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Ambrì Piotta

Il Davos non lascia scampo all’Ambrì ed espugna la Valascia

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PARTITA PRESENTATA DA

AMBRÌ – Il verdetto uscito da questo Ambrì Piotta – Davos di inizio anno, un secco 6-1 in una Valascia esaurita in ogni ordine di posto, farà sicuramente discutere parecchio tifosi ed appassionati sino al prossimo impegno dei biancoblù.

Gli argomenti e gli spunti di riflessione, d’altronde, sono parecchi: si potrebbe partire dalla decisione di Pelletier di lasciare in tribuna Jason Williams, dando così una rimescolata alle linee e portando Matt Duchene a giocare spesso e volentieri come ala, posizione a lui non naturale. Vi è poi stata la “serata no” di Cory Schneider, apparso decisamente meno brillante del solito e sicuramente responsabile – in combutta con la difesa – di almeno un paio delle segnature degli ospiti. Inevitabile, in questo senso, il parallelismo con le intense discussioni tra NHL ed NHLPA delle ultime ore, che potrebbero aver influito sulla concentrazione del portiere dei Vancouver Canucks.

(© A. Branca)(© A. Branca)

In questo senso, però, “con la testa” ben pochi dei giocatori di casa sono sembrati esserci mercoledì sera, con tanti e troppi errori di posizionamento ed imprecisione che hanno impedito all’Ambrì di poter ottenere quei tre punti che alla vigilia parevano fattibili. Vi era infatti il sospetto che il Davos potesse essere più stanco dell’Ambrì (e, a rigor di logica, lo era) ma, dopo un primo tempo finito sotto per 3-0, nemmeno nei successivi 40 minuti i grigionesi hanno evidenziato quel calo a livello fisico che si sperava potesse permettere ai leventinesi di rientrare in gioco.

La partita per i biancoblù si è indirizzata verso i binari della pesante sconfitta a causa di un paio di episodi che hanno poi reso vano ogni tentativo di rimonta. Nel primo periodo, andando con ordine, la squadra di Pelletier si è costruita delle buone occasioni, ma la mancanza di killer instinct e l’incapacità di sfruttare il powerplay hanno permesso al Davos di girare il momentum a loro favore e di trovare – dopo la rete di apertura di Ryser – anche il raddoppio con l’ex Sciaroni ed il triplo vantaggio on Schommer.

(© A. Branca)(© A. Branca)

Rimescolate un po’ le carte, l’Ambrì ha cercato di dimenticare il primo periodo e di ricominciare da zero in quello centrale, trovando immediatamente il gol con Mieville su bella azione di Pedretti. I leventinesi hanno vissuto probabilmente in quel frangente il loro miglior momento, attuando una buona pressione verso la porta di un Genoni in serata di grazia.

Proprio il portiere ospite è stato protagonista dell’episodio che ha probabilmente dato una sterzata decisiva all’inerzia dell’incontro, quando ha compiuto un autentico miracolo fermando in tuffo un disco che Matt Duchene era convinto di aver depositato oltre la linea di porta, dopo essersi liberato dei difensori grigionesi con un movimento strepitoso… Ecco, fosse arrivato il gol in quell’occasione, forse qualcosa sarebbe potuto cambiare, ma purtroppo così non è stato.

(© A. Branca)

Il resto, come si suol dire, “è storia”, con il Davos che ha trovato ancora nel secondo tempo il gol del 4-1 con Marha ed ha poi arrotondato oltre modo il punteggio nel terzo sino a portarsi sul 6-1 finale grazie agli spunti di Eriksson e Bürgler. L’Ambrì Piotta, dal canto suo, ha continuato sulla stessa linea che ha seguito per tutta la serata, ovvero quella in cui la forza volontà e delle idee a livello di gioco a volte anche buone, si sono scontrate con un’esecuzione approssimativa e anche un po’ sfortunata.

Peccato insomma, perché l’occasione sembra ideale per poter iniziare un 2013 nel migliore dei modi. Il prossimo weekend si preannuncia davvero impegnativo per i biancoblù, che sabato sera andranno e Friborgo e domenica ospiteranno poi il Lugano per il primo derby del nuovo anno.

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