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Il Berna vuole tornare tra le grandi, ma nel presente degli orsi c’è più di una difficoltà

Gli orsi sono attesi ad un’annata insidiosa, con elementi della rosa che dovranno trascinare il gruppo ed un nuovo capitolo che dovrà essere impostato da Raffainer ed Ebbett. La squadra ha qualità, ma anche delle crepe

L’inizio della stagione 2021/22 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


BERNA

La rosa 2021/22

PORTIERI
Philip Wüthrich, Daniel Manzato

DIFENSORI
Calle Andersson, Eric Blum, Beat Gerber, Colin Gerber, Yannick Hänggi, Mika Henauer, Christian Pinana, Thomas Thiry, Ramon Untersander

ATTACCANTI
Thierry Bader, Alain Berger, Cory Conacher (🇨🇦), Ronny Dähler, Kaspars Daugavins (🇱🇻), Joshua Fahrni, Noah Fuss, Jeremi Gerber, Dustin Jeffrey (🇨🇦), Timothy Kast, Simon Moser, Jan Neuenschwander, Vincent Praplan, Thomas Rüfenacht, Tristan Scherwey, Gregory Sciaroni


Il Berna è stato uno dei grandi protagonisti del nostro campionato nel passato decennio, con cinque titoli vinti dal 2010 al 2019 ed un’immagine che ha sempre proiettato una generale sensazione di potenza verso gli avversari, sia che si guardi al ghiaccio che alle discussioni dietro le scrivanie. Negli ultimi anni, però, gli orsi hanno dovuto iniziare a guardarsi allo specchio, rendendosi conto che varie dinamiche mettevano in pericolo il loro strapotere, e che era arrivato il momento di ripensare la propria filosofia.

Il passo fatto lo scorso anno con Florence Schelling nel ruolo di DS e Don Nachbaur in qualità di head coach è stato audace ma sostanzialmente fallimentare, e dopo una seconda stagione consecutiva chiusa al nono posto a Berna si è scelto di partire con un nuovo corso. Visto i contratti in essere ed una situazione di mercato complicata – anche figlia di una stagione passata con la pista vuota – la riorganizzazione del Berna non è passata principalmente dalla squadra, ma bensì dai piani alti.

© JustPictures | Vedran Galijas

Il primo tassello è stato rappresentato – nella sorpresa generale – dall’arrivo già a stagione in corso di Raeto Raffainer, che ha lasciato il Davos per raggiungere la Capitale nel ruolo sostanzialmente inedito di Chief Sport Officer. Sua dunque la responsabilità di supervisionare tutta l’area sportiva, comprese le attività del nuovo DS Andrew Ebbett.

La squadra è invece stata affidata al giovane allenatore svedese Johan Lundskog, ingaggio ufficializzato pochi giorni dopo il termine del passato campionato ed operazione già chiacchierata nei mesi precedenti. È invece tornato ad occuparsi degli U20-Elit l’austriaco Mario Kogler, che da inizio dicembre aveva cercato di mantenere a galla la barca bernese arrivando perlomeno alla qualificazione ai playoff, e vincendo nel mentre la Coppa Svizzera.


ARRIVI
Daniel Manzato (G, Ginevra)
Kaspars Daugavins (F, Vityaz Podolsk)
Timothy Kast (F, Ginevra)
Christian Pinana (D, Ambrì Piotta)
Yannick Hänggi (D, Ticino Rockets)

PARTENZE
Tomi Karhunen (G, Straubing Tigers)
Miro Zryd (D, Langnau)
Simon Sterchi (F, La Chaux-de-Fonds)
Kyen Sopa (F, GCK Lions)
Jesper Olofsson (F, Langnau)
Inti Pestoni (F, Ambrì Piotta)
Yanik Burren (D, Ambrì Piotta)
André Heim (F, Ambrì Piotta)
Simone Terraneo (D, Ambrì Piotta)

STRANIERI
Dustin Jeffrey (F, 🇨🇦)
Cory Conacher (F, 🇨🇦)
Kaspars Daugavins (F, 🇱🇻)


(PostFinance/KEYSTONE/Alexandra Wey)

Dal mercato invece di volti nuovi non ne sono arrivati molti, ed anzi l’unico in grado di avere un impatto davvero determinante è quello di Kaspars Daugavins, attaccante di assoluto livello che qualche anno fa avevamo già visto all’opera con la maglia del Ginevra. Il lettone è sicuramente un “game changer”, ma per il resto – in attesa del potenziale ingaggio di Kahun, che completerebbe il quartetto straniero – gli orsi dovranno cercare di fare meglio con un gruppo non troppo diverso dal recente passato.

Gli ingaggi di Kast, Pinana ed Hänggi sono da leggere in termini di profondità, mentre le partenze di Pestoni, Heim e Burren lasciano dei vuoti che andranno colmati, anche considerando la grande incertezza sull’effettiva possibilità di poter contare su Blum. In questo senso ci si rivolgerà anche ai giovani, con alcuni elementi interessanti chiamati dagli Elit.

