TEAM CANADA – DAVOS
4-1
(0-1, 3-0, 1-0)
Reti: 13’33 Lofquist (Nygren, Sallinen) 0-1, 28’36 Ebbett (Sikura, Hickey) 1-1, 30’23 Ebbett (Boychuk, Thomas) 2-1, 38’34 Boychuk (Noreau, D’Agostini) 3-1, 55’21 Parenteau (McIntyre, Schultz) 4-1
Note: Vaillant Arena, 6’300 spettatori (tutto esaurito)
Penalità: Canada 7×2′, Davos 3×2′
DAVOS – Non ce l’ha fatta la squadra di Arno Del Curto a staccare il biglietto per le semifinali con una giornata di anticipo. I gialloblù sono stati infatti sconfitti dal Team Canada per 4-1, in un incontro che ancora una volta ha visto i nordamericani uscire alla distanza dopo aver “sonnecchiato” per una mezzoretta.
Ci è voluta infatti una doppietta di Ebbett nel giro di un paio di minuti proprio a cavallo di metà partita per mettere in carreggiata gli uomini di Desjardins, dopo che Lofquist aveva aperto lo score nel primo tempo con una cannonata impressionante in power play.
Il difensore statunitense del Bienne ha potuto sfruttare una delle tre penalità inflitte praticamente in sequenza a dei canadesi ancora in versione un po’ vacanziera, costretti a falli d’emergenza contro gli energici e veloci padroni di casa.
Poi, come detto, la doppietta di Ebbett a fare da spartiacque, in un periodo poi dominato dal Canada anche con i tiri in porta, 16 a 4 in loro favore.
Da quel momento Noreau e compagni, prese le dovute misure, hanno aumentato il ritmo di pattinaggio e circolazione del disco, con veloci recuperi e uscite dalla zona difensiva per tagliare fuori un reparto, quello grigionese, spesso sbilanciato in avanti sempre alla ricerca dell’uomo da lanciare col disco lungo.
Canadesi più compatti in difesa e meglio piazzati a difendere Poulin e, dopo i miracoli compiuti nella prima metà di partita, Senn è dovuto capitolare altre due volte.
Dapprima Boychuk ha battuto il numero 91 dopo una pregevole combinazione in power play, poi una bella iniziativa di Parenteau ha permesso al Team Canada di chiudere la contesa per 4-1.
Ancora una volta il Canada ci ha messo la sua partenza a carburazione lenta prima di prendere le misure dell’avversario e, una volta scaldato il motore, Ebbett e banda hanno mostrato un impianto di gioco e una compattezza migliore del Davos.
Ai grigionesi stavolta non sono bastati i rinforzi, nonostante la rete di Lofquist, l’impressione è che davanti ci siano troppi uomini “storici” ancora con le polveri bagnate.
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