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Lugano

Importante vittoria del Lugano, Davos battuto alla Resega 5-1

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LUGANO – Giusto un mese fa la situazione di classifica del Lugano era, seppur non disperata, quantomeno preoccupante, visto che il Natale era stato passato sotto la linea dei playoff. Ora, dopo la netta vittoria sul Davos, i bianconeri possono addirittura tornare a puntare a quello che era l’obiettivo dichiarato, ossia il quarto posto, distante ora solo 6 punti. Questo cambiamento risiede nel fatto che i bianconeri hanno vinto sette delle nove partite giocate in questo 2013. Sicuramente il recupero di altri infortunati illustri fa ben sperare, visto che ai box sono ancora fermi Domenichelli, Fazzini, Morant, Linglet e Nummelin oltre a Blatter e Murray, orami fuori dai giochi.

Per ciò che riguarda il match, Huras ha gioco forza rispolverato Pavel Rosa nel primo blocco d’attacco, arretrando Steiner nel terzo. La partenza fulminea del Lugano non deve trarre in inganno, infatti la rete di Metropolit dopo un minuto e mezzo scarso non ha spaventato gli ospiti, risultati difficili da contenere per tutto il primo tempo soprattutto a causa della loro velocità, anche se per segnare il pareggio hanno dovuto attendere un pasticciaccio di Vauclair davanti alla porta di Manzato. Questo perché nonostante una velocità di pattinaggio “isterica”, i pochi attaccanti in grado di far male al Lugano sono stati ben contenuti dai difensori di casa, e dove non arrivavano Hirschi e compagni, ci ha pensato un superlativo Manzato a metterci qualche pezza.

DSC_3316(© A. Branca)

Anche nel secondo tempo il match pareva instradato sulla falsa riga della vittoria sul Berna, con gli ospiti più padroni del disco, ma senza troppo costrutto, il Lugano sagacemente ben piazzato in difesa e prontissimo nelle ripartenze. Poi, scoprendo che il solo Dario Bürgler e qualche bomba di Sykora risultavano pericolosi, al Lugano è bastato premere sull’acceleratore per mandare in crisi i piani di Del Curto, e in meno di dieci minuti ha chiuso la contesa portandosi con merito sin sul 4 a 1.

Il continuo pattinare dei grigionesi non ha portato alcun risultato se non quello di “spompare” Von Arx e compagni, che nel terzo tempo, a parte un paio di occasioni in power play, non hanno più dato l’impressione di poter risalire il match, grazie anche ad una accorta difesa bianconera, in particolare in box play, e ad un concentratissimo Manzato. Il quinto gol di Nodari ha suggellato un successo meritatissimo per il Lugano, che nel finale sarebbe potuto diventare più ampio, ma che già basta per premiare una prestazione di squadra e intelligente.

DSC_3753(© A. Branca)

Il merito del Lugano, ancora una volta, è stato quelle di aver disputato un eccellente match in fase difensiva, di aver approfittato delle occasioni da rete nei momenti caldi della partita e di aver trovato in Manzato un portiere che sta toccando livelli veramente alti. Nonostante la sofferenza iniziale sulle veloci iniziative giallo blu, la pazienza e il complesso tecnico superiore bianconero hanno fatto la differenza, grazie anche ad un primo blocco veramente superlativo. Ruefenacht sta giustificando alla grande il suo ingaggio, e non solo per la doppietta – più un assist – marcati nel tabellino, ma per anche e soprattutto per il grande lavoro fisico che puntualmente assolve con grande intelligenza. E sicuramente Metropolit deve molto a Ruefenacht per i risultati e il gioco che riesce a produrre. Il top scorer bianconero, dopo un paio di partite singhiozzanti è tornato lo showman che tutti conoscono, che col disco si diverte e fa divertire, che gioca e fa giocare.

DSC_3388(© A. Branca)

A distanza di sette anni è lanciato verso il secondo titolo di capocannoniere del campionato, e c’è chi dice che, grazie alla calma che contraddistingue chi ha qualche annetto in più, è ancora più spettacolare del primo Metropolit visto in Svizzera. Si è mosso decisamente meglio anche Pavel Rosa, in evidente ripresa fisica ma ancora poco concreto, anche se autore di due assist. Poco male, se continuerà a crescere in questa maniera, si farà trovare pronto per i play off, dove servirà veramente. Nelle retrovie è da premiare la prestazione di Schlumpf. Il 21enne difensore ha giocato un match praticamente perfetto in difesa e ha partecipato attivamente alle fasi di attacco con la consueta grinta aggiunta ad un ottimo senso della posizione. Decisamente buio il periodo di Vauclair, che ha sul groppone quel pasticcio costato il gol del pareggio, e che per tutto il match ha litigato col disco. Il numero 3 bianconero non riesce più a portare i suoi impulsi offensivi, ma si spera che per i play off torni quello che tutti conoscono.

Finché la matematica non dirà che i playoff sono cosa fatta, guai ad abbassa la guardi, ma il prossimo match contro il Bienne potrebbe essere quasi decisivo. Decisivo non solo per la qualifica ma anche per riuscire a scalare qualche posizione che fino ad un mese fa era impensabile.

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