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I nuovi volti della NLA 2021/22: lo svedese Anton Lander

Lo Zugo si è dotato di un secondo centro two way tra i più completi in Europa. Mai esploso in NHL, sul vecchio continente può risultare invece dominante

I nuovi volti della NLA 2021/22: lo svedese Anton Lander

ANTON LANDER


Età: 30
Posizione: C
Altezza: 181 cm
Peso: 87 kg
Tiro: left

Provenienza: Lokomotiv Jaroslavl (KHL)
Draft: 2009, round 2, 40esima scelta, Edmonton Oilers
Contratto: Un anno + opzione
Nazionalità: 🇸🇪

Con Kovar una spina dorsale di altissimo livello

Non lasciare nulla al caso, questa è la filosofia in quel di Zugo. Con già in squadra un top europeo come Jan Kovar, i tori sono andati a riempire un’altra casella alla voce degli stranieri con lo svedese Anton Lander, uno dei migliori centri two way presenti sul suolo del vecchio continente, allineando un asse centrale a dir poco impressionante.

Intelligente, molto forte fisicamente e dotato di una grande visione di gioco, il 30enne è un centro molto completo, con forse un’unica piccola lacuna legata a un pattinaggio non molto esplosivo, ma nemmeno così scarso da farne una preoccupazione eccessiva.

Per paragone l’ex Oilers potrebbe essere affiancato a un suo predecessore in maglia Zugo, quell’Oscar Lindberg che per caratteristiche tecniche gli era molto vicino ma che non possedeva l’intensità e la forza fisica del connazionale appena giunto in Svizzera.

Sbarbato e capitano

Subito descritto dagli addetti ai lavori come un futuro leader di caratura internazionale, Lander dimostra le sue qualità nelle giovanili del Timra e nelle selezioni nazionali svedesi, indossando la C di capitano sia a un Mondiale U18 che a uno U20.

Non solo, tre anni dopo aver fatto il suo esordio nel massimo campionato svedese sempre con la maglia del Timra (a 16 anni), Lander viene inserito nel team dei capitani della squadra a soli 18 anni da suo allenatore Charles Berglund, a testimonianza del carattere dello svedese.

Draftato in 40esima posizione assoluta durante il Draft di NHL del 2009, Lander viene visto dagli scout degli Edmonton Oilers come un potenziale centro da terza linea e una pedina fondamentale nel penalty killing.

Quasi pronto, ma mai abbastanza

Nella stagione 2011/12 Lander varca l’oceano e inizia subito la stagione con gli Oilers, giocando 56 partite condite da 8 punti. Il primo gol in NHL dello svedese arriva il 17 novembre 2011 contro i Los Angeles Kings con un shorthand, tanto per presentarsi con le qualità più decantate.

In tutto ad Edmonton passerà 6 stagioni, ma a causa soprattutto di lacune nel pattinaggio decisive in NHL in un ruolo come il suo, non riesce ad imporsi in prima squadra, passando sempre gran parte delle varie stagioni agli Oklahoma City Barons e ai Bakersfield Condors in AHL, vestendo i gradi da capitano di entrambe le formazioni.

In totale disputerà 215 partite NHL (solo di regular season) con 0,16 punti a partita, mentre nelle 178 partite in AHL la media si alza a 0,92 oltre ai 0,56 nei playoff. Terminata la sua miglior stagione in AHL a Bakersfield con 55 punti in 42 partite, lo svedese decide di tornare in Europa e di firmare con il Bars Kazan per due stagioni, centrando la vittoria della Gagarin Cup al primo anno in KHL, salvo poi passare per altre due stagioni al Lokomotiv Jaroslav prima di accordarsi con lo Zugo.

In totale le sue cifre nella superlega russa parlano di 146 punti in 235 partite e un titolo di KHL. Con la nazionale svedese Lander ha invece disputato due Mondiali (15 punti) e un’edizione dei Giochi Olimpici, fermandosi in tutte le competizioni ai quarti di finale.

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