L’inizio della stagione 2023/24 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.
Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.
LANGNAU
La rosa 2023/24
PORTIERI
Luca Boltshauser, Stephane Charlin
DIFENSORI
Claudio Cadonau, Samuel Erni, Bastian Guggenheim, Noah Meier, Juuso Riikola (🇫🇮), Vili Saarijärvi (🇫🇮), Sebastian Schilt, Brian Zanetti, Miro Zryd
ATTACCANTI
Pascal Berger, Nolan Diem, Darels Dukurs, Oskars Lapinskis, Anthony Louis (🇺🇸), Sean Malone (🇺🇸), Harri Pesonen (🇫🇮), Patrick Petrini, Dario Rohrbach, Matthias Rossi, Aleksi Saarela (🇫🇮), Joel Salzgeber, Flavio Schmutz, Julian Schmutz, Keijo Weibel
È ancora all’inizio di un lungo percorso il Langnau, ovvero quello di una profonda ricostruzione iniziata con l’arrivo del DS Pascal Müller e dell’head coach Thierry Paterlini, e che ovviamente richiederà perlomeno alcuni anni per vederne i frutti.
D’altronde il risultato arrivato dalla passata stagione non è andato lontano da quello che si poteva pronosticare, con un pacchetto stranieri che ha cercato di tenere a galla la squadra finché ha potuto – ed alcuni elementi dei Tigers sono effettivamente tra i migliori della lega – ma le evidenti lacune della rosa svizzera avevano come previsto presentato il conto.
Nell’Emmental la stagione è così finita al penultimo posto con una salvezza ottenuta in sei partite nel playout contro l’Ajoie, ed anche per il prossimo campionato la squadra non sembra avere sufficienti mezzi per sopperire alle lacune che l’avevano affossata nel recente passato.
Gli stranieri avevano fatto indubbiamente la loro parte, con in particolare Saarela, Pesonen, Michaelis e Saarijärvi che avevano ottenuto oltre la metà dei gol segnati dall’intera squadra, ed in generale il pacchetto d’importazione aveva firmato 86 reti che hanno rappresentato addirittura il 70% del totale. Nessun’altra squadra della lega era risultata essere tanto dipendente dagli stranieri, ma questo non ha evitato ai Tigers di avere il secondo peggior attacco dopo quello dell’Ajoie, anche in termini di costruzione del gioco.
Il Langnau è stata infatti la squadra che ha tirato meno in assoluto (25 tiri a partita, solo 10 dallo slot) ed ha concesso ben 35 conclusioni agli avversari, il che – per gli amanti delle statistiche avanzate – è risultato nel peggior CORSI della lega con una CF% di 42.96. La buona percentuale al tiro del 9.54% ha sopperito in alcuni casi ai deficit nella struttura di gioco (dato comunque “gonfiato” da elementi come Michaelis, Saarela e Pesonen che avevano dal 13 al 17% di realizzazioni, e da cui partivano la maggior parte dei tiri).
ARRIVI
Julian Schmutz (F, Davos)
Matthias Rossi (F, Friborgo)
Noah Meier (D, ZSC Lions)
Brian Zanetti (D, Peterborough Petes)
Juuso Riikola (D, IK Oskarshamn)
Garrett Roe (F, ZSC Lions)
Sean Malone (F, Buffalo Sabres)
Anthony Louis (F, Langnau)
PARTENZE
Floran Douay (F, Ambrì Piotta)
Tim Grossniklaus (D, Rapperswil)
Anthony Huguenin (D, La Chaux-de-Fonds)
Marc Michaelis (F, Zugo)
Marc Aeschlimann (F, La Chaux-de-Fonds)
Sami Lepistö (D, HIFK)
Jan Neuenschwander (F, GCK Lions)
Cody Eakin (F, ???)
Damian Stettler (G, Winterthur)
Axel Holmström (F, Sport)
Haralds Egle (F, ???)
David Rautio (G, Skelleftea)
Cedric Aeschbach (D, Basilea)
Garrett Roe (F, Hershey Bears)
STRANIERI
Vili Saarijärvi (D, 🇫🇮)
Aleksi Saarela (F, 🇫🇮)
Harri Pesonen (F, 🇫🇮)
Juuso Riikola (D, 🇫🇮)
Sean Malone (F, 🇺🇸)
Anthony Louis (F, 🇺🇸)
Il quadro generale ha dunque presentato una squadra che non aveva la base per vincere con continuità e che non ha mai trovato nemmeno negli special teams (penultimo powerplay, settimo penalty killing) gli strumenti per dare delle sterzate decisive alle sfide. L’impegno della squadra è stato il più delle volte evidente – ed in questo la cultura data dalla nuova direzione sportiva si è già vista – ma in una lega competitiva come la NL attuale queste premesse non sono sufficienti.
Una base svizzera è infatti indispensabile, ma nella scorsa stagione gli elementi rossocrociati avevano segnato appena 38 gol e per trovare il primo tigrotto svizzero nella classifica dei marcatori bisognava scendere addirittura al 135esimo posto, dove si trovava Flavio Schmutz con appena 17 punti (sei gol).
Nel cercare di ripartire Pascal Müller ha guardato in particolar modo alla difesa, reparto a cui è stato aggiunto un elemento completo come Juuso Riikola (interessante sarà scoprire il suo impatto) che ha sostituito un Sami Lepistö solo discreto, mentre la partenza di Grossniklaus è stata compensata dall’innesto di due giovani davvero interessanti come Brian Zanetti e Noah Meier.
