I nuovi volti della NLA 2016/17: l’attaccante finlandese Eero Elo

Fisico possente, un gioco diretto senza fronzoli

Il nuovo arrivato in casa Langnau è un’ala che sul ghiaccio porta un gioco che mette l’accento sulla sua importante presenza fisica e che non bada tanto per il sottile. Eero Elo è un giocatore che ama andare diretto sulla porta e giocare in maniera più verticale possibile, e questo gli è reso possibile anche da delle buoni mani e dalla capacità di lasciar partire il suo ottimo tiro di polso ad una velocità fulminea.

A differenza di altri attaccanti finlandesi arrivati nel nostro campionato nel recente passato, non è un giocatore che si sa distinguere per un pattinaggio particolarmente intenso, e questo lo porta in alcune frangenti a non garantire una certa continuità di rendimento.

A 26 anni è reduce dalle due migliori stagioni della sua carriera e con i Tigers avrà l’opportunità di avere un ruolo centrale e magari superare alcuni suoi limiti, dopo lo sfortunato inizio di annata agonistica in KHL, dove il suo contratto è stato sciolto con il Sibir Novosibirsk dopo sole otto partite.

Draftato grazie a… Un portiere

Eero Elo aveva saputo distinguersi a livello giovanile con la maglia del Lukko Rauma, ottenendo complessivamente nella massima lega juniori finlandese un bottino di 154 punti in 156 partite e venendo convocato con regolarità dalla varie selezioni nazionali giovanili.

Questo non sarebbe però probabilmente bastato per farsi notare dagli scout NHL, ma un particolare episodio gli ha permesso di “distinguersi dal mucchio”. Gli osservatori dei Minnesota Wild stavano infatti in quel periodo tenendo un occhio particolare sul portiere Harri Säteri, elemento del settore giovanile del Tappara e che per finire venne scelto nel 2008 dai San Jose Sharks.

In una partita contro il Tappara il giovane Eero Elo si fece particolarmente notare per il suo modo di giocare, fisico e diretto sulla porta. Gli scout di Minnesota deviarono così velocemente l’attenzione dal portiere al neo acquisto del Langnau, finendo per draftarlo al quinto turno.

L’esplosione, all’improvviso

Dopo un percorso giovanile che l’ha sempre visto produrre parecchio ed essere una presenza fissa sul tabellino, il passaggio al professionismo non è stato così prolifico dal punto di vista realizzativo per Elo.

Il suo talento nella Liiga è stato evidente sin da subito, con le sue prime partite giocate a 19 anni che lo avevano visto ottenere già 10 punti in 19 match. I successivi anni al Lukko non lo avevano però mai visto esplodere, tant’è che dal 2010 al 2013 il suo bilancio parlava di 137 partite e 46 punti. In quei playoff del 2013 giocati con la maglia dell’Ässät aveva però lasciato intravedere il suo reale potenziale, poi sprigionato il campionato successivo con un ottimo bilancio di 38 punti in 54 incontri.

La stagione della svolta ha permesso ad Elo guadagnarsi l’opportunità di tentare l’avventura in KHL, giostrando in quell’Avtomobilist Yekaterinburg visto all’opera alla scorsa Coppa Spengler. La sua stagione si era conclusa come terzo marcatore della squadra (28 punti in 56 match), alle spalle di Anatoli Tolyshev e Petr Koukal.

Dopo essere già stato offerto a diversi club svizzeri durante il corso dell’estate – tra cui l’Ambrì Piotta – aveva optato per restare nella superlega russa, ma il suo contratto con il Sibir Novosibirsk è stato annullato dopo sole otto partite.