantisek (Kubat) 3-3

Rigori: nessuna rete per l’Ambrì, hanno eseguito i rigori Hrabec, Müller, Zwerger e Plastino

Note: Sursee, 561 spettatori. Arbitri Stricker, Urban; Abegglen, Gnemmi
Penalità: Ambrì 8×2′, Litvinov 12×2′

SURSEE – È finito con un sorriso il weekend dell’Ambrì Piotta a Sursee, con la sconfitta per 4-3 ai rigori contro i cechi del Litvinov che è bastata alla squadra di Cereda per racimolare quattro punti complessivi e ottenere il primo posto alla Lehner Cup.

I biancoblù sono scesi in pista con una formazione molto simile a quella vista all’opera sabato, con Gautschi e Incir a prendere il posto rispettivamente di Fora e D’Agostini. Il match si è sviluppato in maniera decisamente meno fisica rispetto all’uscita contro i tedeschi ma, complici anche le gambe un po’ pensati, non sempre il gioco dell’Ambrì basato su veloci ripartenze e dischi mandati in profondità è risultato efficace.

Ne è così scaturita una partita tra alti e bassi, con i biancoblù capaci di esprimersi al meglio specialmente durante il periodo centrale, quando sono riusciti a ribaltare il risultato e ad ottenere il 3-2 grazie alla reti – entrambe in powerplay – di Lhotak e Berthon.

Proprio la fase in superiorità numerica (tre gol domenica, due sabato) sembra ben rispecchiare il processo di costruzione di un nuovo sistema di gioco, chiaro nelle sue intenzioni ma logicamente ancora da perfezionale nella sua esecuzione. La squadra è alla ricerca del giusto equilibrio, e questo è stato evidente specialmente quando il Litvinov è stato in grado di tagliare in due la retroguardia leventinese con passaggi in profondità (come successo sul 2-1 ospite), approfittando di automatismi ancora da oliare e timing al cambio da perfezionare.

Quando l’Ambrì si intestardisce nel suo gioco è però in grado di farsi apprezzare, ed il forechecking alto e più asfissiante possibile che pretende Cereda inizia a mostrare dei frutti. Già dopo queste prime partite le intenzioni del tecnico sono chiare, così come il lavoro ancora da fare per rendere efficace il sistema, come le uscite dal terzo ancora comprensibilmente farraginose e che nell’occasione hanno permesso al Litvinov di ottenere il 3-3 ad inizio periodo centrale.

Buona la partita del giovane Connor Hughes, chiamato a giocare tutti i 65 minuti e capace di distinguersi in diverse circostanze, soprattutto in un finale in cui il Livtinov avrebbe potuto ottenere il gol decisivo grazie a diverse occasioni in powerplay.

Buona anche oggi la partita dei vari Berthon (in gol), Stucki e Trisconi, che con la loro velocità si fanno apprezzare, mentre Lhotak ha confermato il feeling con il gol con una doppietta (sua anche la prima rete biancoblù in doppia superiorità).

Il lavoro per l’Ambrì Piotta continuerà ora a Berlino, dove sono in programma le sfide con i padroni di casa e lo Sparta Praga. Dopo due uscite la linea è comunque tracciata e la mano di Cereda già evidente… Ora si tratterà nel corso del prossimo mese di portare al miglior livello possibile esecuzione e automatismi.

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