Uno degli acquisti più importanti potrebbe comunque essere “in casa”, e rappresentato da quel Cory Conacher che la PostFinance Arena l’aveva già raggiunta lo scorso mese di febbraio, e che con gli orsi ha trovato subito quell’impatto che invece a Losanna aveva solamente accennato.

Il Berna dovrà così costruire attorno a loro – e al canadese Dustin Jeffrey – una fase offensiva che nel passato campionato ha faticato enormemente, chiudendo con appena il decimo attacco. Il magro bottino è stato il risultato di un’annata opaca su più fronti, con la squadra della Capitale che era penultima in termini di tiri ad incontro, nona per reti concesse, decima per efficacia agli ingaggi, ottava in fase di boxplay e sesta in superiorità.

In termini di costruzione del gioco il Berna ha insomma fatto molta fatica, ed il talento in questo senso non è arrivato in soccorso vista la modesta percentuale al tiro dell’8.59% (nona di lega).


Per cercare di invertire la rotta la squadra non avrà però a disposizione molte nuove armi, e dovrà sperare in una maggiore verve offensiva di un gruppo oramai non più giovanissimo e che dovrà essere presto rifondato. Certo, elementi come Scherwey, Praplan oppure Moser restano sempre pericolosi, ma hanno anche poca costanza e non garantiscono al Berna la solidità della grandi del nostro campionato.

Un innesto di un quarto attaccante straniero darebbe nuovi impulsi al gruppo, che ha però nel bottom six un potenziale solamente modesto e che impedisce agli orsi di avere ambizioni di alta classifica. Sicuramente nella Capitale c’è chi si mangia le mani per aver visto partire Heim, e per il futuro il club è chiamato a cercare altri giocatori come lui… Giovani, talentuosi, affamati ed attorno ai quali iniziare a rifondare il nocciolo del gruppo.

In una situazione simile si presenta la difesa, che trova in Untersander ed Andersson due pilastri su cui basarsi, ma pecca poi in profondità. Un ruolo importante lo avrà così Henauer, che a 21 anni ha un grande potenziale dopo i 17 punti della passata stagione, mentre dietro di loro ci sarà sempre l’esperto Beat Gerber e vari elementi che lotteranno per dimostrare il loro valore, tra cui l’ex biancoblù Pinana.

Un’occasione importante l’avrà anche il 23enne Philip Wüthrich tra i pali, che dovrà dimostrare di poter essere davvero il portiere del futuro. Il reparto viene completato da Manzato – che ha oramai 37 anni ma aveva giocato degli ottimi playoff con il Ginevra – formando così una coppia potenzialmente interessante e complementare, ma che dovrà dimostrare di poter essere anche solida.

Insomma, il Berna si presenterà al primo ingaggio con tante sfide da affrontare. La squadra dovrà giocoforza entrare in un processo pluriennale di rinnovamento, aggiungendo nuova linfa ad un gruppo che vanta buoni stranieri ed i “soliti” svizzeri di rilievo, che restano buoni giocatori ma non più d’impatto come nei tempi migliori.

Con oltre mezza squadra in scadenza e tanti elementi che dovranno dimostrare ciò che posso dare, questo sarà un campionato che Raffainer ed Ebbett osserveranno con attenzione, perché tante decisioni presto andranno prese.


MIGLIOR INNESTO

Kaspars Daugavins:
Il lettone torna in Svizzera dopo aver fatto stravedere con il Ginevra nel 2013/14, ed il Berna deve sperare da lui un impatto simile per sostenere una fase offensiva che non potrà prescindere dal contributo straniero. Giocatore completo che può essere schierato sia all’ala che al centro, porterà sul ghiaccio grande creatività ed un tiro pericoloso da ogni posizione.

ADDIO DOLOROSO

Andre Heim:
È stato bravo Paolo Duca a metterlo sotto contratto ancor prima che il suo potenziale diventasse evidente, mentre il Berna sicuramente lo avrà visto partire a malincuore dopo una seconda parte di campionato in grande crescendo. Gli orsi per rifondare il gruppo gruppo hanno bisogno esattamente di giocatori come lui, giovani e con il talento giusto per assumersi sempre più responsabilità.

FATTORE X

L’efficacia degli uomini chiave:
È chiaro che il Berna non si presenta più come la corazzata di alcuni anni fa, e per riuscire a fare un buon campionato avrà assolutamente bisogno del massimo contribuito dai suoi uomini migliori. Gli stranieri e gli svizzeri di punta non potranno permettersi troppe fasi a vuoto, perché altrimenti la squadra potrebbe ritrovarsi con poche alternative per sopperire ai cali di forma.


La classifica di HSHS

1. ZUGO
2. ZSC LIONS
3. LOSANNA
4. _________
5. DAVOS
6. GINEVRA
7. FRIBORGO
8. BERNA
9. BIENNE
10. __________
11. RAPPERSWIL
12. __________
13. AJOIE

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