I nuovi volti della NLA 2016/17: il finlandese Toni Rajala

Talento sopraffino, classe pura

Toni Rajala è un giocatore creativo, dotato di mani finissime e occhio veloce nel leggere il gioco. Sin dalla giovane età ha potuto mettere in mostra queste sue caratteristiche, ma un fisico minuto e leggero gli ha sempre impedito di esprimere la sua classe ai livelli di NHL.

Il suo pattinaggio leggero e veloce lo esalta sulle piste europee, che gli permettono di portare il disco e creare il gioco con passaggi illuminanti, senza far mancare il suo apporto anche in fatto di reti segnate. Se supportato fisicamente e libero di giocare, Rajala è un piacere per gli occhi e una disgrazia per le difese, ma se lasciato solo al suo destino difficilmente potrà essere decisivo.

Ragazzino d’oro

La carriera di Toni Rajala ha inizio a livello giovanile nell’Ilves di Tampere, formazione per la quale gioca in tutte le selezioni fino alla prima squadra. Il nativo di Parkano è dotato di un fisico minuto ma nonostante questo riesce a mettersi in mostra come ottimo playmaker e agile pattinatore, e queste qualità gli valgono diverse selezioni con la nazionale finnica a partire dalla U16, giocando pure in due edizioni dei Mondiali U18 e tre U20.

In particolare è nel Mondiale U18 del 2009 che esplode, mettendo a segno ben 10 reti e 9 assist in sole 6 partite. In quel torneo viene premiato, oltre che col bronzo vinto con la Finlandia, anche come miglior marcatore, miglior attaccante e altri riconoscimenti individuali.

Le sue prestazioni, ma naturalmente anche il suo talento cristallino e la sua creatività, attirano le attenzioni da oltreoceano, quando nel 2009 viene draftato in 14esima posizione all’import draft della CHL, venendo selezionato dai Brandon Wheat Kings. La stagione 2009/10 la passa in WHL, e con la nuova maglia mette assieme 70 punti in 75 partite, e gli viene assegnato anche il trofeo per il giocatore più sportivo della CHL, riconoscimento andato a soli altri due stranieri in 43 anni.

Ma quello della CHL non è l’unico draft in cui Rajala viene selezionato, infatti viene scelto dagli Edmonton Oilers al quarto turno.

Squadra sbagliata nella stagione sbagliata

Con gli Oilers firma un contratto two-way della durata di tre anni, ma viene girato in prestito all’Ilves, con cui gioca una prima discreta stagione 2010/11, ma è nella seconda che le sue prestazioni si alzano. Le sue 17 reti e i 17 assist convincono la dirigenza degli Oilers a richiamarlo, ma purtroppo la stagione 2012/13 è quella del lock out.

Rajala inizia l’annata in ECHL, con 38 punti in 29 partite, poi la termina in AHL con gli Oklahoma City Barons. Compagno di squadra di Mark Arcobello, Taylor Hall, Jordan Eberle, Jonathan Cheechoo, ecc finisce la stagione con 61 punti in 63 partite.

Per Rajala le possibilità di giocare in prima squadra sono minime, chiuso dai tanti talenti degli Oilers e limitato dal suo fisico leggero. Ad agosto 2013 opta per la rottura del contratto, che avviene in maniera consensuale con la franchigia canadese.

La Svezia è la miglior casa, la Svizzera il futuro

Nell’ottobre di quell’anno trova un accordo con l’HV71 in Svezia, e nonostante la stagione della squadra non sia positiva, Rajala trova il modo di mostrare il suo talento. Le sirene della KHL non ci mettono molto a farsi sentire, e anche il 23enne si fa convincere a trasferirsi nella Grande Madre Russia.

Finisce così allo Yugra Khanty Mansiysk, ma la sua stagione di KHL dura sole 21 partite. Difficoltà di ambientamento e una gestione della squadra piuttosto caotica – a un certo punto saranno 43 i giocatori sotto contratto allo Yugra, con continui andirivieni – convincono il nostro a tornare in Svezia, stavolta però al Färjestad.

Nella squadra di Tommy Samuelsson ritrova buone sensazioni, ripetendo gli ottimi numeri già dimostrati all’HV71 e all’Ilves, ma a fine stagione decide per un nuovo cambio.

Il Luleå cerca dei sostituti all’altezza dei gemelli Cam e Chris Abbott, il primo ritiratosi e il secondo finito proprio all’HV71. In Rajala il Luleå trova un giocatore che va a formare un’ottima coppia con Jakob Micflikier, autori insieme di 75 punti. Entrambi fanno le valige, entrambi con la stessa destinazione, quel Bienne che già bene conosce il canadese, e che altrettanto bene conoscerà la sua spalla più fidata.