Proprio il ticinese aveva speso parole importanti descrivendo come a Langnau potrà trovare il contesto ideale in cui crescere ed avere minuti importanti, gli stessi motivi che hanno portato anche Meier a lasciare l’organizzazione degli ZSC. I due giocatori rappresentano un primo importante tassello nella crescita del club, che dovrà saper cogliere queste opportunità – sulla falsa riga di quanto fa l’Ambrì Piotta da diversi anni – per darsi una possibilità di avere una rosa svizzera competitiva.
Il reparto difensivo – pur con la presenza dell’ottimo Saarijärvi – rimane comunque tra i meno attrezzati della lega, ma presenta un mix tra giovani interessanti ed alcuni elementi d’esperienza come Cadonau che se ben organizzati potrebbero permettere al reparto di fare un passo avanti. Una volta in pista a contenere gli avversari, la difesa avrà però tutto da dimostrare.
In questo discorso può rientrare anche la coppia di portieri, che è sulla carta tra le più deboli del campionato. Luca Boltshauser è invero reduce da un’ottima stagione ed ha poi chiuso la porta all’Ajoie nei playout, ed anche Stephan Charlin ha dato segnali incoraggianti dopo gli estremi alti e bassi del passato, ma il duo sarà chiamato ad una stagione in cui dovrà essere al massimo delle sue possibilità per sostenere la squadra. Nessuno si sorprenderebbe se il compito si rivelasse troppo gravoso.
Guardando al fronte offensivo sorgono nuovamente diversi dubbi, che si affiancano alle certezze rappresentate da Pesonen e Saarela, due elementi di assoluto livello che dovranno nuovamente indicare la via sul tabellino. Al centro i Tigers speravano inoltre di poter contare su Garrett Roe, ma dei motivi personali hanno impedito all’americano di passare un altro anno in Svizzera, ed allora la colonna portante saranno i connazionali Sean Malone ed Anthony Louis.
Molto della struttura del Langnau dipenderà da questi due elementi, che sembrano però presentarsi come centri uno scalino sotto Marc Michaelis – passato allo Zugo – oppure al roccioso Alexandre Grenier, partito già lo scorso ottobre. Se si conta che un anno fa era partito anche Olofsson il reparto non sembra percorrere un trend al rialzo, e dal mercato sono arrivati solamente Julian Schmutz e Matthias Rossi, elementi di carattere ma che saranno chiamati a rivestire l’ambizioso ruolo di ali da top-six.
A loro si aggiungono alcuni giovani interessanti, su tutti il ceco Jiri Felcman recentemente draftato dai Chicago Blackhawks, ma che dovrebbe rinforzare i Bellinzona Rockets visto che riceverà la licenza svizzera solamente dalla prossima stagione. Si dovrà dunque contare sull’evoluzione di giocatori come Patrick Petrini, Keijo Weibel, oppure della coppia lettone Oskars Lapinskis e Darels Dukurs, ma in generale il reparto avrà probabilmente le sue difficoltà nel generare possesso del disco e pressione nel terzo avversario.
Complessivamente gli equilibri del Langnau sembrano insomma nuovamente fragili, anche se con i due giovani arrivati in difesa e degli elementi promettenti in attacco si è iniziato ad intraprendere un percorso di crescita. L’immediato futuro imporrà però di stringere nuovamente i denti e seguire la via tracciata dagli stranieri, con la speranza che gli svizzeri possano fare un passo avanti nelle loro prestazioni. Il compito non è facile, ma il Langnau sa di dover lavorare per arrivare ad una rosa con una base più solida e capace di reggersi sul suo nucleo.
MIGLIOR INNESTO
Julian Schmutz: L’attacco dei Tigers aveva bisogno assolutamente di ossigeno dalla rosa svizzera, e l’arrivo di Schmutz permette di avere una comprovata arma in più, anche se non di primo piano. Il 29enne negli ultimi anni è comunque sempre girato sulla decina di gol, ed ha quella carica agonistica ideale per il contesto di Langnau. Non cambierà gli equilibri del reparto, ma rappresenta comunque qualcosa in più.
ADDIO DOLOROSO
Marc Michaelis: Il centro tedesco rappresentava un elemento importante nel dare dinamicità all’attacco dei Tigers, e con la sua partenza dopo una sola stagione non era semplice sostituirlo, tant’è che Louis e Malone non sembrano al suo livello. Michaelis aveva la miglior media in squadra con 0.87 punti ad incontro, e vederlo rifiutare l’offerta di rinnovo dopo che la scommessa nei suoi confronti era stata vinta non è stato facile per il Langnau.
FATTORE X
Le prestazioni degli stranieri: Osservando la struttura dei Tigers appare subito chiaro che nell’Emmental tutto passerà dall’abilità degli stranieri di trascinare il resto della squadra. Gran parte del gioco passerà infatti dai bastoni dei due nuovi centri, oppure dall’impostazione dalle retrovie di Saarijärvi e Riikola, per poi contare sulla finalizzazione di Pesonen e Saarela. Se questi nomi dovessero avere una flessione o degli infortuni, per il Langnau saranno guai seri.
La classifica di HSHS
1. _________
2. _________
3. ZUGO
4. _________
5. _________
6. _________
7. _________
8. _________
9. __________
10. __________
11. __________
12. __________
13. LANGNAU
14. AJOIE